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Il pettirosso è un piccolo e simpatico uccello, molto comune nelle nostre campagne. Sicuramente a tutti sarà capitato di osservarlo saltellante sulla neve o udire il suo lungo canto. Il suo nome scientifico è Erithacus rubecula e oltre che per il piumaggio sgargiante, è noto anche per il suo comportamento spavaldo, a volte addirittura aggressivo nei confronti dei suoi simili. Si osserva invece una particolare affinità con l’uomo e non è raro che questi uccelli facciano compagnia al contadino durante i lavori nell’orto.
Proprio nell’orto il pettirosso può avere un ruolo utile, andando a caccia degli insetti parassiti di cui è ghiotto e che possono arrecare danno alle colture. Ma conosciamo meglio questo piccolo volatile.
L’Erithacus rubecula
Il pettirosso è un uccello facente parte dell’ordine dei Passeriformi, famiglia Muscicapidi, genere Erithacus. È considerata una specie migratrice, ma a corto raggio, sedentaria e dispersiva. In media vive 3-4 anni.
È molto diverso dal pettirosso americano (Turdus migratorius). Quest’ultimo infatti appartiene alla famiglia dei Turdidae ed è dunque più simile a un tordo.
Diffusione del pettirosso
Il pettirosso europeo è un uccello diffuso in tutto il continente europeo, nell’Africa del nord e nell’Asia centro-occidentale, fino in Iran. Le popolazioni che si riproducono più a Nord migrano verso Sud per svernare. Nel nostro Paese ci sono i pettirossi stanziali e nidificanti, ma anche quelli che arrivano a partire dal mese di settembre e fino a novembre. Per questo una loro maggiore presenza ci dice che sta per arrivare la stagione fredda.
Aspetto del pettirosso
Nell’immaginario collettivo tutti hanno presente la figura del pettirosso. Un piccolo volatile dal peso esiguo, al massimo 20/25 g, con un’apertura alare di circa 20 cm. Maschi e femmine sono del tutto simili, a parte le dimensioni di poco superiori del maschio.
L’aspetto è tondeggiante, con il petto pieno e il capo piccolo. Il piumaggio da adulto è inconfondibile, con petto e fronte colorati d’arancio.
Le ali sono più scure, color grigio-bruno, mentre la parte inferiore, che termina con le corte ed esili zampe, è grigiastra.
Negli esemplari più giovani il color arancio del piumaggio non è ancora ben definito e sono presenti più che altro delle macchie.
Habitat
Il pettirosso è un uccello che ama il sottobosco, si trova nelle alberature folte di conifere, nei boschetti misti limitrofi delle campagne e nelle aree con folte siepi.
È presente dal piano alla bassa montagna.
I nidi di pettirosso
I nidi del pettirosso sono creati soltanto dalla femmina e vengono costruiti ai piedi delle siepi, tra i cespugli di edera o prugnolo, nelle spaccature dei tronchi degli alberi.
Capita anche di trovarli all’interno di oggetti incautamente abbandonati dall’uomo. Il nido ha una forma particolare, poiché sembra una tazza perfettamente tonda.
Come si accoppia il pettirosso
Il pettirosso è un uccello con abitudini territoriali molto marcate. Ciò si nota soprattutto nelle dinamiche di accoppiamento. Di solito, in primavera, una femmina penetra nel territorio di un maschio. Quest’ultimo si avvicina all’intrusa con un atteggiamento minaccioso: solleva la testa e la coda, gonfia il petto accentuando l’esibizione della macchia rossa mediante movimenti laterali del corpo. Anche la femmina non è da meno e mantiene le distanze svolazzando intorno al maschio. Pian piano i due si abituano alla reciproca presenza e il maschio inizia a offrire del cibo alla nuova compagna, consolidando il rapporto. Maschio e femmina di pettirosso formano di solito una coppia stabile.
Deposizione delle uova
In un anno il pettirosso compie due covate, la prima a partire dal mese di aprile. Nel nido vengono deposte dalle 4 alle 6 uova, piccole e di colore bianco azzurrino, con punteggiature scure. L’incubazione dura circa due settimane. Dopo la schiusa, ai piccoli di Erithacus rubecula bastano 15/20 giorni per essere in grado di volare e abbandonare il nido.
Carattere del pettirosso
Il carattere aggressivo del pettirosso è molto evidente con i consimili. In caso di intrusioni nel territorio intorno al nido, infatti, ci possono essere degli scontri molto duri, con contatto fisico tra i contendenti. Gli uccelli gonfiano il petto, in segno di spavalderia e per intimorire l’avversario.
Il pettirosso è un uccello che vola basso, percorre brevi distanze tenendo la coda alzata. Sul terreno si muove saltellando e muovendo ali e coda. Nei confronti dell’uomo si può mostrare molto confidente e avvicinarsi senza paura.
L’alimentazione della Erithacus rubecula
La sua dieta si abbina perfettamente con l’ecosistema dell’orto, giacché si nutre di insetti e larve, lumache e aracnidi. Gli insetti vengono catturati soprattutto a terra, ma sovente anche in volo. Tipici larve terricole che fanno parte della sua alimentazione sono quelle del grillotalpa, della dorifora della patata, degli elateridi.
In generale però può essere considerato un uccello onnivoro, giacché, in alcune stagioni, si nutre anche di piccoli frutti e bacche.
Perché è un uccello utile nell’orto?
Il pettirosso nell’orto ci da una mano a ripulire il suolo da questi parassiti che fanno grossi danni alle colture in primavera-estate. Chi coltiva l’orto sa bene che spesso i parassiti delle piante svernano nel terreno allo stadio di larva, per cui la presenza del pettirosso fa molto comodo.
In molti raccontano di pettirossi che questi uccellini accompagnano il contadino mentre zappa. Questo perché la zappatura fa venire alla luce le larve presenti nella zolla di terra.
Il pettirosso, a differenza di altre specie di uccelli, non è un problema per i frutti. Al massimo va in cerca di piccole bacche nel sottobosco. Può quindi essere una buona idea predisporre dei nidi o dei ricoveri per attirarne qualche esemplare nel nostro giardino, magari nutrendolo con pane e semi, quando l’inverno è molto rigido.
2 commenti
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