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La batata (Ipomea batatas), nota anche come patata americana o patata dolce, è una pianta da tubero originaria dell’America centrale.
Appartiene alla famiglia botanica delle Convolvulaceae e ha sapore molto zuccherino che la distingue nettamente dalla più nota e classica patata.
Secondo molti studiosi, deriverebbe, a seguito di un processo d’addomesticamento compiuto dagli Incas, dalla specie I. fastigata, specie selvatica delle zone tropicali del continente americano.
La sua coltivazione viene comunque praticata in Italia già dall’inizio del 1600, tanto che è considerata specie tipica di alcune regioni, in particolare Veneto e Puglia.
Si tratta di una pianta molto rustica, che ben si adatta alla coltivazione biologica. Dunque, con le giuste accortezze, può essere coltivata nell’orto domestico. Vediamo come.
Caratteristiche della batata

Piante fiorite di patata americana dolce
La batata è una pianta con un ciclo di coltivazione annuale. Ha portamento strisciante, con un lungo stelo sul quale sono inseriti numerosi germogli che, toccando terra, emettono nuove radici.
Il fusto strisciante può essere lungo fino a 4 m. Le sue foglie, di colore verde brillante, sono caratterizzate da uno spiccato dimorfismo. Sulla stessa pianta possiamo trovare infatti foglie picciolate, intere o lobate.
I fiori della batata sono quelli tipici della famiglia delle Convolvulacee, ovvero imbutiformi. Il colore è violaceo o rossastro.
A seguito dell’impollinazione, che è prevalentemente entomofila, si formano dei semi di color nero e a sezione triangolare.
I semi sono però quasi del tutto sterili, in quanto la specie è esaploide, motivo per cui la sua riproduzione avviene esclusivamente per via vegetativa.
Tuberi
La parte edule della batata è la radice-tubero sotterranea. A livello botanico, si tratta di una radice vera e propria, che nel momento della sua formazione e con una veloce crescita è in grado di trascinare con sé meristemi vegetativi. Questi sviluppano a loro volta i nuovi germogli.
Ha la caratteristica del tubero è di essere ricoperto da una superficie suberificata (buccia), molto simile a quella della patata. La consistenza è carnosa e ha forma conico-tondeggiante, con un elevato grado zuccherino.
Le varietà di batata
Ci sono numerose varietà di batata che vengono coltivate. La differenza varietale sta nel colore dell’epidermide, che varia dal giallo-arancio, al viola, al rosso. E in quello della polpa, che può essere bianca, arancione o rossastra
Altra importante differenza varietale è data dal ciclo di coltivazione, ovvero il periodo che intercorre dalla messa a dimora alla completa formazione delle radici tubero.
Questo periodo può variare dai 3 ai 9 mesi.
In zone fredde conviene scegliere varietà a ciclo breve.
Alcune varietà italiane di batata sono: anguillara, stroppare, zero branco.
La coltivazione della batata
La batata è una pianta con elevate esigenze termiche. Per la germogliazione della pianta dopo la messa a dimora dei tuberi, occorrono temperature non meno di 15 °C. Per la crescita vegetativa ottimale le temperature non dovrebbero scendere al di sotto dei 20.
Moltiplicazione
La batata si moltiplica per via vegetativa si per talea, interrando porzioni di fusto, che tramite la semina dei tuberi. Il secondo metodo è quello più sicuro, semplice e utilizzato, molto simile a quello delle patate. Il periodo della messa a dimora non arriva prima del mese di marzo nelle regioni meridionali, aprile in quelle del Nord.
Nelle zone più calde si può optare anche per la tecnica della talea, usando parti di fusto provviste di gemme. Queste vengono parzialmente interrate in attesa di emettere nuove radici.
Come procedere con la semina
Come detto, per iniziare la coltivazione della batata si seminano i tuberi. Dopo aver lavorato finemente il terreno si apre un solco della profondità di 15-20 cm e vi si mettono a dimora i tuberi. Dopo si chiude il solco e si dà abbondante acqua.
La distanza d’impianto prevede 50 cm tra un tubero e l’altro sulla fila e 1 m tra le file.
In questo modo, quando le piante sono in pieno vigore, si ottiene un tappeto uniforme.
Procurarsi i tuberi per effettuare la semina non è complicato, basta comprarli in una buona orto-frutta che tratta ortaggi biologici.
Attenzione a che i tuberi che acquistiamo non siano però danneggiati, è importante che siano ben integri.
Dopo il primo anno di coltivazione, conserveremo una parte delle nostre batate per la semina dell’anno successivo.
Terreno ideale
La batata predilige i terreni sciolti, ricchi di sostanza organica, ben drenati e con pH neutro. Non tollera i terreni argillosi e compatti, che impediscono lo sviluppo dei tuberi, né quelli salini.
Corretta concimazione
Per la concimazione di fondo l’ideale è usare del letame ben maturo, da ammendare al terreno circa 15 giorni prima della prevista semina.
Essendo una pianta molto golosa di potassio, che contribuisce a rendere dolce il tubero, la batata si avvantaggia anche della concimazione con la cenere di legna.
Come irrigare
La batata ha elevate esigenze idriche. Non è quindi possibile la coltivazione in terreni secchi o dove non vi sia un adeguato supporto irriguo.
L’ideale è quello di predisporre un sistema d’irrigazione a goccia, da far funzionare in maniera costante dalla primavera all’estate.
Cure colturali
La batata è una pianta rustica, che non necessita di particolari cure. Dopo la messa a dimora e l’emersione della parte aerea dai tuberi, si consiglia di effettuare un’attenta sarchiatura, così da eliminare tutte le erbe infestanti.
La pianta, crescendo molto velocemente, occuperà tutto lo spazio a suo disposizione e non necessiterà quindi di altri interventi.
Raccolta e difesa dei parassiti
La raccolta della batata si esegue dai 6-9 mesi dopo la semina, a seconda della varietà.
Il momento migliore è quando le foglie iniziano ad ingiallire.
Il tempo di raccolta non va ritardato troppo per evitare i danni dovuti all’attacco delle larve del Cyclas formicarius, ovvero il tonchio della patata dolce, insetto parassita della famiglia degli scarabei. Le larve di quest’insetto sono attive in pieno autunno, quindi meglio essere tempestivi nella raccolta.
Per l’immagazzinamento della batata valgono le indicazioni che vi abbiamo dato per la conservazione della patata.
Proprietà nutrizionali e benefiche
La batata è un ortaggio ricco di elementi nutrizionali e proprietà benefiche. Questi i suoi tratti salienti:
- ricca di fibre
- vitamine A, C, K, E, B
- basso indice e carico glicemico
- ricca di sali minerali quali: potassio, ferro, calcio, magnesio e zinco
- presenza di sostanze antiossidanti
È un alimento indicato per le persone diabetiche e, in sostituzione della patata, per chi soffre di problemi di obesità.
Ha un ottimo potere anti-invecchiamento, per questo la batata è usata anche in cosmetici antirughe.
Inoltre, nella buccia, che è commestibile, è presente una sostanza chiamata Cajapo, la quale ha numerosi effetti benefici per la riduzione del colesterolo e della glicemia.
3 commenti
Ottimo
Queste rubriche sono molto interessanti
Il commento è positivo,sono interessato alla coltivazione biologica oltre che degli ortaggi anche degli agrumi.Grazie