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L’oidio, noto anche come mal bianco, è una malattia crittogamica che può colpire diverse piante, tra cui il rosmarino (Rosmarinus officinalis). Molti coltivatori si sono trovati ad affrontare questo problema che si manifesta con la comparsa di macchie bianche sulle foglie della pianta. L’oidio è una malattia comune, ma con le giuste precauzioni e trattamenti mirati è possibile controllarla efficacemente.
In questo articolo, esploreremo come prevenire e risolvere il mal bianco del rosmarino.
Caratteristiche dell’oidio sul rosmarino
L’oidio è una malattia fungina che colpisce le piante aromatiche come il rosmarino o la salvia . Si manifesta attraverso la formazione di macchie bianche polverose sulle foglie della pianta. Queste macchie sono causate dalla crescita di funghi microscopici, detti Ascomiceti, appartenenti alla famiglia Erysiphaceae. Le spore dei funghi, non visibili all’occhio umano, si sviluppano sulle foglie e danno origine alle macchie bianche che compromettono la salute della pianta.
Cause dell’oidio sulle piante di rosmarino
Il rosmarino è suscettibile al mal bianco a causa di diverse ragioni. Le condizioni ambientali favorevoli alla comparsa della malattia includono temperature miti comprese tra i 20 e i 27 °C, insieme a un’elevata umidità dovuta ad esempio ad un periodo piovoso. Le stagioni in cui l’oidio è più comune sono la primavera e l’autunno, quando queste condizioni sono presenti. Inoltre, la densità e la mancanza di aerazione tra le piante di rosmarino favoriscono la comparsa delle macchie bianche sulle foglie.
Danni sulla pianta
L’oidio può causare gravi danni alle piante di rosmarino se non è controllato adeguatamente. Le macchie bianche tendono ad espandersi e unirsi sulla superficie fogliare, formando una patina farinosa. Questo compromette la fotosintesi della pianta e porta prima all’ingiallimento e poi al disseccamento delle foglie. Se non trattata, la malattia può portare al deperimento completo delle piante, soprattutto se giovani. Considerando che il rosmarino è una pianta aromatica apprezzata in cucina, la sua cura e protezione sono di fondamentale importanza.
Come prevenire il mal bianco sul rosmarino?
Per prevenire il mal bianco sul rosmarino, è possibile adottare diverse misure agronomiche. Ecco alcuni consigli utili:
- Monitorare costantemente la pianta di rosmarino per rilevare tempestivamente la comparsa dei primi segni di oidio.
- Mantenere un’adeguata aerazione tra le piante, evitando una densa crescita che favorisce lo sviluppo della malattia. In tal senso anche una buona potatura del rosmarino è utile a prevenire il mal bianco
- Evitare l’eccessiva umidità del terreno, fornendo un’irrigazione moderata e preferibilmente al mattino, senza mai inzuppare il terreno ed evitando la bagnatura delle foglie con irrigazione a pioggia.
Quali sono i trattamenti bio per curare il rosmarino dall’oidio?
Se, nonostante le corrette pratiche agronomiche, le macchie d’oidio dovessero presentarsi sulle vostre piante di rosmarino, è possibile intervenire con prodotti consentiti in agricoltura biologica . Contro l’oidio, il classico prodotto che viene utilizzato è lo zolfo, in formulazioni polverulente o liquide. Lo zolfo in polvere si somministra con apposite solforatrici (come queste) , mentre i prodotti liquidi vengono diluiti in acqua e applicati con classici irroratori . Lo zolfo si può dare alle piante di rosmarino in prevenzione, quando si verificano le condizioni favorevoli all’insorgenza della malattia, oppure ai primissimi segni, ovvero alla comparsa delle macchioline bianche e polverulente. L’importate è essere il più tempestivi possibili e non far avanzare troppo la malattia. Qui trovate una selezione di prodotti a base di zolfo.
In ambito domestico, un altro prodotto che consigliamo per combattere l’oidio sul rosmarino è il bicarbonato di sodio, il quale, irrorato sulla lamina fogliare, crea un ambiente sfavorevole al fungo responsabile dell’oidio. Il bicarbonato di sodio si diluisce al dosaggio di 10 g per litro d’acqua, va irrorato alla sera (mai nelle ore calde), preferibilmente in via preventiva, quando ancora la malattia non è attiva.