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Il miele di fichi o meli ‘i ficu” è una tipica ricetta calabrese che non ha nulla a che vedere con il miele d’api. Si tratta di un processo di lavorazione veramente particolare, che porta all’estrazione del nettare del fico. Bisogna dire che la ricetta ha una bassa resa, altissimo però è il suo valore in termini di qualità nutritive, gusto e del successivo utilizzo in dosi moderate (dato che già conosciamo il valore nutrizionale di questo frutto).
In questo articolo vediamo come realizzarla e come utilizzare il miele una volta pronto.
Ingredienti per il miele di fichi

Fico dottato, verde e viola
Per fare il miele di fichi serve una bella quantità di fichi maturi al punto giusto, possibilmente coltivati da noi in modo biologico. Per il procedimento che stiamo illustrando, nel abbiamo utilizzato circa 2 kg.
Noi vi consigliamo di scegliere tra quelli che hanno l’interno scuro, come il Dottato Cosentino, sia nella versione verde che viola. Se utilizzerete delle varietà più chiare, avrete un prodotto finale di colore meno intenso, ma comunque buono.
La ricetta del miele di fichi
La prima operazione da fare è il taglio dei fichi. Successivamente si procede alla bollitura, che deve essere molto lenta e prolungata. Mescolate ripetutamente. Attenzione perché non stiamo facendo la marmellata, quindi quello che ci interessa è ottenere lo scioglimento del frutto per ricavarne il miele. Per evitare attaccamenti nella fase iniziale riempite a metà la pentola con acqua. Questa prima bollitura può durare anche 2 ore, finché il composto non sarà ben disciolto e omogeneo.
A questo punto bisogna filtrare la parte più liquida che andrà separata dai semi e dalla buccia residua.
Utilizzate una seconda pentola vuota e ponetevi sopra un colino delle giuste dimensioni. Quindi versate il composto della prima bollitura poco per volta. Le maglie del colino devono essere molto fini.
Mescolate e fate scendere accuratamente, togliendo via via le parti rimaste solide, che conserverete per una buona crostata.
Terminata questa operazione si procede alla seconda bollitura, da fare a fuoco lento, mescolando ripetutamente, per almeno 3 ore.
Il procedimento è molto lungo, bisogna avere pazienza ed aspettare che il composto si addensi al massimo.
Alla fine del processo otterrete questa consistenza.
Con i 2 kg. di fichi di partenza otterremo circa 500 ml. di miele, abbastanza per riempire un bel barattolo.
Il vaso sterilizzato, come spiegato nella ricetta delle zucchine sottolio e in quella dei pomodori secchi, dovrà essere chiuso ermeticamente, ma non sottoposto alla successiva bollitura per il sottovuoto. Quest’ultima operazione, infatti, in questo caso non è necessaria.
Il miele di fichi, se conservato in un luogo asciutto, può mantenersi integro anche per due anni.
- Prima bollitura
- Seconda bollitura
- Miele di fichi
- Vasetto di miele di fichi
Utilizzi del miele di fichi

Vasetto di miele di fichi-scirubetta
Il miele di fichi che avrete ottenuto è una vera prelibatezza dai mille usi. Nella tradizione calabrese viene utilizzato nella preparazione dei dolci tipici di natale, come i mostaccioli.
Il suo aroma eccezionale lo rende adatto anche al consumo tal quale, per accompagnare, ad esempio, dei formaggi forti.
Personalmente l’utilizzo che ne preferisco, però, appartiene al folklore popolare e ai ricordi da bambino, ossia mescolato alla neve fresca, come una sorta di granita, chiamata “scirubetta”.
Vi posso assicurare che una volta provata non potrete farne a meno ogni volta che vedrete un fiocco di neve!