La rondine (Hirundo rustica) è un uccello dell’ordine Passeriformes, famiglia Hirundinidae. La specie in esame è conosciuta come rondine comune, anche se, in realtà, in Europa e in Italia, bisogna far riferimento alla sottospecie Hirundo rustica rustica, detta rondine europea. Si tratta di uccelli migratori a cui da sempre è associata una forte carica simbolica, legata all’arrivo della primavera, sia in campagna che in città.
Per il tipo di alimentazione, hanno una rilevante importanza ambientale. In ambito agricolo, ad esempio, svolgono il ruolo di bioindicatore delle buone pratiche agronomiche.
In questo articolo, quindi, conosciamo meglio questo straordinario volatile.
Descrizione della rondine europea
La rondine nostrana ha un aspetto inconfondibile, con la parte superiore del corpo di colore blu metallico, quasi nero. La fronte e la gola sono rossicce, mentre la parte inferiore ha una colorazione variabile dal bianco-crema al fulvo (più scura nei maschi).
Il becco è nero, sottile e allargato alla base, le ali sono lunghe e il corpo è affusolato.
Altro segno distintivo è la coda, la quale è forcuta, con le timoniere esterne filiformi che conferiscono a questo volatile il tipico aspetto a V.
Sempre sulle timoniere esterne sono presenti delle macchie bianche ovali, ben visibili quando le ali vengono dispiegate a mo’ di ventaglio.
Differenze tra i sessi e l’età
Tra esemplari maschili e femminili esistono poche differenze morfologiche. Oltre al colore più scuro dell’addome, si evidenziano, nei maschi, le timoniere esterne più lunghe e quelle centrali più corte. Questi caratteri si differenziano dopo il primo anno di età.
Sempre riguardo all’età, negli individui più giovani i colori del piumaggio sono meno vivaci, con le parti inferiore più chiare. Altre peculiarità degli esemplari giovani sono la coda e le timoniere esterne più corte.
Il volo delle rondini
Il volo della rondine è agile ed elegante, con elevata capacità di manovra. Tali peculiarità sono sfruttate per la caccia e per effettuare lunghe migrazioni.
Nei voli di caccia, questi uccelli compiono in aria splendidi disegni, dovuti a rapide serie di battiti d’ala che consentono loro di compiere lunghe virate, rapide picchiate, cerchi e cambi di rotta. Nei voli di migrazione, i battiti d’ali sono più regolari e consentono anche di rimanere sospesi in aria. Questa manovra è eseguita spesso anche nei pressi del nido. Le rondini, infatti, raramente scendono al suolo, si posano invece facilmente sui cavi della luce e altri supporti naturali. Celebre è la loro capacità di aggrapparsi ai cornicioni delle costruzioni.
Il verso della rondine
Il canto delle rondini è detto garrito e si compone di allegri e armonici trilli, della durata variabile dai 3 ai 15 secondi circa. Negli individui maschili l’armoniosa sequenza può essere completata da note gracchianti.
Che cosa mangiano le rondini?
La rondine è un uccello insettivoro, dunque cattura gli insetti in volo, da sola o in gruppo. Le prede preferiti sono i lepidotteri, i coleotteri, i ditteri, gli imenotteri e gli emitteri.
I luoghi di foraggiamento preferiti sono i campi aperti, i prati, i canneti, gli specchi d’acqua e le aree dedicate all’allevamento del bestiame.
Si tratta di un uccello predatore opportunista, ad esempio segue i trattori durante le lavorazioni del terreno o degli erbai per catturare gli insetti che si alzano in volo. Altre rondini sono state osservate mentre cacciavano bruchi direttamente sugli alberi e, addirittura, staccare insetti rimasti in trappola nelle ragnatele. Altra curiosità è che bevono sfiorando la superficie acquatica durante il volo.
Migrazione delle rondini
La Hirundo rustica è una specie migratoria per eccellenza. La migrazione è una fase decisiva della vita del volatile, giacché è, infatti, nel periodo invernale degli spostamenti che si hanno i più alti tassi di mortalità. Tenete conto che la vita di questi uccelli è breve, dura al massimo 4 anni. Le specie europee in genere migrano in Africa, in zone sia a Nord che a Sud dell’equatore. Quelle italiane, in particolare, migrano in Nigeria e Africa Centrale. Le rotte sono lunghe migliaia di chilometri e vengono coperte abbastanza rapidamente, anche al ritmo di 300 km in un giorno.
