Oggi vi daremo la ricetta del liquore di alloro e parleremo delle proprietà dell’arbusto da cui questo digestivo si estrae, ossia la pianta di alloro (Laurus nobilis), un albero sempreverde della famiglia delle Lauraceae. Si tratta di una pianta che ha innumerevoli benefici ed è presente in tutte le regioni del nostro Paese. È conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà curative e viene utilizzata nella tradizione culinaria del centro-sud Italia. In cucina è usata sia come spezia, sia come base per la preparazione del liquore di alloro.
Vediamo quindi quali sono le sue diverse proprietà benefiche e curative. Ma iniziamo da alcune curiosità.
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L’alloro. Storia e curiosità
La pianta di lauro è originaria dell’Asia Minore ma si è presto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, dove oggi, in molte zone, cresce spontanea. Intorno a questo arbusto si sono costruite diverse storie e leggende, già a partire dalla mitologia greca. Esistono inoltre diverse usanze, alcune arrivate fino a noi e ancora attive.
La pianta di lauro nella mitologia greca. Il mito di Apollo e Dafne

Apollo e Dafne
L’alloro nella mitologia greca era una pianta sacra al dio Apollo. La leggenda narra di come Eros, dio dell’amore, schernito da Apollo per l’inefficacia delle sue frecce nei suoi confronti, avesse colpito lo stesso Apollo con una freccia d’oro, facendo nascere in lui una forte passione per la ninfa Dafne. Allo stesso tempo colpì Dafne con una freccia di piombo, insinuando in lei il rifiuto per il dio del Sole.
Incontratisi, la ninfa, alla vista di Apollo, fuggì impaurita, e sul punto di essere raggiunta dall’insistente spasimante invocò l’aiuto degli dei. Questi la trasformarono in una pianta di lauro che Apollo dichiarò sacra. Da allora essa divenne simbolo di sapienza, gloria e trionfo e il dio si cinse il capo con ghirlande realizzate con le fronde di questa pianta. Stabilì, inoltre, che tutti i mortali che si fossero distinti per atti eroici avrebbero potuto fare altrettanto. Fu così che ai primi giochi Olimpici, del 776 a.C., i vincitori furono incoronati con l’alloro.
Le proprietà benefiche dell’alloro
Nella tradizione popolare la pianta di lauro è considerata una pianta con molte proprietà curative. E queste si rintracciano sia nelle bacche a piena maturazione che nelle foglie. Ecco alcuni esempi delle sue virtù.
Il liquore di alloro. Digestione e meteorismo
Il lauro è uno stimolante della secrezione dei succhi gastrici e possiede notevoli proprietà antisettiche. Queste caratteristiche sono utili per favorire la digestione ma anche ad alleviare il meteorismo. Il liquore di alloro, la cui preparazione è illustrata nei paragrafi successivi, ha in sé queste proprietà.
L’infuso di alloro. Influenza e raffreddore
Bevuto come infuso caldo l’alloro ha un’azione sudorifera, ottima per combattere raffreddore e influenza invernale. La ricetta per la preparazione consiste in 2 grammi di foglie di lauro in un bicchiere di acqua calda.
Pediluvio e impacchi. Sudorazione e reumatismi
Usate esternamente, come pediluvio o ad impacchi, le foglie della pianta di lauro costituiscono un ausilio efficace contro i reumatismi. In questa forma, inoltre, è un ottimo antidoto all’eccessiva sudorazione dei piedi.
Le bacche di alloro essiccate, unguenti e bagni aromatici
Le bacche di alloro (o drupe), vengono raccolte a completa maturazione nel periodo autunnale. Per essere utilizzate devono essere essiccate. In questo modo si restringono e si presentano come palline ovoidali di colore nero-violaceo.
L’unguento laurino
Un tempo per curare reumatismi si utilizzava l’unguento laurino. Questo unguenti veniva preparato facendo macerare per un mese, in olio d’oliva, le bacche di alloro schiacciate o pestate.
I bagni aromatici
Le drupe del lauro vengono utilizzate anche per preparare bagni stimolanti e aromatici. La corretta proporzione per questo tipo di utilizzo è di 200-250 grammi di bacche per bagno.
L’uso della pianta di lauro in cucina

