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Per seminare i fagiolini nell’orto domestico bastano pochi e semplici accorgimenti. Sicuramente si tratta di uno degli ortaggi più graditi nella coltivazione hobbistica, e anche in piccoli spazi la pianta può regalare raccolti soddisfacenti. I fagiolini inoltre, si possono seminare facilmente sia direttamente nel terreno che con la tecnica del semenzaio, con il grande vantaggio economico di non dover acquistare le piantine in vivaio.
Vediamo quindi le tecniche di coltivazione biologica per seminare i fagiolini nell’orto, partendo dalla scelta dei semi.
Come scegliere i semi dei fagiolini
La varietà di fagiolini da seminare nell’orto familiare sono moltissime, per il contadino c’è solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo ad esempio i fagiolini piatti, quelli cilindrici, a metro, i mangiatutto, le taccole. Ci sono poi le varianti cromatiche con i classici fagiolini verde chiaro, verde scuro, viola, gialli, ecc.
Una distinzione fondamentale, da tenere ben in mente, è quella tra i fagiolini rampicanti e quelli nani. I primi sono più produttivi, ma richiedono la predisposizioni di sostegni per la crescita. I fagiolini nani, invece, producono meno in termini di singola pianta, ma sono più semplici da gestire a livello di preparazione del campo e cure colturali.
Qualunque sia la vostra scelta, acquistare semi di fagiolini è davvero semplice, visto che l’offerta è ampia e di qualità.
Quando seminare i fagiolini
Il periodo ideale per seminare i fagiolini è la primavera, da aprile a giugno. L’importante è che le condizioni climatiche siano miti, in modo da favorire il germogliamento del seme. I fagiolini sono molto veloci nella crescita e hanno un ciclo colturale più breve di quello dei fagioli. Per cui non abbiate fretta di seminare e aspettate che il rischio di gelate tardive sia alle spalle. Il consiglio è di attendere che le temperature diurne siano stabilmente sopra i 15-18 °C.
Come seminare i fagiolini
Come accennato, i fagiolini si possono seminare direttamente nel terreno o utilizzando la tecnica del semenzaio.
La semina diretta ha degli enormi vantaggi, in quanto basta mettere a dimora il seme e aspettare il suo germogliamento. Passando per il semenzaio (contenitori alveolari), invece, si dovrà poi procedere al trapianto in pieno campo. In pratica, il lavoro è doppio. Il fagiolino nato direttamente in terra ha altresì il vantaggio di poter sviluppare immediatamente l’apparato radicale, con un fittone centrale che scende in profondità. Nel semenzaio, le radici tendono ad aggrovigliarsi, con il risultato di avere tempi più lunghi per un’ottimale ripresa vegetativa. Il consiglio che diamo, quindi, è quello di seminare i fagiolini direttamente nel terreno.
Preparazione del terreno
Per la semina diretta dei fagiolini occorre preparare il terreno con molta cura. Il letto di semina dovrà essere il più possibile affinato. Si dovrà quindi procedere prima con una lavorazione profonda da fare con la vanga, poi si dovrà effettuare un’ulteriore zappatura e, infine, l’affinamento usando un rastrello. Su un terreno ben sciolto, i semi impiegheranno pochi giorni (da 7 a 10) per emergere. Viceversa, un suolo molto compatto e di natura argillosa non è il massimo per i fagiolini.
Questa coltura, inoltre, non ha bisogno di particolari concimazioni. Essendo una leguminosa, è infatti di per sé una coltura in grado di fissare l’azoto atmosferico nel terreno.
Si consiglia quindi una concimazione organica leggera, utilizzando ad esempio il compost. Da evitare, invece, il letame.
Seminare i fagiolini a postarelle (file regolari)
Ma vediamo ora in concreto come seminare i fagiolini. La tecnica che si utilizza è quella della postarella a file regolari. In pratica, si crea una piccola buca dove adagiare i semi. La profondità non dovrebbe superare i 3 cm, altrimenti ci vorrà più tempo per vedere spuntare i germogli. Nella buca si mettono 2 semi, ciò consente di far nascere una pianta con doppio fusto, molto robusta e vigorosa. Inoltre, compenseremo in partenza eventuali fallanze del seme stesso.
Lungo la fila, la distanza da mantenere tra una postarella e l’altra è di 20 cm. Tra le file, invece, avremo 1 m di distanza per i fagiolini rampicanti, 50 cm per i fagiolini nani.
La fila regolare, inoltre, ci consente di realizzare un sistema d’irrigazione a goccia, con le classiche manichette.
L’irrigazione è fondamentale nella crescita dei fagiolini, sia per il germogliamento dei semi, che durante la crescita vegetativa.
Come predisporre i sostegni
Se abbiamo deciso di seminare i fagiolini rampicanti dovremo allestire una struttura di sostegno per accompagnarne la crescita. Questa è fatta solitamente da pali in legno di castagno, a cui vengono fissate delle apposite reti in plastica (come queste). Per costruire agevolmente questa struttura è quindi basilare seminare i fagiolini su file regolari e non in ordine sparso.
Come mettere le reti per i fagiolini rampicanti ►
La tecnica classica delle canne
Se non volete usare le reti in plastica per far arrampicare i fagiolini seminati nell’orto, l’alternativa è quella di usare delle canne di bambù (come queste). Queste canne (3 in numero) vanno interrate obliquamente e legate insieme in cima, in modo da potersi incrociare e formare una sorta di “capanna”, come quelle che si costruivano da piccoli per imitare le capanne degli indiani. Il fagiolino, crescendo, si arrampicherà intorno alle canne, creando una struttura naturale di un certo effetto estetico.
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