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L’eucalipto è un albero originario dell’Oceania, da molti secoli coltivato anche in Europa. È facile associarlo alle sue proprietà benefiche, sia per quanto riguarda la produzione del prezioso miele, che per gli effetti balsamici dell’eucaliptolo, ossia l’olio essenziale contenuto nelle foglie dell’albero.
In quest’articolo vi faremo conoscere le caratteristiche botaniche delle principali specie di eucalipto presenti nel nostro paese. Vedremo inoltre la sua importanza nell’apicoltura moderna e tutti gli altri usi tipici.
Origini dell’eucalipto
Eucaliptus identifica un genere di piante arboree appartenenti alla famiglia botanica delle Mirtaceae, di cui fanno parte anche piante come il mirto e la melaleuca.
Il termine eucalipto deriva dalla composizione dei termini greci Eu=buono e calyptus=coperto di fiori, proprio a sottolineare l’abbondante fioritura che questi alberi offrono.
Si tratta di un albero davvero rustico, capace di crescere anche in terreni aridi e in condizioni sfavorevoli per la maggior parte delle altre specie arboree.
In Oceania
Il genere Eucaliptus comprende oltre 600 specie differenti, tutte originarie dell’Oceania e, in particolare dell’Australia, la Tasmania e la Nuova Guinea.
In queste nazioni gli eucalipti sono specie endemiche, che crescono del tutto spontanee nelle savane alberate, nelle foreste ai margini delle zone desertiche, nella formazioni boschive miste.
In Europa
Nel nostro continente l’introduzione dell’eucalipto avviene all’inizio del 1.700. Gli alberi venivano sfruttati per la loro rapidità di crescita e quindi l’attitudine a produrre legname, ma anche per la bonifica di terreni paludosi, soprattutto nelle zone marginali.
I primi impianti italiani vengono fatti risalire al 1869.
Caratteristiche dell’eucalipto
Delle innumerevoli specie di eucalipto classificate, sono circa 60 quelle d’interesse agrario. Nel nostro paese sono molto di meno, nei paragrafi seguenti conosciamo le principali.
In generale questi alberi hanno dei tratti comuni.
Sono quasi tutte piante arboree, sempreverdi, di grandissime dimensioni e longevità.
Altre caratteristiche peculiari del genere sono: il dimorfísmo fogliare e l’opercolo fiorale.
Foglie
Le piante giovani di eucalipto hanno foglie orizzontali, opposte, sessili, senza peduncolo e cordate. Negli alberi adulti, il fogliame assume posizione verticale, disposizione alterna sui rami e picciolo. La forma varia dal lanceolato-acuminato all’ovale.
Fiori
I fiori sono comunemente raggruppati in infiorescenze e si compongono di due parti saldate lungo una linea visibile. La parte inferiore corrisponde al calice. La superiore, detta opercolo, alla corolla. A piena maturazione del fiore, l’opercolo si stacca lasciando apparire sia gli stami che il pistillo.
L’opercolo ha forma differente da specie a specie.
I fiori sono di solito bianchi, ma in alcune specie tipiche australiane sono rossi, con molti stami dalle piccole antere e uno stilo indiviso.
Frutti
Il frutto è una capsula legnosa racchiusa nel tubo del calice, il quale contiene numerosi semi, piccoli e spigolosi.
Le diverse specie di eucalipto
Vediamo adesso quali sono le specie di eucalipto che possiamo trovare comunemente in Italia.
E. camaldulensis
L’eucalipto più presente sul nostro territorio è la specie E. camaldulensis. Si tratta di una specie che in Australia cresce lungo le rive dei fiumi e nelle zone più umide.
È un albero maestoso, capace di arrivare anche a 50-60 m di altezza, con un tronco di 2 m di diametro. Ha rami molto lunghi e penduli, che non fanno molta ombra.
La corteccia di questo eucalipto ha la forte tendenza a staccarsi, lasciando cadere a terra delle grosse placche rossastre.
Il legno è duro, pesante, biancastro nella parte esterna, rosso-mogano nel durame.
Le foglie sono quelle tipiche dell’eucalipto, allungate e di color verde chiaro.
Le infiorescenze si trovano riunite ad ombrella all’ascella delle foglie e sono formate da 5-10 fiori con lunghi peduncoli. Gli opercoli fiorali hanno un rostro piuttosto evidente.
