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Home » Patologie e cure » Parassiti » Balanino del nocciolo

Balanino del nocciolo (Curculio nucum). Danni e difesa biologica

Di Coltivazione Biologica 24 Luglio 2021
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Il balanino del nocciolo (Curculio nucum) è un insetto appartenente all’ordine Coleoptera, famiglia Curculionidae. È tra i parassiti più temibili del nocciolo, insieme alla cimice e all’eriofide del nocciolo, ed è presente in tutta Italia. Essendo questa coltivazione in grande espansione nel nostro paese, la presenza del balanino deve essere monitorata con attenzione, mettendo in campo le adeguate strategie di difesa biologica dei noccioleti.

In questo articolo vediamo le caratteristiche del balanino delle nocciole, il suo ciclo di vita, i danni che provoca ai frutti e come eliminarlo con prodotti consentiti in biologico.

Caratteristiche del balanino delle nocciole

Curculio nucum
Gli adulti di Curculio nucum sono ben riconoscibili dal loro aspetto. Il tratto caratteristico è rappresentato dalla presenza di un rostro pronunciato sul capo, ricurvo, con antenne inserite a metà della lunghezza nel maschio, a 2/5 dalla base nella femmina. Il colore del balanino del nocciolo è castano-rossastro, con peluria molto densa color cenere. La pubescenza è disposta sulle elitre in bande oblique, tanto da conferire alle stesse un aspetto marmoreggiato.
Le dimensioni del balanino adulto sono piccole, variano da 6 a 9 mm di lunghezza (senza rostro, più corto nei maschi).

Uova e larve

L’uovo del balanino del nocciolo ha forma sub-ellissoidale, color bianco-crema lucente, superficie liscia. È di piccolissime dimensioni e risulta invisibile a occhio nudo, in quanto deposto all’interno dei frutti. La larva è apoda, a piena maturità misura 14-16 mm di lunghezza. Ha il corpo carnoso e di forma arcuata, colore bianco, fatta eccezione per il capo che è rosso-ruggine.

Ciclo di vita

Il balanino del nocciolo sverna allo stadio di larva matura, in stato di diapausa. La trasformazione in pupa si verifica nella primavera successiva, con i nuovi adulti che escono dopo circa 10 giorni di vita pupale. Questo processo vitale avviene tra aprile e maggio, un po’ più tardi ad altitudini maggiori. Gli adulti fuoriusciti si nutrono delle foglie e dei frutti del nocciolo, in entrambi i casi affondando il rostro. A primavera inoltrata iniziano gli accoppiamenti, i quali proseguono fino alle metà di luglio.

Ovodeposizione

Le femmine feconde di balanino per deporre le prime uova scelgono le nocciole con diametro di circa 10-12 mm e soprattutto con guscio ancora tenero. Con il rostro scavano una celletta nel frutto, di solito nella zona apicale non coperta dalle brattee. Man mano che il guscio s’indurisce i fori di ovodeposizione vengono compiuti sempre più in basso, fino alla base dell’involucro bratteale aderente allo scudo della nocciola.
Dalla femmina viene di norma deposto 1 uovo per nocciola, di rado 2-3, per un totale di 20-30 uova.

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Nascita della larva

La femmina di balanino con l’ovodeposizione provoca una piccola ferita sul frutto, la quale cicatrizza con velocità, non lasciando in apparenza traccia. La larva nasce dopo un periodo di incubazione di circa 8-10 giorni. Appena nata scava la nocciola, arrivando a nutrirsi della mandorla. Lo sviluppo larvale si completa in circa 25-33 giorni, passando per 4 stadi di sviluppo. A fine ciclo la larva esce dal frutto praticando un evidente foro e si lascia cadere al suolo. S’interra a 10-20 cm di profondità ed entra in diapausa per trascorrere l’inverno all’interno di una cella terrosa con parete interna levigata.

Danni del balanino al nocciolo

I danni del balanino del nocciolo
I danni di Curculio nucum sono dovuti in primis agli adulti. Questi crivellano il lembo delle foglie con piccoli fori e affondano più volte il rostro nelle giovani nocciole, danneggiandole. I frutti colpiti si riconoscono per la presenza di rosura intorno ai fori di alimentazione. In seconda battuta, le nocciole vengono invase per intero da una muffa verdastra, abortiscono e cadono precocemente. Altro danno è poi dovuto alle larve di balanino, che si sviluppano all’interno del nocciolo nutrendosi della mandorla. Anche qui il frutto va incontro a cascola precoce e si riconosce per la presenza del foro circolare d’uscita (circa 2-3 mm di diametro) della larva stessa. Sommando i danni di adulti e larve, le perdite di prodotto possono essere ingenti. Più suscettibili agli attacchi di questo parassita sono le varietà di nocciole con maturazione precoce, con nocciola grossa e a guscio tenero.

Monitoraggio

Per difendersi dal balanino delle nocciole bisogna innanzitutto monitorare la sua presenza. Il monitoraggio è abbastanza semplice da fare, basta scegliere degli alberi sparsi in modo omogeneo nel noccioleto, piazzare un telo di raccolta alla base e scuoterli per far cadere i parassiti adulti. In un frutteto domestico, con poche piante di nocciolo presenti, questa tecnica può avere la funzione di cattura massale.

Prevenzione agronomica

A livello agronomico, per prevenire grosse infestazioni future di balanino, è necessario raccogliere da terra le nocciole colpite e cadute in modo precoce, in quanto queste possono contenere le larve. È un lavoro costoso, ma necessario per limitare infestazioni future. In secondo luogo, sono consigliate lavorazioni del terreno in autunno inoltrato, in modo da esporre le larve svernanti all’azione degli agenti atmosferici.

Come eliminare il balanino del nocciolo

Il prodotto biologico più efficace contro il balanino del nocciolo è la beauveria bassiana. Si tratta di un microrganismo che si introduce all’interno dell’insetto in seguito alla germinazione delle spore. Esercita un’azione fisico-meccanica sulla cuticola del parassita, perforandola e portandolo l’insetto alla morte per disidratazione. La beauveria bassiana è facile da trovare nei negozi specializzati e per il suo acquisto non serve il patentino per i fitosanitari (l’elenco dei fitofarmaci è consultabile sul sito del ministero della Salute). Si applica alla quantità di 2-3 l/kg ad ettaro (a seconda della formulazione, in polvere o liquida). Il prodotto va cosparso con abbondante acqua sotto la chioma delle piante. Il periodo ideale per il trattamento va da settembre a ottobre, quando si riescono a intercettare più larve pronte a svernare. Così facendo la popolazione di Curculio nucum viene mantenuta a livelli molto bassi e i danni al noccioleto sono contenuti.

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