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Chi ha la fortuna di avere un orto familiare, non può fare a meno di seminare e coltivare le cime di rapa, un ortaggio rustico e dal raccolto generoso, tra i più amati del periodo autunno-invernale. Si tratta di una verdura a foglia che è l’assoluta protagonista della cucina tradizionale e di molti piatti tipici delle regioni meridionali. In genere, è presente nell’orto invernale, ma non è sempre detto, per cui, in questo articolo vogliamo concentrarci sull’esatto periodo e sulle modalità migliori per raccogliere le cime di rapa.
Inoltre, cercheremo di capire quali sono i trucchi e le accortezze per godere di un periodo di raccolta prolungato e abbondante di questa fenomenale tipologia di rapa.
Quando raccogliere le cime di rapa
Il momento esatto in cui raccogliere le cime di rapa dipende da diversi fattori. Innanzitutto dalla varietà che abbiamo scelto di coltivare, esistono infatti rape quarantine, sessantine, novantine ecc. Il numero dei giorni indica, in pratica, la lunghezza del ciclo colturale dal momento della semina diretta in campo.
Oltre a questo fattore, è determinante l’epoca di semina. Queste rape, di solito, si seminano tra la fine estate dell’estate e l’inizio dell’autunno, per essere poi pronte per la raccolta in autunno inoltrato. Ad esempio, avendo seminato una rapa sessantina a fine agosto, questa dovrebbe essere arrivata al giusto grado di maturazione tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Se la stessa varietà fosse stata seminata a metà ottobre, difficilmente potremo aspettarci il raccolto esattamente dopo 60 giorni (15 dicembre). Ritardando la semina in autunno, il tempo di maturazione si allunga e il momento della raccolta ritarda.
Infine, per essere sicuri di raccogliere le cime di rapa la momento giusto, dobbiamo osservare la pianta e la maturazione del broccoletto, ovvero il suo futuro fiore. La cima di rapa va raccolta quando si è formato il broccoletto, ma prima che si apra e vada a fiore.
Come raccogliere le cime di rapa

Taglio della cima principale
Nella pratica di campo raccogliere le cime di rapa è molto semplice. Bastano un coltello ben affilato e dei guanti. Se la semina è effettuata a spaglio e non a filari, conviene partire da un punto del campo e procedere per ipotetici settori. In questo modo evitiamo di raccogliere sempre nello stesso punto. Attenzione a camminare nel campo, fate finta di camminare tra le uova, il rischio di pestare le piantine è infatti altissimo.
Individuata una pianta con un bel broccoletto maturo, si taglia il fusto principale (comprensivo di broccolo e foglie), evitando di arrivare alla base della pianta.
Per raccogliere un grande fascio o mazzo, conviene procedere così: con la mano destra (o sinistra) si raccoglie, con il braccio sinistro accumuliamo il raccolto fin quando ce la facciamo (peso e volume). Alla fine dovremo sistemare il risultato del raccolto in una cassetta o in una carriola per procedere al peso e all’eventuale successiva legatura.
I ricacci

Ricacci intorno al fusto principale
Le cime di rapa si raccolgono tagliando il fusto principale insieme ad alcune foglie; nel farlo, però, bisogna evitare di arrivare al colletto. Ovviamente, è da evitare anche la raccolta estirpando l’intera pianta. Il motivo è molto semplice, le piante di cime di rapa infatti ricacciano. In pratica emettono nuovi germogli laterali, molto teneri e provvisti di foglioline. Se le piante sono sufficientemente vigorose e le gelate invernali ritardano, il raccolto dei ricacci può protrarsi a lungo, ed è quasi sempre quantitativamente superiore al primo raccolto. Chiaramente, dunque, molto dipende dalle temperature a cui si andrà incontro, che sono difficili da prevedere, anche per via dei cambiamenti climatici.
Come prolungare il raccolto di rape
Per prolungare il raccolto delle cime di rapa il più possibile, bisogna avere alcuni accorgimenti. Alcuni ve li abbiamo già detti, ovvero: cercare di non pestare le piante durante la raccolta e tagliare il fusto non troppo in basso, in modo che possa regalare i ricacci.
L’ultimo consiglio è quello di provvedere alla pulizia del campo, vale a dire togliere i residui colturali che man mano vengono fuori. Foglie gialle, spezzate, infestate dalle lumache o cadute per sbaglio a terra, andrebbero rimosse, in modo da evitare l’insorgenza di malattie fungine e il proliferare dei parassiti.
1 commento
Molto interessante