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L’erba viperina (Echium vulgare) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Borraginaceae, la stessa della più nota borragine, con la quale condivide alcune peculiarità. È conosciuta anche con altri nomi, ad esempio echio o viperina azzurra, e grazie alla bellezza dei suoi fiori non passa di certo inosservata. La pianta è mellifera, quindi molto utile per le api e gli altri insetti impollinatori. La si trova spesso allo stato selvatico, ed è presente in tutte le regioni italiane. Infine, è ricca di proprietà benefiche che si possono sfruttare in ambito domestico, con delle semplici preparazioni.
Vediamo dunque, in quest’articolo, tutti i segreti dell’erba viperina.
Echium vulgare
L’erba viperina è una pianta erbacea con ciclo biennale, talvolta perenne. Nel corso del primo anno, sviluppa una rosetta di foglie, da cui, al secondo anno, si sviluppa un fusto alto tra i 40 e i 60 cm, sul quale sono inseriti i fiori. Il fusto ha portamento eretto, di solito con struttura semplice, a volte con corti rami alla base.
Tutta la pianta è irsuta, poi diviene ispida per la presenza di lunghe setole rigide che nascono da un tubercolo di colore porporino.
Foglie
L’erba viperina ha due tipi di foglie. Quelle della rosetta basale sono lanceolate-spatolate, lunghe fino a 10 cm e larghe 1,5. Sono, inoltre, acute all’apice e gradatamente ristrette in un corto picciolo. Quelle inserite sul fusto sono sessili, lanceolate o più spesso lanceolate-lineari, di colore grigiastro, per la presenza di numerosi peli.
Fiori
L’infiorescenza dell’Echium vulgare è una pannocchia cilindrica o talvolta piramidale, formata da numerosi racemi prima densi, poi allungati durante la fioritura e la maturazione. I fiori hanno una brattea alla base, il calice è diviso fin quasi alla base in 5 lobi lineari, la corolla è tubolare e termina in una fauce slargata, irregolare e obliqua, dapprima rosa-rossastra, poi blu o blu-violacea brillante.
L’importanza dell’erba viperina in apicoltura
La fioritura dell’erba viperina avviene da maggio a luglio, quindi è molto prolungata. I fiori sono una buona fonte di nettare e polline, molto graditi alle api.
Con questa pianta è possibile, in linea teorica, ottenere un miele monoflorale, ma solo in presenza di grandi estensioni, quindi in pratica è molto difficile. Ad ogni modo, di norma, fa parte dei mieli millefiori. Viste queste sue caratteristiche, è quindi una buona idea la semina e la coltivazione per aumentare la biodiversità nei campi intorno all’apiario.
I semi di erba viperina si trovano facilmente in vendita nei negozi specializzati.
Dove cresce l’erba viperina
L’erba viperina è molto comune in tutte le regioni italiane, cresce dal mare fino alla montagna. La troviamo spesso nei campi incolti e lungo le strade. Quando si raccoglie, dunque, fate attenzione a che il luogo sia pulito e tutt’intorno non siano stati usati dei pesticidi.
Raccolta e conservazione
In erboristeria e nelle preparazioni domestiche dell’Echium vulgare si usano le sommità fiorite. Queste sono da raccogliere da maggio a luglio, quando vediamo la fioritura al massimo del suo splendore. L’infiorescenza si recide tagliando 10 cm sotto il fiore più basso.
L’essiccazione deve essere fatta ponendo i fiori in strati sottili o realizzando piccoli mazzi da far asciugare all’ombra. La conservazione si può fare in sacchetti di carta o juta.
Proprietà dell’erba viperina
L’erba viperina ha diverse proprietà benefiche, molto simili a quelle della borragine, alla quale può essere sostituita in caso di necessità. Esse sono diuretiche e depurative per quanto concerne l’azione sull’apparato escretore; emollienti e antiinfiammatorie sull’apparato respiratorio.
Anticamente si credeva, erroneamente, che l’erba viperina fosse un antidoto per le punture e i morsi di animali velenosi (vipere, scorpioni, calabroni, ecc).
Uso interno
Per uso interno, l’Echium vulgare può essere usata per stimolare la diuresi, depurare l’organismo, sedare la tosse e favorire l’espettorazione.
La preparazione più semplice da fare in casa è l’infuso, utilizzando 1.5 g di sostanza secca in 100 ml d’acqua.
Uso esterno
Ad uso esterno l’echio è un ottimo emolliente, lenitivo, antiinfiammatorio della pelle e delle mucose della bocca. L’infuso in questo caso si prepara utilizzando 5 g di sostanza secca in 100 ml d’acqua, e si usa per lavaggi, sciacqui boccali o compresse da applicare sulla parte interessata.
Uso cosmetico
Valido è pure l’uso cosmetico, usando una manciata di sommità fiorite nell’acqua calda del bagno. La pianta esercita una delicata azione emolliente su pelli facilmente irritabili.