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Il biricoccolo, Prunus x dasycarpa, è un affascinante albero da frutto, risultato dell’incrocio tra susino e albicocco. Originario dell’Europa centrale, questo frutto antico ha conquistato gli appassionati di giardinaggio e culinaria in tutto il mondo.
In questo articolo, esploreremo le sue origini, caratteristiche botaniche e requisiti di coltivazione nel frutteto familiare, varietà principali, e scopriremo come godere al meglio dei suoi deliziosi frutti.
Origini del biricoccolo
Il biricoccolo è il risultato di un incrocio genetico tra la susina (Prunus domestica) e l’albicocco (Prunus armeniaca). Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, sottogenere Prunus, questa pianta ibrida è stata creata alla fine del XIX secolo in Europa centrale. L’obiettivo era sviluppare un frutto che combinasse il sapore della susina con la resistenza all’inverno dell’albicocco. Oggi, il biricoccolo è coltivato in varie parti del mondo, con una presenza significativa in Italia, specialmente nelle regioni del Veneto, dell’Emilia Romagna e del Piemonte.
Descrizione botanica dell’albero
Il biricoccolo è un albero deciduo che può raggiungere un’altezza di 5-6 m. Le foglie sono ovate o ellittiche, con una parte superiore verde scura e una inferiore più chiara. La fioritura avviene in primavera, con fiori bianchi o rosa, singoli o in gruppi. Il biricoccolo è una pianta che si presta bene alla coltivazione in giardino o in orto, anche in vaso, per la produzione di frutta per uso domestico.
Quali sono le caratteristiche del biricoccolo?
Il frutto del biricoccolo ha una forma ovale o tonda, simile a quella della susina, con un diametro di circa 3-4 cm. La buccia è di colore giallo-arancione e ha una consistenza vellutata, mentre la polpa è succosa, di colore arancione, con un sapore dolce e aromatico. Il seme del biricoccolo è grande e appiattito, di forma ovale o ellittica, e si trova al centro del frutto, racchiuso in una buccia dura e resistente. Il biricoccolo è una pianta che produce frutti a maturazione precoce, in genere a partire dalla fine di giugno fino ai primi di luglio. La produzione è piuttosto abbondante, con una media di 20-25 kg di frutta per albero. Tuttavia, la fruttificazione è soggetta a variazioni in base alle condizioni climatiche e alla qualità del suolo. La raccolta avviene quando i frutti si staccano facilmente dalla pianta.
Quali sono le principali varietà di biricoccolo da coltivare?
Esistono diverse varietà di biricoccolo, selezionate in base alle caratteristiche del frutto e alle esigenze colturali. Tra le varietà più diffuse in Italia, possiamo citare:
- Lubera Nectarina di Saturnia: una varietà selezionata in Svizzera, caratterizzata da un frutto grande, saporito e molto dolce;
- Trevifruit: una varietà italiana, originaria del Veneto, che produce frutti di forma tondeggiante, dalla polpa molto dolce e succosa;
- Cotogna Vasantha Gold: una varietà selezionata in Francia, che produce frutti di colore giallo intenso, dalla buccia vellutata e dalla polpa molto gustosa;
- Goldrich: una varietà americana, ottenuta negli anni ’60, che produce frutti di forma allungata, dalla polpa dorata e dal sapore intenso;
- UFO: una varietà selezionata in Belgio, caratterizzata da un frutto dalla forma insolita, simile a un disco volante, con una polpa molto dolce e aromatica.
Clima ideale per la coltivazione
Il biricoccolo si adatta a climi temperati, preferendo temperature medie annue tra i 10 e i 20 °C, con estati non troppo calde e inverni non troppo rigidi. È resistente alle basse temperature invernali, fino a -20 °C, purché la radice sia protetta dal gelo. In Italia, la sua coltivazione è diffusa soprattutto nelle regioni settentrionali.
Esigenze di terreno per coltivare il biricoccolo
L’albero predilige un terreno ben drenato, profondo e fertile con pH compreso tra 6,0 e 7,5. L’aggiunta di compost o letame maturo arricchisce il terreno, migliorandone la struttura.
Come si moltiplica il biricoccolo?
Prunus x dasycarpa può essere moltiplicato in diverse modalità, tra cui la propagazione per seme, per talea e per innesto. La propagazione per seme è il metodo più semplice e naturale. Si possono utilizzare i semi ricavati dalla polpa del frutto maturo, che vengono seminati in primavera in un terreno ben drenato e arricchito di compost. I semi possono impiegare alcuni mesi per germogliare e la pianta così ottenuta impiega alcuni anni per produrre i primi frutti. La propagazione per talea consiste nell’utilizzare una porzione di ramoscello prelevata dalla pianta madre, che viene inserita in un substrato di terriccio e sabbia e posta in un luogo riparato e ombreggiato. Dopo alcuni mesi, la talea dovrebbe radicare e sviluppare le prime foglie, ma occorre considerare che la percentuale di riuscita può essere piuttosto bassa. Il metodo di propagazione più comune per il biricoccolo è l’innesto su portainnesto di susino o albicocco. L’innesto permette di ottenere piante geneticamente identiche alla pianta madre, con le stesse caratteristiche del frutto e del portamento della pianta.
Come potare il biricoccolo?
La potatura del biricoccolo è un’operazione importante per favorire lo sviluppo e la produttività della pianta. In generale, si consiglia di effettuare la potatura a fine inverno, quando la pianta è ancora in riposo vegetativo. Ecco alcune linee guida per potare l’albero nel frutteto familiare:
- rimozione dei rami morti e danneggiati;
- rimozione dei rami che crescono verso l’interno;
- rimozione dei rami deboli o mal posizionati;
- equilibratura della chioma: per favorire una corretta esposizione dei rami al sole e al vento, si consiglia di effettuare una potatura di equilibrio della chioma, rimuovendo i rami più lunghi o quelli che crescono in maniera disordinata;
- riduzione della chioma: se la pianta è molto sviluppata o ha raggiunto dimensioni eccessive, si può effettuare una potatura di riduzione della chioma, rimuovendo una porzione dei rami principali, in modo da contenere lo sviluppo della pianta.
In ogni caso, si consiglia di effettuare la potatura del biricoccolo con attenzione e gradualità, valutando le esigenze della pianta e evitando di eliminare troppi rami o parti della chioma in una sola volta.
Parassiti e malattie
Il biricoccolo può essere attaccato da afidi , cocciniglie, tignole e malattie come l’oidio e il marciume radicale. L’adozione di buone pratiche colturali e trattamenti biologici è essenziale per mantenere la pianta in salute.
Maturazione e raccolta dei frutti
La maturazione avviene a fine giugno – inizio luglio, e la raccolta si effettua quando i frutti sono completamente maturi. Una leggera pressione sulla buccia è un indicatore utile per determinare il momento giusto della raccolta. È importante raccogliere i frutti del biricoccolo con cura, evitando di danneggiarli, e conservarli in un luogo fresco e asciutto, dove possano maturare completamente e mantenere la loro freschezza e sapore.
Utilizzo in cucina
I frutti del biricoccolo possono essere consumati freschi, utilizzati per preparare pregiate confetture, dolci, sciroppi e liquori. La loro versatilità in cucina offre infinite possibilità di sperimentazione.
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