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La Kolkwitzia amabilis è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Caprifogliaceae. Il nome kolkwitzia è devuto al botanico tedesco Richard Kolkwitz, al quale la specie venne dedicata da un suo compatriota, che la scoprì in Cina. Per le sue origini orientali è anche chiamata kolkwitzia della Cina, mentre botanicamente su alcuni testi è indicata come Linnaea amabilis. Questa pianta è molto decorativa e facile da coltivare in giardino, in quanto particolarmente rustica.
In questo articolo vediamo tutto quello che c’è da sapere su questo arbusto da giardino.
Descrizione della Kolkwitzia
Si tratta di una pianta arbustiva a foglie caduche che raggiunge mediamente i 2 m di altezza e i 4 m di larghezza, anche se nelle giuste condizioni colturali può spingersi anche oltre. Alla base la pianta sviluppa numerosi fusti, con portamento inizialmente eretto e poi ricadente, che vanno a formare un cespuglio di forma globosa molto fitto.
La corteccia dei fusti più vecchi è di colore chiaro e si stacca a strisce, lasciando intravedere un legno liscio e bruno, mentre i rami più giovani e teneri sono color amaranto. Per queste caratteristiche, la kolkwitzia è particolarmente decorativa anche in inverno, quando cadono le foglie.
Foglie
Le foglie della pianta sono opposte sui rami, arrotondate alla base e acuminate in punta, lunghe 3-7 cm. Il colore delle foglie è verde opaco, rossiccio in autunno.
Fiori e fioritura
I fiori della kolkwitzia sbocciano riuniti in corimbi posti all’estremità di corti ramoscelli. Hanno la corolla campanulata a cinque lobi color bianco-rosato, con la fauce giallo-arancio.
La fioritura avviene in primavera, tra aprile e maggio, ed è veramente copiosa. I fiori sono numerosi e coprono per intero il fogliame. La pianta si ricopre di fiori dalla testa ai piedi, formando quindi un bellissimo cespuglio fiorito.
Kolkwitzia amabilis Pink cloud
I giardinieri nel tempo hanno messo a punto diverse specie di questo arbusto, la più coltivata in assoluto e la Kolkwitzia amabilis var. “Pink cloud”, in cui i fiori sono spiccatamente rosa e quindi di maggior pregio ornamentale.
Come coltivare la kolkwitzia
L’arbusto di kolkwitzia è piuttosto rustico, quindi perfettamente in grado di resistere al freddo, talvolta intenso, delle nostre regioni. Per questo motivo e per le dimensioni ragguardevoli che sviluppa la coltivazione avviene in piena terra, raramente in vaso.
L’esposizione ideale è in pieno sole. i raggi solari sono infatti necessari per far fiorire abbondantemente la pianta in primavera e far colorare di rosso le foglie in autunno.
Al limite si può coltivare in mezz’ombra, ma la fioritura sarà meno rigogliosa.
Terreno
La kolkwitzia predilige tipologie di suoli sciolti e leggeri, con un ottimo drenaggio dell’acqua. Sono da evitare i terreni troppo argillosi e compatti.
Per migliorare il drenaggio al suolo di coltivazione si può aggiungere della sabbia. Inoltre, nella preparazione del terreno, è bene ammendare del concime organico maturo, ad esempio compost domestico o humus di lombrico.
Quando e come piantare la kolkwitzia
La kolkwitzia di solito viene acquistata in piccoli vasi e poi trapiantata in giardino. Il periodo migliore per la piantumazione è l’autunno, in ottobre-novembre. Si può piantare anche a fine inverno, tra febbraio e marzo.
Nella messa a dimora, tenete conto dello sviluppo futuro della pianta, che può essere notevole. Conviene quindi lasciare almeno 5 m di distanza tra una pianta e l’altra o tra la pianta e gli alberi del giardino.
Il trapianto è semplice, basta fare una buca larga il doppio delle dimensioni del vaso di partenza e ricoprire con la terra.
Riproduzione
Le piante di kolkwitzia si possono moltiplicare in diversi modi.
Innanzitutto tramite semina, da effettuarsi in autunno in piccoli vasetti riempiti con terriccio e sabbia, e posti al riparo sul balcone o in serra fredda.
La moltiplicazione può avvenire altresì attraverso il prelievo dei giovani polloni nei mesi autunnali.
Infine con la tecnica della talea, che si effettua prelevando porzioni apicali e semilegnose di rami non fioriti. Il periodo migliore per eseguire la talea è la fine dell’estate, tra agosto e settembre. Il substrato ideale per la talea è quello composto da terriccio e perlite.
Le giovani piantine (siano esse derivanti da seme, pollone o talea) vanno coltivate in vaso per circa un anno, saranno infatti pronte per il trapianto nel primo autunno successivo.
Irrigazione
La kolkwitzia piantata da poco in giardino ha bisogno di essere irrigata con regolarità in primavera-estate. Dal secondo anno di vita in poi, quando l’arbusto è ben affrancato al terreno, le bagnature durante la stagione calda possono essere più sporadiche, ad esempio una volta a settimana.
Concimazione
La concimazione della kolkwitzia si fa in autunno-inverno, dopo la completa caduta delle foglie. Basta spargere del concime maturo (ad esempio letame) intorno al colletto della pianta ed effettuare una leggera zappettatura ammendante. Eseguendo bene quest’operazione non sarà necessario fertilizzare ulteriormente la pianta durante l’anno.
Potatura
Potare la kolkwitzia è abbastanza semplice. Il momento migliore è dopo la caduta delle foglie, quindi in autunno inoltrato, andando a tagliare i rami più vecchi dalla base o praticando tagli di ritorno sui rami che escono troppo fuori dalla proiezione della chioma. In pratica la potatura ha finalità ornamentali, per mantenere il cespuglio ordinato e compatto.
Malattie e parassiti
Rispettando le giuste condizioni colturali la kolkwitzia difficilmente viene attaccata da funghi e parassiti.
Attenzione a non causare ristagno idrico con l’eccessiva irrigazione, che potrebbe provocare marciumi radicali e gravi ingiallimenti fogliari.
Se la pianta non è sufficientemente esposta al sole potrebbe altresì soffrire di attacchi di oidio, da prevenire ad inizio primavera utilizzando prodotti a base di zolfo.
Tra i parassiti controllate che non ci sia presenza di afidi sui giovani germogli in primavera e ragnetto rosso in estate.