Foglie secche di lauro per il liquore di alloro
Foglie secche di lauro per il liquore di alloro[/caption]In cucina le foglie di alloro essiccate vengono utilizzate le loro notevoli proprietà aromatiche. D’altro canto è sufficiente prendere una foglia d’alloro e schiacciarla tra le dita, per avvertirne il profumo intenso.
Le foglie secche possono essere utilizzate per aromatizzare i nostri piatti, secondo le ricette della tradizione culinaria del Bel Paese.
Il liquore di alloro
Veniamo ora alla preparazione del liquore di alloro. Una ricetta molto semplice, simile a quella che abbiamo visto per il finocchietto.
Ingredienti
Per la ricetta del liquore di alloro fatto in casa occorrono:
- 100 foglie di una pianta di lauro
- 1 litro di alcol per liquori
- 1 litro di acqua
- 400 grammi di zucchero
Procedimento

Foglie di alloro in infusione nell’alcol
Prima di tutto, per preparare il liquore di alloro bisogna raccogliere le foglie di lauro (a mano o utilizzando una forbice da giardino). Quindi si lavano e si mettono ad asciugare in una tovaglia di cotone.
Una volta asciugate, le foglie vengono riposte in un contenitore di vetro a cui viene aggiunto l’alcol per liquori. Il contenitore dovrà, a questo punto, essere chiuso ermeticamente.
Le foglie di alloro e l’alcol devono essere lasciate per 30 giorni in infusione, in un luogo buio e asciutto. Trascorso questo periodo, si può procede con l’aggiunta dello sciroppo di acqua e zucchero. Lo sciroppo dev’essere realizzato seguendo questi passaggi:
- In una pentola riempita con un litro d’acqua fate sciogliere a fuoco lento 400 grammi di zucchero (è possibile anche utilizzare zucchero di canna);
- Tenete la fiamma molto bassa e mescolate di continuo per evitare che si formi il caramello;
- Quando lo zucchero sarà totalmente disciolto, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.

Il liquore di alloro
Una volta raffreddato, lo sciroppo può essere aggiunto alla soluzione alcolica. Naturalmente, questa, sarà stata prima filtrata e separata dalle foglie di alloro.
Quindi mescolate l’acqua e il composto alcolico delicatamente, richiudete il recipiente e lasciate riposare per altri 15 giorni.
Trascorso questo periodo il vostro liquore di alloro sarà pronto per essere degustato. Ma prima è importante che sia travasato nelle bottiglie. Durante questa operazione, per il filtraggio utilizzate un panno di cotone, che tratterrà tutti gli eventuali residui della pianta di lauro.
Ora il vostro liquore di alloro è pronto. Cin cin, e buona digestione.
Per una buona idea regalo, potete versare il liquore in queste bottiglie.
Potete sbizzarrirvi anche con altre ricette di liquori, come quelli al nocino, alla liquirizia, al melograno, all’finocchietto, alla menta, alla canapa. O un più classico limoncello.
3 commenti
il lauro è un’essenza, l’alloro è un’altra, mi sembra che chi scrive non lo sappia….. perchè fare confusione?
In questo articolo si parla di Laurus Nobilis, volgarmente detto lauro o alloro.
Il problema sta nella semantica delle parole con cui queste due essenza vengono chiamate usando il nome comune e non quello scientifico o latino. Nell’articolo, titolo e foto non lasciano spazio a dubbi, anche le poche parole “lauro” contenute nel testo sono corrette. Una definizione più certosina avrebbe richiesto la sostituzione della parola “lauro” con “alloro” per non lasciare adito a dubbi. Ma oltre ad Alloro anche la parola Lauro è comunemente accettata come individuazione dell’essenza.
Il problema sta sempre nella semantica delle parole per come viene chiamato comunemente il Prunus laurocerasus.
Invece di utilizzare il nome comune “Lauro ceraso” molti erroneamente lo accorciano anch’esso a “lauro” provocando confusione in chi non conosce botanicamente le differenze visive fra le due essenze. Ma a “peggiorare” la confusione è la consuetudine di utilizzare le bacche del prunus laurocerasus o Lauro ceraso per realizzare grappe e liquori digestivi avendo l’importantissima accortezza di NON schiacciare le bacche (il cui seme è altamente tossico perchè la Laurocerasina a contatto con lo stomaco si scince in acido cianidrico) ma di lasciarle SOLO in infusione. Anche il web non aiuta perchè esistono pagine (e ricette) copiate senza essere controllate quindi con ripetizione degli errori comuni di identificazione, e anche pagine in cui nello stesso articolo si afferma che il laurino “.. non e altro che il liquore di alloro” e poche righe più sotto invece riporta “LAURINO alias LIQUORE DI LAURO CERASO” riportando una blanda ricetta di ..liquore fatto con foglie di alloro.
E dopo tutti questi contorcimenti ci vuole un buon digestivo