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La psilla dell’alloro (Lauritrioza alacris) è un insetto appartenente all’ordine Rynchota, famiglia Triozidae. Questo comune parassita delle coltivazioni di alloro è presente in tutta Italia e nei paesi del bacino del Mediterraneo. Se non controllata nel modo corretto, questa piccola psilla causa danni alla vegetazione delle piante di lauro, compromettendone lo sviluppo e il valore estetico.
In quest’articolo vediamo come riconoscere la presenza dell’insetto sulle piante e le strategie di difesa biologica.
Descrizione della psilla dell’alloro
Le psille sono piccoli insetti dalla tipica forma affusolata, che attraversano diversi stadi di sviluppo. Nello specifico, la forma adulta di Lauritrioza alacris misura al massimo 3-4 mm di lunghezza, la colorazione è giallastra-trasparente. Anche le forme ninfali e neanidali sono di colore giallastro e sono in grado di secernere materiale ceroso di colore bianco e melata vischiosa.
Danni della psilla alle piante di alloro
Questa specie di psilla vive quasi in modo esclusivo sull’alloro. Più rari e meno preoccupanti sono gli attacchi sull’ortica e altre piante spontanee della famiglia delle Valerianaceae.
Il danno alla vegetazione è causato dalle forme giovanili (neanidi). Queste vivono sulla pagina inferiore delle foglie più giovani della pianta, provocando la formazione di una pseudo-galla ispessita. Nel punto di attacco la foglia ingiallisce e in seguito secca. Se l’attacco di psilla è grave, l’intero germoglio interessato arresta il suo sviluppo, si deforma e si secca. Il danno è più grave nei giovani e rigogliosi alberi di alloro e sulle piante allevate a siepe. Le siepi di alloro vengono sottoposte a frequenti potature per mantenere la forma, ciò determina l’emissione continua di nuova vegetazione, che, a sua volta, favorisce l’incremento delle popolazioni del parassita.
Ciclo di vita Lauritrioza alacris
La psilla dell’alloro sverna con forme adulte che si riparano tra la vegetazione o, al limite, su altre piante sempreverdi nei dintorni. In primavera, quando il lauro riprende la sua attività vegetativa, l’insetto inizia l’accoppiamento e la deposizione delle uova. Ogni femmina depone circa 100 uova, che vengono disposte in gruppi su una porzione del margine fogliare. Il punto di deposizione si riconosce per il margine in parte ripiegato verso il basso e per la formazione della pseudo-galla. Lo sviluppo embrionale dura circa 10 giorni, poi nascono le neanidi. Queste vivono nella pseudo-galla, immerse nella melata e nelle loro stessa secrezione cerosa, continuando lo sviluppo. Le ninfe all’ultimo stadio abbandonano la galla e si portano allo scoperto, sulla pagina inferiore delle foglie, per dar vita ai nuovi adulti. In totale, la Lauritrioza alacris compie 4-5 generazioni all’anno, a seconda del clima stagionale e dello sviluppo vegetativo delle piante.
Insetti antagonisti
Per fortuna in natura esistono degli insetti utili in grado di contenere la psilla dell’alloro. In particolare, abbiamo il predatore di psilla Anthocoris nemoralis (rincote antocoride). Questo insetto antagonista è già utilizzato con efficacia contro la psilla del pero (Cacopsylla pyri), la psilla dell’eucalipto (Glycaspis brimblecombei) e altre specie di psilla. L’Anthocoris nemoralis è riprodotto nelle biofabbriche e si può acquistare in primavera per i programmi di difesa biologica delle colture. Questa opzione è molto interessante per chi fa florovivaismo, visto che sono le piante giovani dell’alloro quelle più a rischio. La sua introduzione artificiale è altresì interessante per chi ha un giardino o un frutteto familiare, poiché migliora la biodiversità ambientale e, dunque, si intervenire sempre meno sulle colture attaccate dai parassiti.
Come eliminare la psilla dall’alloro
Se nel vostro giardino non è presente l’antagonista naturale della psilla dell’alloro, si possono valutare degli interventi con prodotti per l’agricoltura biologica. In tal senso il prodotto più efficace contro uova e forme giovanili di psilla è l’olio bianco minerale (che trovate qui), il quale di norma si usa contro le diverse specie di cocciniglia.
È molto importante intervenire presto sulle psille svernanti e sulle le loro neanidi, così da non permettere l’esplodere dell’infestazioni tardo primaverili ed estive del parassita.
Per ripulire la vegetazione dalla melata e dall’eventuale fumaggine che si forma in seguito all’invasione della Lauritrioza alacris, basta intervenire con il sapone molle potassico (che di norma è disponibile nei negozi specializzati).