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Il falso indaco (Amorpha fruticosa) è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia botanica delle Fabaceae. È conosciuta anche con i nomi di indaco bastardo o semplicemente amorfa. Il nome comune è dovuto alla somiglianza botanica di Amorpha fruticosa con Indigofera tinctoria, il vero indaco da cui si estrae il pregiato pigmento naturale. Anche l’amorfa ha proprietà tintorie (contiene un pigmento che colora di blu), ma meno spiccate, per cui gli è stato dato il nome di falso indaco. La pianta è originaria dell’America settentrionale, ma è stata introdotta in Europa come pianta ornamentale. Il falso indaco è infatti una pianta rustica, molto bella e dalla ricca fioritura che attira le api. È dunque perfetta per abbellire il giardino, anche in condizioni pedoclimatiche difficili.
L’ Amorpha fruticosa trova uso anche in ambito forestale per il consolidamento e il recupero di terreni degradati. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere sulla pianta di falso indaco e la sua coltivazione.
Descrizione botanica del falso indaco
L’ Amorpha fruticosa è un arbusto deciduo che può raggiungere un’altezza di 3-5 metri. È una pianta con una forte attitudine pollonifera, grazie al suo apparato radicale esteso e profondo, tanto che alcuni la considerano infestante. I numerosi fusti sinuosi formano nel complesso una chioma espansa. Le sue foglie sono alterne, imparipennate e composte da numerose piccole foglioline ovali di colore verde intenso. La forma e la disposizione delle foglie del falso indaco ricordano quelle dell’acacia, con cui spesso è confuso.
I fiori dell’amorfa sono di colore blu-violaceo intenso e si sviluppano su lunghi racemi che possono raggiungere i 30 cm di lunghezza. Ogni fiore è composto da un calice a forma di campana e da una corolla a forma di farfalla, composta da 5 petali. La pianta fiorisce in giugno-luglio ed è ampiamente bottinata dalle api per la raccolta di polline e nettare.
Il frutto del falso indaco è un legume marrone scuro, lunga circa 7-8 mm, ideiscente, che contiene 1-2 semi.
Come coltivare Amorpha fruticosa in giardino
Il falso indaco venne importato in Europa nel 1724 come pianta ornamentale e da giardino.
È perfetta per la creazione di siepi o come pianta da bordura grazie alla sua resistenza alla siccità, alla tolleranza al vento e alla bassa manutenzione richiesta. Inoltre, la sua capacità di fissare l’azoto nel terreno la rende una pianta ideale per la coltivazione in giardini poveri di nutrienti. Attenzione a dove posizionate le piante di amorfa, in quanto con i loro polloni facilmente invadono lo spazio di altre piante. Per questo motivo hanno bisogno di uno spazio ben delimitato o, al contrario, tanto spazio libero in cui espandersi se vogliamo fargli prendere il sopravvento.
In generale, la coltivazione del falso indaco in giardino non richiede particolari attenzioni o cure specifiche, se non una regolare irrigazione durante i periodi di siccità nei primi anni di vita e una potatura per mantenere la forma della pianta e limitare la sua crescita.
Esigenze climatiche e di terreno
L’Amorpha fruticosa si è adattata benissimo al nostro clima, tanto da crescere spontanea. In natura vegeta dal livello del mare fino ai 600 m e oltre, ma in coltivazione può spingersi anche oltre in quanto molto resistente al freddo. Quando ben affrancata è altresì resistente alla siccità.
In termini di terreno, il falso indaco ha bisogno di un suol ben drenato e fertile, che sia in grado di trattenere l’umidità, ma che non resti troppo bagnato. La pianta può crescere bene anche in terreni argillosi, sabbiosi o limosi, purché siano ben drenati.
Infine, una pianto di falso indaco ha bisogno di una posizione soleggiata o leggermente ombreggiata per poter crescere correttamente.
Come seminare il falso indaco
L’Amorpha fruticosa può essere coltivata partendo dal seme. La semina solitamente avviene ad inizio primavera, dopo le ultime gelate.