Periodo del volo, preparazione e problematiche
La migrazione avviene in autunno, entro il mese di novembre. Il volo inverso, invece, inizia in febbraio, con gli stormi che arrivano in Italia tra marzo e maggio.
Le rondini migrano volando di giorno e a bassa quota, trovando il cibo lungo il percorso. Per percorrere lunghe distanze non ingrassano troppo prima del volo, per questo quando attraversano aree desertiche, ad esempio il Sahara, sono vulnerabili alla denutrizione.
Può capitare che in Italia sia svernante un numero limitato di individui nei siti di nidificazione. Ciò avviene soprattutto nelle isole maggiori e nelle regioni meridionali.
Gli stormi di rondini
Normalmente le rondini vivono in maniera gregaria, fatta eccezione per il periodo della riproduzione. Formano degli stormi numerosi con gli esemplari giovani che tendono ad aggregarsi a gruppi di adulti per avere maggior successo nella caccia.
Corteggiamento
Il periodo della riproduzione delle rondini va di solito da aprile ad agosto, con gli esemplari maschi più adulti che giungono per primi ai siti di nidificazione, che solitamente sono i medesimi degli anni precedenti. I maschi, che preliminarmente hanno delimitato il proprio territorio, corteggiano le femmine dispiegando le ali e cantando. Quando si avvicina uno stormo, il maschio vola in cerchio e canta, cercando di attirare le femmine. Poi si ferma sul sito di nidificazione, dove continua a cantare nell’attesa che una femmina si avvicini. Le femmine inizialmente sembrano ispezionare il nido, solo quando si fermano completamente appollaiandosi nel nido stesso la coppia si può dire formata.
I maschi sono molto protettivi e controllano le compagne, scacciando i rivali vicini e seguendole con forti richiami quando lasciano il nido.
Accoppiamento
L’accoppiamento delle rondini avviene non prima dei 2 anni di vita, con 2 o 3 covate per ogni stagione riproduttiva.
Per la prima covata ha inizio anche settimane prima della deposizione delle uova e continua fino al 5 giorno di incubazione. Per le covate successive, l’accoppiamento inizia 8-9 giorni prima della deposizione e fino al terzo/sesto giorno d’incubazione.
Le uova sono 4 o 5 per ogni covata. Hanno piccole dimensioni e pesano mediamente 2 g. Sono allungate, lisce, lucide, bianche con punteggiature rosso scuro, viola e grigie e hanno forma ellittica. Il periodo di cova dura dagli 11 ai 19 giorni, ed è a carico esclusivo della femmina.
Monogamia e poliginia
Le rondini si comportano generalmente come animali monogami, ma non sono infrequenti i casi di poliginia, con un maschio e due femmine. Queste situazioni si verificano in coppie che nidificano l’una accanto all’altra, con un maschio che scaccia l’altro e poi si accoppia con entrambe le femmine. Esclusi questi casi, le coppie che si formano si mantengono spesso in modo permanente.
Il nido della rondine
Le rondini, in primavera, provvedono alla costruzione alla ristrutturazione di un nido (sono molto fedeli al proprio nido e cercano di ritornarci). È il maschio che dà l’avvio al lavoro, le femmine in genere intervengono solo per il completamento.
Il nido è a forma di coppa o mezza coppa, è largo circa 20 cm e profondo
10. Viene costruito con palline di fango mescolate a vegetazione recuperata (fili d’erba, crini, piume ecc) e viene cementato con la saliva. La forma caratteristica ha fatto sì che il termine a nido di rondine venisse utilizzato in meccanica e in medicina per identificare un elemento tondo e svasato.
La nidificazione avviene preferibilmente in campagna, ma anche in città. I nidi sono realizzati sfruttando le sporgenze di superfici verticali, tipicamente sottotetti, ponti, stalle, capannoni, molto raramente alberi. Vengono tenacemente difesi da entrambi i membri della coppia, in un raggio di 5-25 m.
Difesa e cura dei piccoli rondinini
Il nido con i pulcini viene difeso dai predatori sia dalla coppia che dalle altre rondini nei dintorni. I maschi hanno il ruolo di sentinella e lanciano grida di allarme. Le altre rondini collaborano alla difesa alzandosi in volo per disturbare e scacciare i predatori con veloci picchiate ai limiti del contatto.
