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La cariofillata comune (Geum urbanum) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Rosaceae. È molto comune in tutto il nostro Paese ed è apprezzata per le proprietà aromatiche e benefiche della radice. Il nome della specie deriva dal termine greco geno=che genera un piacevole profumo, in riferimento al gradevole aroma della radice che ricorda i chiodi di garofano. L’epiteto specifico urbanum fa invece riferimento all’habitat della pianta, che spesso vegeta in ambienti urbani, ai margini delle strade e nelle aiuole ombrose. Volgarmente è conosciuta anche come erba benedetta, garofanaia o semplicemente geum. Anche la sua fioritura è molto gradevole, e per questo viene coltivata a scopi ornamentali in giardino.
Conosciamo quindi meglio la cariofillata comune, le tecniche di coltivazione biologica, le proprietà officinali e gli usi tipici.
Descrizione della cariofillata
La Geum urbanum, a livello botanico, è una pianta emicriptofita scaposa, ovvero con ciclo perenne che si riproduce grazie alla presenza di gemme poste a livello del terreno e che ha l’asse fiorale allungato. Si tratta di una pianta erbacea vivace, dotata di un robusto rizoma sotterraneo, corto, ruvido e duro. Il rizoma, che è la parte utile della pianta, è circondato da numerose radichette laterali.
Dalle radici si genera il fusto, alto fino a 60 cm, coricato sul terreno nella parte basale, eretto in quella terminale. Tutta la superficie della pianta è pelosa, quasi ruvida, per la presenza di peli rigidi.
Foglie
Le foglie basali del geum sono raggruppate in rosetta, hanno un picciolo corto e sono irregolarmente pennate, con la fogliolina terminale più grande delle altre. Le foglioline, intercalate tra grandi e piccole, sono di forma ovale con il margine variamente dentato. Le foglie del fusto sono sessili, più rade e variamente conformate, da tre foglioline a foglie divise in 3 lobi.
Fiori
I fiori della cariofillata comune sono grandi fino a 2 cm, hanno 5 piccoli sepali triangolari e 5 petali di colore giallo oro. L’infiorescenza si forma nella parte terminale del fusto ed è variamente ramificata. La fioritura avviene in primavera-estate, da aprile a luglio, ed è molto gradita sia alle api che a molti altri insetti impollinatori.
Frutti
I frutti sono degli acheni, ammassati e coperti da una leggera peluria patente. Sono di colore rosso scuro e terminano a forma di spina ricurva, una sorta di amo da pesca.
Dove cresce la cariofillata comune
La Geum urbanum è una specie diffusa in tutta Italia, dalla zona mediterranea a quella montana. Ama vegetare nel sottobosco, nelle macchie e, in generale, nei luoghi ombrosi e freschi.
Come coltivare il geum in giardino
La cariofillata è una pianta che viene coltivata nelle aiuole e nelle bordure del giardino per via dell’ottima rusticità.
In giardino è importante scegliere una zona ombreggiata e fornire un terreno sciolto e ricco di humus.
La coltivazione, generalmente, parte da piantine acquistate in vivaio, le quali si mettono a dimora a inizio primavera. La pianta non si sviluppa eccessivamente e può essere quindi piantata con una certa intensità, 10-15 cm tra l’una e l’altra.
Se la zona del giardino prescelta è ben ombreggiata, le irrigazioni saranno sporadiche, altrimenti bisognerà provvedere con bagnature più frequenti, così da tenere il substrato umido.
In primavera e in estate attenzione alla presenza di afidi sul fusto, parassiti che si possono eliminare utilizzando il sapone molle potassico.
In autunno-inverno la cariofillata secca completamente la parte aerea e a quel punto si può lasciare a riposo per la primavera successiva o utilizzarne la radice.
Raccolta e conservazione della radice
La radice di geum (rizoma) si può raccogliere in due periodi diversi. O agli inizi di marzo, prima della ripresa vegetativa, oppure tra novembre e dicembre, quando la porzione aerea è seccata del tutto. Per estrarla si scava con una zappetta, si taglia al colletto per eliminare i residui delle foglie, si recidono le radichette laterali, si lava per togliere la terra e si taglia in pezzi di qualche centimetro di lunghezza. Questi pezzettini di radice si essiccano al sole e si conservano in sacchetti di carta o in barattoli di vetro.
Proprietà della cariofillata comune
La radice di cariofillata comune contiene diversi principi attivi, fra cui: glucoside geina, oli essenziali e tannini. Questi elementi le conferiscono proprietà digestive, astringenti, emmenagoghe.
La fama della pianta è dovuta soprattutto alla capacità di stimolare l’appetito e regolare il buon funzionamento dell’apparato digerente. Sotto questo profilo, è utile nei casi di inappetenza e di atonie dell’intestino che sono stati sintomatici delle persone deboli o convalescenti. Il contenuto in tannini determina inoltre un forte potere astringente delle sue preparazioni per uso interno ed esterno. All’interno viene usata nei casi di diarrea, infiammazioni del tubo digerente, catarri intestinali. Per uso esterno, se ne fanno dei collutori per le infiammazioni della bocca e per attenuare nevralgie e dolori dei denti.
In considerazione delle proprietà astringenti, se ne consiglia un uso moderato e non prolungato, onde evitare disturbi allo stomaco.
Preparazioni domestiche
Per stimolare la digestione, frenare le diarree ed evacuare i catarri intestinali si consiglia la preparazione di un decotto utilizzando 3 g di radice secca in 100 ml di acqua, da assumere in 2 tazzine al giorno.
Usi come aromatizzante
Le radici di cariofillata venivano usate un tempo per aromatizzare gli estratti alcolici e preparare dei liquori. Basta una manciata di radici messe a macerare per 2 mesi, per aromatizzare 1 litro di grappa, la quale poi andrà filtrata e messa a stagionare per altri 6 mesi. Il risultato sarà un liquore di colore ambrato, dal profumo aromatico e il gusto amarognolo.