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Legare i pomodori, i peperoni e le melanzane è un’accortezza necessaria per avere piante e frutti sani. Queste tre piante rappresentano le principali colture Solanacee, le più diffuse negli orti domestici e apprezzate dagli appassionati nel periodo estivo.
Sono piante con una crescita vigorosa, che hanno bisogno di adeguati sostegni per svilupparsi in modo sano e rigoglioso. Predisporre un corretto sistema di legatura inoltre, è indispensabile per evitare i danni dovuti al maltempo. Vento e pioggia battente, in particolari stagioni, possono infatti mettere seriamente a repentaglio la riuscita delle nostre coltivazioni.
Legare i pomodori è sicuramente tra le operazioni più delicate che un orticoltore domestico si trova ad affrontare. Ma i pomodori non sono l’unica pianta che necessita di queste cure, anche peperoni e melanzane hanno bisogno delle giuste attenzioni.
Ad ogni modo, non esiste un’unica tecnica di legatura. In questo articolo vi proponiamo quella che secondo noi è più affidabile e semplice da mettere in pratica.
Perché legare i pomodori, i peperoni e le melanzane

Pomodori e peperoni legati con i pali
Come accennato, legare pomodori, peperoni e melanzane con adeguati sostegni è indispensabile per la riuscita finale del raccolto.
Queste piante piante hanno infatti un notevole sviluppo vegetativo, sia in altezza, che in larghezza.
Molte varietà di pomodoro, ad esempio, specie quelle “insalatare”, hanno una crescita indeterminata. In sostanza crescono e si sviluppano finché hanno condizioni giuste e spazio a disposizione. Il modo migliore per sostenere la loro crescita è quello di accompagnarle in altezza con delle strutture semi-rigide. Fossero lasciate libere, ossia senza nessun tutore, striscerebbero a terra, andando incontro a maggiori rischi di rovinarsi. Potrebbero infatti essere calpestate e sarebbero più esposte agli attacchi di parassiti come afidi e cimici.
Gli stessi pomodori, toccando a terra, potrebbero marcire con facilità, o addirittura non esser visti per la raccolta.
Non tutte le varietà di pomodori hanno però questa necessità. Il classico San Marzano da sugo, ad esempio, di solito viene lasciato libero e senza legature. Ma questo perché ha una crescita a cespuglio determinata.
Altro motivo per legare i pomodori, i peperoni e le melanzane è l’ottimizzazione degli spazi disponibili nel nostro orto. Legando le piante, si evita che queste si allarghino troppo. Dunque, con adeguati sostegni si possono mettere a dimora più piante per filare. Inoltre è evidente che tutto lo spazio è più ordinato, in modo da consentire di muoversi agevolmente tra le piante.
Infine non dimentichiamo i possibili danni dovuti al maltempo. Una pianta libera da legature è più soggetta all’azione del vento, che in casi estremi può arrivare a spezzare la pianta stessa.
Materiali necessari per la legatura delle piante