La femmina nutre i rondinini il primo giorno dopo la schiusa, aiutandoli ad uscire dal guscio. Fino al 4 giorno li cova assiduamente per mantenerli al caldo. In questa prima fase è il maschio a portare il cibo per la prole.
Quando i piccoli sono in grado di riscaldarsi da soli, la femmina non dorme più nel nido, ma in un luogo vicino.
Dopo la prima settimana anche la femmina porta il cibo nel nido. Quest’attività è intensa, tenete conto che durante l’allevamento i genitori possono dare da mangiare ai
piccoli fino a 400 volte al giorno. Il cibo che le rondini danno ai loro pulcini è costituito da insetti compressi in palline, trasportate all’interno della gola fino al nido.
Volo dei piccoli
Il primo volo delle piccole rondini avviene dopo circa 3 settimane dalla nascita. I piccoli continuano ad essere nutriti dai genitori per altri 3-5 giorni. Dopo circa 6-8 giorni dal primo volo, sono in grado di procurarsi il cibo da soli. Tendono a tornare al nido, ma vengono scacciati dal maschio adulto quando arriva il tempo della seconda covata.
L’importanza ambientale delle rondini
Come accennato, la rondine è da sempre considerata simbolo della primavera e della rinascita della natura. Sarà forse per questa forte carica simbolica che l’uomo l’ha sempre vista con benevolenza, a differenza di altri uccelli che vengono cacciati indiscriminatamente.
Si tratta di un eccellente indicatore dello stato di salute di un ambiente. Una presenza significativa di rondini, infatti, segnale pratiche agricole corrette, senza l’uso di pesticidi, e un ecosistema in equilibrio. Questi uccelli, inoltre, essendo grandi insettivori, contribuiscono a tenere sotto controllo i parassiti dannosi per le colture. Tuttavia queste condizioni ideali stanno peggiorando con il passare degli anni.
Minacce alla conservazione
La rondine in Europa è considerata una specie in diminuzione e in uno stato di conservazione sfavorevole quasi ovunque. Le minacce alla sopravvivenza sono dovute a più fattori. In primis, alla ristrutturazione delle stalle per l’allevamento degli animali e in generale degli edifici rurali e dei paesaggi agricoli, che non consentono più di nidificare. Altro problema è quella dell’uso dei pesticidi, che fa scarseggiare le quantità di cibo a disposizione, ovvero gli insetti. Altra causa ancora, è il cambiamento climatico, con i siti di svernamento africani spesso divenuti inospitali. Consideriamo poi che in Africa i pesticidi più pericolosi, ormai banditi nei paesi occidentali, sono ancora ampiamente usati.
Protezione
Ricordiamo che la rondine è rigorosamente protetta ai sensi della Convenzione di Berna (all. II) e dalla legge nazionale 11 febbraio 1992 (n. 157).
4 commenti
Molto interessante, per chi non conosce questo splendido uccello. io ho la fortuna di vivere in campagna e nella mia vecchia stalla con soffitti a volta tornano sempre le attendo tra due,tre settimane negli ultimi due anni il primo esemplare è arrivato il 13 marzo le altre dopo circa due settimane,lo scorso anno sono riuscito a rimettere nel nido un piccolo caduto a terra ha impiegato un po’di tempo ma poi e riuscito a volare,. Coltivo da parecchi anni senza usare chimica, nei campi che accudisco ci sono, poiana falchi ghiandaie picchi corvi gazze usignoli pettirossi barbagianni cincie ecc. Grazie e buon lavoro
Grazie mille, Ercole. Sei fortunato, non tutti hanno la possibilità di vivere in campagna. Per fortuna le rondini si possono ancora incontrare anche nei contesti più urbani, ma godere della loro presenza (e di quella degli altri uccelli che hai menzionato) dalla campagna ha sicuramente qualcosa in più.
Complimenti state facendo un grande lavoro chiaro e estremamente utile. Dai vostri tutorial posso dire di avere acquisito quelle competenze necessarie per potare, piantare e coltivare che mi portano ad ottenere prodotti di buona qualità GRAZIE
Ne siamo lieti, Luca, grazie mille per questo messaggio. 🙂