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Il rincospermo (Trachelospermum jasminoides) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia botanica delle Apocynaceae. Viene chiamato anche finto gelsomino per via della somiglianza estetica con il gelsomino (Jasminum). C’è da dire, però, che le due piante, a livello botanico, appartengono a famiglie diverse.
Il rincospermo è molto diffuso nel nostro Paese. È infatti una pianta ornamentale con un’abbondante e profumata fioritura, ed è inoltre molto rustica, capace di resistere a condizioni meteo avverse.
In quest’articolo vediamo le caratteristiche botaniche del finto gelsomino, cosa lo distingue dal gelsomino e in che modo coltivarlo in giardino.
Il rincospermo
Il Trachelospermum jasminoides è un arbusto rampicante e sempreverde che emette numerosi fusti sinuosi e sottili, lunghi fino a 10 metri. La pianta è molto rigogliosa, se non trova sostegni sui quali avvolgersi ed estendersi, i nuovi rami si attorcigliano su loro stessi, formando degli aggregati di forma irregolare. Le foglie sono di forma ovale, opposte, di consistenza coriacea, lucide e di colore verde scuro. I fiori del rincospermo sono molto profumati e di colore bianco. Compaiono in mazzetti numerosi dal mese di aprile e fino al mese di luglio. La fioritura è molto particolare, in quanto le fragranze più intense sono rilasciate dai fiori con il buio, momento in cui è massima la concentrazione di oli essenziali nei petali.
Differenza tra rincospermo e gelsomino
La differenza principale tra la specie tipica di gelsomino, Jasminum officinale, e il falso gelsomino, è la conformazione della corolla dei fiori. Quest’ultima, nel rincospermo ha la particolare forma di una girandola, mentre nel gelsomino originale la forma è più regolare, a stella.
Altra netta distinzione è nelle foglie, che nel gelsomino sono inserite su dei lunghi racemi, di forma stretta e appuntita. Nel rincospermo si trovano invece direttamente sul fusto e sono, inoltre, molto persistenti (e non cadono in inverno).
Come coltivare il rincospermo
Il rincospermo può essere coltivato in giardino con diverse finalità. È una pianta rustica, che non teme il gelo o il caldo eccessivo, si può quindi coltivare in ogni regione ed è perfetta per la decorazione di griglie ornamentali (come queste), per il riempimento di pergolati, per la creazione di archi da giardini (come questi) o siepi di fiori.
In modo più rustica la pianta di Trachelospermum jasminoides può essere coltivata a ridosso di una recinzione o per coprire una ringhiera in ferro.
Esposizione e spazi
La pianta di finto gelsomino ha uno sviluppo rigoglioso e grande longevità. Ha quindi bisogno di spazio in giardino. Inoltre, gradisce l’esposizione in pieno sole, anche se vegeta comunque bene in mezz’ombra.
Coltivazione in terra
Il rincospermo ha un apparato radicale molto ampio e fitto, per cui occorre preparare per tempo il terreno con una profonda vangatura. In questa fase, si può ammendare al suolo un po’ di concime organico come del letame maturo o del compost domestico.
Se il terreno è povero di struttura, si può pensare, inoltre, di aggiungere del buon terriccio da giardino (che trovate qui). Un buon mix di terreno e un’accurata lavorazione eviteranno i problemi di ristagno idrico e i rischi che la pianta si ammali.
Coltivazione in vaso
Se non si dispone di uno spazio adeguato nelle aiuole del giardino, si può optare per la coltivazione in vaso. Questa, però, contiene lo sviluppo della pianta. Ad ogni modo, è una buona opzione per una fioriera in cemento addossata a un muro e con adeguati supporti per i tralci. In vendita si trovano le piante giovani, già provviste di un tutore per sostenere la crescita in verticale. Tra le peculiarità del falso gelsomino c’è l’ottima resistenza allo smog, quindi è una pianta perfetta per i balconi in ambiente urbano. Attenzione alla dimensione dei vasi scelti, che dovrebbero essere di dimensioni medio-grandi, anche per una singola pianta. Per questo, una buona opzione possono essere i vasi in tessuto geotessile, che sono economici e leggeri.
Riproduzione
Se volete riprodurre una pianta di finto gelsomino, potete ricorrere alla tecnica della talea. Il periodo migliore per farla è in estate, dopo la fioritura, prelevando porzioni di rametti semi-lignificati all’apice dei fusti portanti.
Per la radicazione della talea utilizzate un mix per metà di sabbia e per metà di torba da giardino (come questa), mantenendo il terreno in mezz’ombra e sempre ben umido.
In autunno trasferite la talea in un vaso più grande, fino al trapianto della successiva primavera che dovrà avvenire in giardino o in un vaso di dimensioni maggiori.
Quando e come piantare il finto gelsomino
Il rincospermo si può piantare in giardino in autunno o ad inizio primavera. Visto il grande sviluppo aereo e radicale, si consiglia di mantenere almeno 1 m di distanza tra una pianta e l’altra. Attenzione al momento del trapianto, se avete acquistato una pianta in vaso presso un vivaio. Nelle piante allevate in vaso le radici tendono a intricarsi a spirale, per questo quando le estraete con il pane di terra, cercate delicatamente di districarle. Così facendo sarà favorito l’attecchimento.
Cure colturali
Come detto, il gelsomino finto è un rampicante. Bisogna quindi agevolare la sua crescita sui sostegni (graticci, griglie, archi, pergole, reti ecc). Quando i rami iniziano a contorcersi divideteli e indirizzateli in versi opposti. In questo modo, in poco tempo riempirete la “parete”.
Come irrigare il rincospermo
Nel primo anno di vita, la pianta di Trachelospermum jasminoides ha bisogno di irrigazione regolare nel periodo primaverile/estivo. Date l’acqua al mattino presto o alla sera, poco e spesso, ma senza inzuppare il terreno.
Negli anni successivi, gli interventi irrigui si limiteranno ai periodi di grande caldo e siccità.
Discorso diverso per le piante in vaso, che hanno sempre bisogno d’irrigazione.
Come potare i rincospermo
Le operazioni di potatura del finto gelsomino sono piuttosto limitate. Si effettuano tagli se si vuole contenere il rigoglio vegetativo. Non bisogna però tagliare le ramificazioni principali, ma solo accorciare i nuovi ricacci troppo allungati. In pratica, si contiene la fitta chioma e si garantisce una fioritura spettacolare.
Attenzione ad usare guanti protettivi validi quando potate la pianta, giacché con il taglio, che richiede accortezza già di per sé, la pianta emette un lattice appiccicoso e irritante.
Parassiti del falso gelsomino
Tra i parassiti del falso gelsomino attenzione alla presenza di cocciniglia cotonosa. Ai primi accenni rimuovete l’insetto con una spazzola ed effettuate un lavaggio con sapone molle potassico.
Se la cocciniglia non viene bloccata, vi può essere come conseguenza la formazione della fumaggine, per cui è bene prestare molta attenzione.
In estati molto calde, le foglie del rincospermo possono subire, inoltre, attacchi di ragnetto rosso, che si evidenziano con ingiallimento fogliare e sottili ragnatele sotto le foglie. Per eliminare il ragnetto, basta effettuare delle copiose bagnature con acqua fredda nelle ore serali.