La sua fioritura è prolungata, abbraccia tutta l’estate e l’inizio dell’autunno. Dura infatti da giugno a novembre.
E. globulus
Altra specie piuttosto comune in Italia è E. globulus, presente in Liguria, Sardegna e lungo la dorsale tirrenica meridionale. È un eucalipto originario della Tasmania, dove raggiunge altezze di 65 m. Da noi, invece, in genere si ferma sui 40.
Ha una chioma larga e ovale, ti tipo globoso. Il tronco è dritto e i rami sono arcuati.
Anche in questo caso la corteccia si desquama, lasciando cadere placche longitudinali che lasciano intravedere sul fusto delle zone lisce e molto chiare.
Il legno è mediamente pesante, di color giallo chiaro.
Le foglie nelle piante adulte sono lanceolate-falciformi, lunghe dai 10 ai 30 cm, ad apice acuto e margine liscio. Sono inserite in modo alterno e il colore è verde scuro/brillante. Emettono un odore molto forte e caratteristico, che a molti può dare fastidio.
I fiori sono solitari, costituiti da numerosissimi stami inseriti sull’ovario, che è avvolto dal ricettacolo legnoso, da cui si formerà il frutto.
Il periodo di fioritura di questo eucalipto è molto particolare, avviene infatti da novembre a luglio. In alcune zone d’Italia si è assistito a una mutazione, con fioritura primaverile-estiva.
I frutti sono capsule emisferiche con quattro costolature di colore grigio, di 2 cm di diametro.
E. viminalis
Altra specie di eucalipto interessante è l’E. viminalis, noto anche come eucalipto della manna.
In Italia è presente soprattutto nella zona dell’Agro Pontino.
Arriva a 30 m di altezza, con rami molto più sottili e penduli, che conferiscono all’albero un aspetto gradevole.
Le sue peculiarità sono:
- corteccia liscia e biancastra;
- foglie giovani di tipo opposto, sessili e lanceolate;
- foglie degli alberi adulti alterne, picciolate e allungate
- infiorescenze a 3 fiorellini con opercolo conico.
E. amygdalina
E. amygdalina è l’albero di eucalipto più alto in assoluto nelle zone d’origine. Può arrivare ad oltre 100 m di altezza. In Italia è poco diffuso, ma da noi non supera i 30 m.
I tratti tipici di questa specie sono:
- corteccia liscia;
- foglie adulte con breve picciolo e nervatura irregolare;
- infiorescenze ad ombrella ascellari, portate da peduncoli sub-cilindrici;
- opercoli emisferici appiattiti.
E. botryoides
La specie E. botryoides è presente solo in Sardegna e nella pianura Pontina.
È un albero di eucalipto molto rustico, in grado di adattarsi alle più disparate condizioni climatiche.
E. gomphocephala
E. gomphocephala è la specie di eucalipto che meglio si adatta alle zone aride. La sua coltivazione ha dato ottimi risultati in Sicilia.
E. gunnii
L’eucalipto della specie E. gunnii è molto interessante a livello ornamentale, per questo si sta diffondendo molto anche nel nostro Paese.
A differenza degli altri, non raggiunge dimensioni elevate, solitamente non più di 20 m. È un eucalipto endemico della Tasmania.
La corteccia è spesso persistente per diversi metri, come una sottile calza grigia, o si distacca del tutto per lasciare scoperta una superficie liscia, giallastra, a macchia di leopardo, che vira dal bianco-verde o rosa-grigio.
Le foglie sono picciolate, da ellittiche a ovate, spesse e coriacee, di 8 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza, di colore grigio-verde omogeneo sui due lembi.
I fiori sono bianchi e la fioritura avviene in piena estate.
Questo eucalipto è noto per la sua ottima resistenza al freddo.
È una pianta a rapida crescita, con tassi di crescita fino a 1,5 m per anno.
L’albero può essere mantenuto con un portamento arbustivo grazie alla potatura.
Un’esposizione ombreggiata ne limita la crescita.
Le foglie nella fase giovanile sono di forma arrotondata, cerose, di colore blu, con un alto valore ornamentale. A maturità invece il ricco fogliame diventa verde di forma più allungata.
Si può introdurre in un giardino come esemplare unico, visto che mantiene di dimensioni contenute.