Da piante in natura si possono raccogliere i semi maturi in autunno, quando si presentano come baccelli marroni e secchi. I semi si possono conservare stratificati sotto la sabbia durante l’inverno. A primavera prepariamo un vasetto di 10-12 cm di diametro, riempiendolo di terra fertile e ben drenata. Coprire leggermente i semi con uno strato di terriccio e innaffiare con moderazione, mantenendo la terra umida, ma non zuppa. Mettere il vaso in un luogo luminoso, possibilmente in una serra o in un luogo riparato.
Dopo circa 4-6 settimane, i semi dovrebbero germogliare e sviluppare piccole piantine. Quando le piantine hanno raggiunto una dimensione adeguata (circa 10-15 cm di altezza), possono essere trapiantate in piena terra o in un contenitore più grande.
Una selezione di semi la potete trovare qui.
Come piantare l’Amorpha fruticosa in giardino
Il falso indaco va piantato preparando una buca grande il doppio delle dimensioni del vaso. Nella buca si può aggiungere del compost o dell’humus di lombrico, come concimazione di fondo. Il trapianto può avvenire per tutta la primavera se avete anticipato la semina, oppure a fine-estate.
Attenzione alle distanze di trapianto. Una pianta è sufficiente a coprire 5 m lineari, per cui regolatevi in base allo spazio che avete a disposizione. Ad esempio per creare una bordura o una siepe lunga 20 m, bastano 4-5 piante.
Come fare una talea di falso indaco
Una pianta adulta di Amorpha fruticosa si può riprodurre anche con la tecnica della talea. Prelevare una talea dalla pianta madre, preferibilmente in primavera o inizio estate, quando la pianta è in crescita attiva. La talea deve avere circa 10-15 cm di lunghezza e 2-3 paia di foglie. Rimuovete le foglie dal terzo inferiore della talea, lasciando solo le foglie più giovani sulla parte superiore. Immergete la base della talea in un bio-radicante (come questo) in polvere per favorire la formazione delle radici. Preparate un piccolo vasetto, riempiendolo con un mix di torba e perlite.
A questo punto inserite la talea nel terriccio, fino a circa metà lunghezza. Compattate leggermente il terreno intorno alla talea, in modo da stabilizzarla. Innaffiate con moderazione, mantenendo la terra umida ma non bagnata. Posizionate la talea in un luogo luminoso, possibilmente senza esposizione diretta al sole, fino a quando non si vedranno i primi segni di radicamento (circa 3-4 settimane). Quando la talea ha sviluppato un sistema radicale sufficientemente robusto, può essere trapiantata in piena terra o in un contenitore più grande.
Come potare del falso indaco
La potatura del falso indaco serve per mantenere la pianta entro dimensioni e spazi adeguati. Dopo la caduta delle foglie in autunno o prima della ripresa vegetativa primaverile, si procede al diradamento dei polloni, lasciandone un numero adeguato, ben distanziati e rinnovati periodicamente. Attenzione anche a togliere i polloni che “sfuggono” dalla base della pianta e invadono altri spazi. Diradando adeguatamente non sono necessari interventi sulla chioma, l’Amorpha fruticosa è infatti una pianta arbustiva con portamento cespuglioso naturalmente armonioso.
Usi artigianali del legno
L’Amorpha fruticosa produce legno leggero e di colore marrone scuro, ma poiché le piante sono di solito coltivate per la loro bellezza ornamentale, il legno non ha un uso commerciale significativo.
Tuttavia, il legno di falso indaco può essere utilizzato come materiale per progetti di artigianato e falegnameria, come la costruzione di recinzioni o strutture decorative da giardino. I polloni tagliati alla base sono lunghi e flessuosi, si possono ad esempio utilizzare per creare un mini-tunnel serra per l’orto.
Miele di indaco
Molto ricercato è pure il miele di amorfa, che gli apicoltori riescono ad ottenere in zone dove ci grandi popolazioni naturali di Amorpha fruticosa.
Il miele di indaco ha un colore giallo chiaro, con leggeri riflessi rosati. Cristallizza molto finemente, fino a diventare una crema soffice e delicata. Ha un sapore fresco e fragrante, di media dolcezza con deliziose note fruttate.