Pali per la legatura del pomodoro
Prima di addentrarci nelle diverse operazioni di legatura di pomodori, peperoni e melanzane, capiamo quali sono i materiali necessari per mettere in piedi un sistema di sostegno semplice, ma allo stesso tempo efficiente.
La nostra tecnica prevede pochi materiali e attrezzature, nello specifico:
- pali in legno;
- filo in nylon;
- rafia per legature;
- mazza per battere;
- guanti protettivi;
- coltello.
I pali in legno sono lo scheletro della nostra legatura. In agricoltura di solito vengono usati i pali di castagno, poiché forti, dritti e facilmente reperibili nelle zone di campagna.
Vi è poi il filo di nylon, che useremo per tener ferme le piante. Anche questo materiale si trova facilmente nei negozi di agricoltura. Ve ne sono di diverso spessore, quello che noi consigliamo per gli ortaggi ha titolo “500”.
Serve poi la rafia per stringere la legatura (che potete trovare qui).
In molti preferiscono non usare filo di nylon e rafia, bensì le classiche canne di bambù. Se optate per questo metodo, le canne potete trovarle qui.
Noi, ad ogni modo, preferiamo usare filo di nylon e rafia, in quanto materiali più economici e riutilizzabili nel tempo.
Infine per mettere in piedi i sostegni c’è bisogno di una buona mazza per battere e di guanti protettivi per le mani. Questi due prodotti li trovate qui e qui.
Come legare i pomodori
Vediamo ora nello specifico come legare i pomodori, le piante più diffuse nell’orto, ma allo stesso tempo più difficili da tenere in piedi.
I pali
Innanzitutto abbiamo bisogno di pali alti e robusti, l’altezza minima è quella 2,10 m.
Questi pali vanno sistemati lungo la fila delle piante ad una distanza di massimo 2 m l’uno dall’altro. Se piantiamo i nostri pomodori ogni 40 cm ciò corrisponde grossomodo a 5 piante.
Il palo per reggere il peso della crescita deve essere fatto entrare nel terreno ad almeno 40 cm di profondità. Per agevolare le operazioni è opportuno che i pali abbiano una bella punta, cosa che di solito è già presente al momento dell’acquisto.
Bisogna lavorare in due, è necessario infatti che una persona tenga fermo il palo e l’altra controbatta in tutta sicurezza.
L’operazione va effettuata quando le piante sono abbastanza alte, diciamo circa 30 cm.
Un ulteriore consiglio è quello di tenere inclinati verso l’esterno i pali in testa e in coda al filare. Questo è utile poiché il peso con il tempo li raddrizzerà.
Il nylon
Una volta sistemati i pali si può procedere con la legatura con il filo di nylon. Sempre lavorando in due, si inizia legando il filo al palo in testa, ad un altezza che arrivi a metà della pianta. Poi il portatore del filo che va avanti e chi tiene il filo in tensione dietro, regolando l’altezza della legatura in modo da non danneggiare i palchi dei fiori.
Il nylon viene fatto girare intorno a ogni palo posto lungo il filare fino a completare la fila. Arrivati in coda, dopo il giro di filo intorno al palo si torna indietro. Il filo, al ritorno, andrà steso in modo parallelo alla legatura già effettuata all’andata. Alla fine si taglia il filo e si blocca con un nodo.
A questo punto le vostre piante si trovano bloccate tra due fili di nylon paralleli. Già questo permetterà di tenerle in equilibrio evitando che si accascino al suolo.
La rafia
Per rendere perfetta la legatura, usiamo ora la rafia, che serve solo a stringere i due fili paralleli. Utilizzeremo un pezzettino di rafia in mezzo a 2 piante.
Nella sequenza fotografica in basso tutti questi passaggi appariranno più chiari.
Sequenza fotografica della legatura del pomodoro
Da sottolineare che legare i pomodori è un lavoro che si ripete nel tempo, man mano che le piante crescono. Diciamo che ogni 30-40 cm. è opportuno effettuare un giro di legatura.
La legatura inoltre rende più agevole il lavoro di sfemminellatura del pomodoro, in quanto riusciremo ad eseguirlo in verticale. Non dimenticate che con le femminelle del pomodoro è possibile preparare un eccellente macerato naturale, da impiegare come antiparassitario.
- Battitura dei pali
- Passaggio del filo di nylon
- Legatura con la rafia
- Pomodori legati
Legare peperoni e melanzane

legatura dei peperoni
La legatura dei peperoni e delle melanzane è analoga a quella appena viste dei pomodori, ma decisamente più semplice.
Innanzitutto non è strettamente necessario utilizzare pali alti, bastano anche pali in legno di 1 m. Vanno sistemati a circa 2 m l’uno dall’altro.
In secondo luogo le piante di peperoni e melanzane, di per sé, stanno in piedi da sole. La legatura si rende necessaria solo per evitare la rotture delle ramificazioni e i danni del maltempo.
Il peso dei frutti a volte, specie nelle melanzane, può arrivare a far spezzare un ramo, anche se la pianta di melanzana è molto forte, quasi legnosa.
Nei peperoni viceversa la consistenza dei fusti e dei rami è più tenera. Un sostegno, quindi, evita che le piante si accascino o peggio si spezzino.

legatura delle melanzane
Altra differenza con i pomodori è che peperoni e melanzane crescono più lentamente, quindi ci danno più tempo per poter legare. E’ possibile aspettare fin quando le piante siano alte circa 50 cm. A quel punto si procedere alla prima legatura.
Questa legatura dovrà “correre” a circa metà dell’altezza della pianta, quindi più o meno a 25-30 cm da terra. Si effettua in maniera analoga a quanto abbiamo visto per il pomodoro, quindi con filo di nylon e rafia per stringere la legatura stessa.
La legatura di melanzane e peperoni andrà ripetuta al più una seconda volta, magari nel mese di agosto. In questo periodo può infatti darsi che le piante siano abbastanza cresciute e abbiano bisogno di un ulteriore sostegno.