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La pulmonaria (o polmonaria) è una pianta della famiglia delle Borraginaceae, la stessa della più famosa borragine. Il suo nome scientifico è Pulmonaria officinalis e cresce spontanea soprattutto nei luoghi umidi. Essendo molto gradevole esteticamente, la si può coltivare in giardino. Inoltre, è nota nella medicina popolare per le sue proprietà benefiche, ancora oggi sfruttate in erboristeria.
Vediamo quindi le caratteristiche botaniche di questa pianta, le tecniche di coltivazione e le sue proprietà benefiche.
Origine del nome Pulmonaria
Il nome pulmunaria deriva dal latino pùlmo, pulmònis=polmone, e fa riferimento alle macchie bianche che ricoprono le foglie, le quali ricordano vagamente l’aspetto di un polmone (ecco perché a volte è chiamata semplicemente polmonaria).
Questa piccola pianta ha anche tanti nomi regionali, ad esempio: erba pulmonaja e piattissa in Liguria, fiur d’la Madona e permonaria in Piemonte, erba polmonera ed erba macchiata in Lombardia, bocalose e latarina in Veneto, pulmonaeria in Emilia-Romagna, borrana selvatica in Toscana, plusella in Abruzzo, erba pulmone in Puglia.
Descrizione della pulmonaria
La Pulmonaria officinalis è una pianta perenne, che sopravvive grazie al suo rizoma carnoso, ramificato e strisciante. Dal rizoma si sviluppano una rosetta di foglie basali e i fusti. Questi sono eretti, semplici (spesso privi di foglie), alti fino a 30-40 cm. Tutte le parti della pianta sono più o meno pelosette.
Foglie
Le foglie della pulmonaria sono di forma ovale-ellittica, con la base più grande e a forma di cuore. L’apice è acuto, il margine intero e la superficie molto pelosa. Sono dotate di un lungo picciolo talvolta leggermente alato. Le foglie hanno la lamina fogliare macchiata da zone biancastre o più chiare, segno distintivo della pianta.
Fiori
I fiori sono portati da uno o due racemi terminali. Il calice è tubulare e termina con cinque denti triangolari. La corolla è anch’essa tubulare nella parte inferiore, si slarga a scodella e termina in 5 lobi ovali. Particolarità della fioritura è proprio la colorazione della corolla: rossastra-rosacea all’apertura, poi azzurro-violacea in piena fioritura, infine biancastra alla sfioritura. Questo vuol dire che sulla stessa pianta possiamo osservare contemporaneamente tanti colori diversi.
La fioritura avviene a inizio primavera, in marzo-aprile. L’impollinazione è entomofila, operata sia dalle api e che dagli altri insetti impollinatori.
Frutti
Il frutto è composto da 4 acheni ovali terminati da una punta conica e racchiusi nel fondo del calice, il quale diviene più lungo durante la maturazione.
Habitat della pulmonaria e diffusione
La pulmonaria cresce dalla collina alla zona montana, prediligendo le zone molte umide e ombreggiate, addirittura gli acquitrini. È più diffusa al Centro e al Nord, meno al Sud.
Come coltivare la pulmonaria in giardino
Per il suo grazioso portamento e la fioritura colorata, la pulmonaria è perfetta per essere coltivata in giardino. La pianta in sé è rustica, resistente al freddo, ma meno al caldo, per questo occorre individuare una porzione di giardino ombreggiata, magari ai piedi di siepi e alberi.
Terreno
Per la coltivazione della pulmonaria l’ideale è un terreno simile a quello del sottobosco, con un pH tendenzialmente acido, una buona dotazione di sostanza organica e una struttura sciolta. Se il vostro terreno è alcalino e povero, prima della semina vi consigliamo di ammendarvi della torba (come questa) e del concime leggero, tipo l’humus di lombrico.
Semina
La pulmonaria si propaga facilmente da seme, con le stesse modalità che abbiamo visto per la semina della borragine.
La semina si può effettuare in autunno o inizio primavera, direttamente nel terreno o in piccoli vasetti. In vaso, si consiglia di usare un mix di torba e perlite.
I semi li trovate qui. Si autosemina facilmente, quindi una volta impiantata l’avrete per lungo tempo nel vostro giardino.
Suddivisione dei cespi
Se non volete partire dal seme, potete riprodurre la pulmonaria con la tecnica della suddivisione dei cespi. Questa operazione si effettua preferibilmente in autunno, staccando pezzi del rizoma di piante adulte, da mettere a dimora in vaso o direttamente nel terreno. Prima della messa a dimora, si consiglia di far asciugare all’aria per qualche giorno la nuova piantina ricavata dalla pianta madre.
Bordura fiorita
Ovviamente potete anche acquistare in vivaio delle piantine di pulmonaria pronte per il trapianto. Se volete creare una bordura fiorita nel vostro giardino è opportuno un sesto di impianto piuttosto intenso, con 7-10 piantine per mq. Lungo un filare è bene lasciare 10-15 cm tra una pianta e l’altra.
Irrigazione
Nel periodo estivo, se non vi sono precipitazioni piovose, le piante di pulmonaria andrebbero innaffiate regolarmente, soprattutto se il terreno del giardino tende a seccare e compattarsi. Date l’acqua senza eccedere, in modo da non causare marciumi dell’apparato radicale.
Parassiti
Per quando riguarda i parassiti, la pulmonaria è molto gradita da chiocciole e limacce, le quali rosicchiano i germogli teneri. Per tenerle lontano, si possono sbriciolare dei gusci d’uovo intorno alla pianta. Altra soluzione, più radicale, è la predisposizione di trappole con la birra.
Principi attivi della pulmonaria
I principali costituenti della polmonaria sono: mucillagini, saponine, tannini e resine.
Da questi elementi derivano proprietà sudorifere, vitaminizzanti ed emollienti.
Indicazioni
Le proprietà di questa pianta sono molteplici. Come accennato, il nome pulmonaria deriva dall’osservazione delle macchie che ne costellano le foglie, che ricordano l’aspetto di un polmone. Anche per questo, la medicina popolare, la quale riteneva che talvolta la forma di una pianta o delle sue parti ne indicasse l’utilizzazione terapeutica, l’ha usata con qualche benefico effetto nelle affezioni polmonari.
Studi più moderni ne hanno convalidato la proprietà sudorifera, ma non completamente quella polmonare, benché il contenuto in saponine ne suggerisca l’uso come tossifugo.
Le mucillagini, soprattutto, ne fanno un buon emolliente per le affezioni della gola che si accompagnano alla tosse, per la raucedine e per gli abbassamenti di voce. Oggi la pulmonaria viene venduta in erboristeria soprattutto come estratto tintura madre analcolica.
Altri usi
Le foglie tenere e fresche sono commestibili, sono in genere usate nelle minestre, un po’ come le foglie di borragine. Il succo fresco, sempre estratto dalle foglie, ha proprietà dietetiche, per via del suo ottimo contenuto in vitamina A e C.