La coltivazione dell’eucalipto
Coltivare un albero di eucalipto singolo o colonizzare un intero appezzamento è piuttosto semplice. Si tratta di alberi rustici e longevi, di facile propagazione anche da seme e che necessitano di cure limitate.
Si adattano bene ad ogni tipo di terreno, anche quelli più difficili.
Il valore delle piantagioni di eucalipto è legato alla loro capacità di valorizzare terreni a reddito scarso, altrimenti non utilizzabili.
Per questo motivo venne introdotto in epoche antiche come specie pioniere in territorio paludosi, che necessitavano di una bonifica.
L’albero non richiede un impianto d’irrigazione di soccorso, poiché si accontenta delle precipitazioni naturali, anche qualora fossero scarse.
Attenzione però a non coltivarlo nei pressi di abitazioni situate in zone ventose. Gli alberi crescono molto e i rami più alti si spezzano con facilità. Questo crea pericoli a persone o cose sottostanti. Non è quindi la pianta ideale per fare un alberatura stradale.
Importanza dell’eucalipto in apicoltura
In epoca moderna l’eucalipto viene coltivato e sfruttato soprattutto in apicoltura. Grazie al suo elevato potere nettarifero, rappresenta infatti una delle piante mellifere più importanti dell’areale del mediterraneo.
I suoi fiori sono molto attrattivi per le api e sono disponibili sull’albero per molto tempo e in stagioni diverse.
Con questi alberi si possono produrre mieli uniflorali di elevata qualità, molto apprezzati sul mercato.
Il potenziale mellifero teorico di una pianta è stimato in circa 200 Kg/ha.
Oltre alla produzione di nettare, quindi di miele, gli alberi di eucalipto sono un’incredibile riserva di polline per le api. A causa del suo elevato contenuto in sostanze azotate (circa il 27%), rappresenta infatti una fonte proteica fondamentale per lo sviluppo delle singole api e dell’intera colonia.
Grazie a questo consistente apporto di polline, l’eucalipto aumenta il valore commerciale potenziale dell’alveare, giacché il polline trasformato dalle api è molto ricercato come integratore alimentare.
Il miele di eucalipto
Il miele di eucalipto ha sempre un’umidità molto bassa (anche dell’ordine del 14%) per questo motivo è molto denso.
Altre caratteristiche organolettiche rilevanti sono:
- cristallizza velocemente, con cristalli fini o medi;
- il colore è ambrato, in seguito alla cristallizzazione diviene beige tendente al grigio;
- l’odore è molto aromatico, quasi legnoso. Ricorda i funghi secchi, il dado da brodo, oppure il curry, la liquirizia, l’elicriso.
- il sapore è normalmente dolce.
Questa descrizione fatta si riferisce essenzialmente al miele di Eucalyptus camaldulensis, specie a fioritura principalmente estiva.
Al Sud, specie in Calabria, si produce anche un miele uniflorale da E. globulus. Questo miele ha tendenzialmente un colore più scuro e un aroma più forte rispetto al precedente.
Qui trovate un’ampia scelta di miele.
Le proprietà dell’eucaliptolo
Ma l’eucalipto non è famoso solo per il suo pregiato miele.
Le foglie infatti, contengono un prezioso olio essenziale, l’eucaliptolo (o cineolo).
Questa sostanza è molto richiesta nell’industria farmaceutica, ma anche in profumeria.
L’olio essenziale che si ricava è molto volatile, fresco, dall’odore penetrante, quasi inebriante. Ha proprietà balsamiche, antisettiche, antibatteriche, espettoranti.
Con eucaliptolo si preparano le famose caramelle e altri prodotti, con effetti benefici sull’apparato respiratorio.
È utile per contrastare:
- raffreddore;
- tosse
- rino-faringiti
- lievi stati influenzali
- bronchiti lievi
- mal di gola
Esistono in commercio ottime caramelle balsamiche all’eucaliptolo.
Per quanto riguarda l’olio essenziale, lo si può anche usare puro, come cosmetico, per la cura della pelle e dei capelli, ma anche come profumatore d’ambiente.
È facile da trovare in rete.
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Buongiorno, articolo interessantissimo. Una domanda: con l’E. Gunnii è possibile – o consigliabile – ipotizzare la produzione del miele? E’ una specie adatta all’apicoltura? Grazie