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La potatura del ribes deve essere eseguita nel modo corretto e al momento opportuno. Potare bene questa pianta, ci consentirà infatti di avere una produzione di frutti abbondante e costante nel tempo.
Vi abbiamo già parlato della coltivazione biologica della pianta di ribes nelle varianti Ribes rubrum (rosso), nigrum (nero) e sativum (bianco), e di un’altra pianta appartenente alla sua stessa famiglia (quella delle Grossulariaceae), ovvero l’uva spina (R. uva crispa).
In quest’articolo approfondiamo gli aspetti relativi alla potatura di questa pianta appartenente alla categoria molto amata dei frutti di bosco. Si tratta di un’operazione colturale semplice, ma da eseguire con i giusti accorgimenti.
La struttura della pianta
Prima di analizzare gli interventi di potatura da praticare sul ribes, vediamo le caratteristiche salienti di questo piccolo frutto di bosco.
Si tratta di un arbusto di dimensioni ridotte (da 1 a 3 m), che senza tagli di potatura assume l’aspetto di un cespuglio. Ha un apparato radicale poco profondo, con una forte attività pollonifera, da cui dipartono le ramificazioni.
I rami portano gemme miste, con una certa somiglianza tra gemme a legno e a fiore, entrambe di forma globosa.
Di solito però, la gemma terminale dei rami è di tipo vegetativo.
Per potare il ribes dobbiamo agire ogni anno su: polloni, rami e branche.
Polloni, rami e branche
Il pollone s’identifica con un ramo appena nato da terra, alla base del cespuglio. Di solito non fruttifica.
I rami del ribes, invece, si distinguono in dardi (rami corti) e brindilli (ramo misto).
Il dardo è un piccolo rametto di 1 o più anni di età, lungo al massimo 3 cm, con internodi cortissimi. Questo ramo produce frutti.
Il brindillo è invece un ramo di 1 anno di età, lungo dai 20 ai 60 cm. Si dice misto in quanto è provvisto di gemme a fiore e a legno. È inserito sulle branche ed è la parte della pianta che produce maggiormente.
La branca, infine, è una grossa ramificazione con 2 o più anni di età, sulla quale sono inseriti brindilli e dardi. Le prime branche che prendono vita dalla base del cespuglio costituiscono la struttura portante della pianta.
Equilibrio vegetativo-produttivo
Un arbusto di ribes con un buon equilibrio vegeto-produttivo è composto per circa il 33% da ramificazioni giovani di 1 anno, per un altro 33% da branche di 2 anni, per il restante 33% da branche più vecchie. L’equilibrio del ribes si raggiunge eliminando progressivamente, con la potatura, le branche più vecchie.
Quando fare la potatura del ribes
Il periodo di potatura del ribes è molto lungo, visto che si possono praticare tagli a partire dalla fine dell’estate, fino alla ripresa vegetativa di fine inverno. Sono da evitare solo i periodi più freddi, quando il rischio di gelate può intaccare le ramificazioni sulle quali si è appena intervenuti.
Un ottimo momento è quello immediatamente dopo la raccolta, quindi il mese di settembre. La migliore illuminazione che la potatura del ribes comporta, fa si che le gemme a fiore abbiano il sopravvento nella differenziazione, a vantaggio della produttività della stagione successiva.
La potatura di allevamento del ribes
Il ribes si presta ad essere coltivato con diverse forme, che vengono impresse con la potatura di allevamento. Queste forme sono:
- cespuglio irregolare
- spalliera
- V trasversale
- alberello
In un frutteto familiare la forma di allevamento più usata è quella del cespuglio, che asseconda il naturale portamento dell’arbusto.
La struttura prevede la presenza di 6-10 branche principali e un’altezza complessiva che non supera i 2 m.
La cura che si deve avere nelle operazioni di potatura del ribes è quella di lasciare il cespuglio più vuoto al centro. In questo modo sarà garantita un’ottimale ed equilibrata maturazione dei frutti.
Per impostare la forma di allevamento a cespuglio irregolare occorre intervenire con tagli al momento della messa a dimora.
Acquistando una giovane pianta in vivaio questa deve essere speronata subito dopo la messa a dimora. La speronatura altro non è che un taglio rasoterra, che favorisce l’emissione di germogli vigorosi. Nel primo anno di messa a dimora non si ha la produzione di frutti, ma si formano i rami che andranno a formare il cespuglio nella stagione successiva.
Nella potatura del ribes che si fa nel secondo anno dopo la messa a dimora, si lasciano le 6-10 branche del cespuglio, eliminando tutte le altre.
La potatura di produzione del ribes
La potatura del ribes in produzione e allevato a cespuglio, si effettua a partire dal terzo o quarto anno dall’impianto. I tagli di potatura si fanno su polloni, dardi, brindilli e branche. I polloni servono per il rinnovo delle branche.
Il principio è questo: ogni anno vanno eliminate le 2-4 branche più vecchie, lasciando 2-4 polloni in sostituzione.
I polloni che emergono e crescono veloci durante la stagione vegetativa vanno eliminati a prescindere, con un intervento di potatura verde. Il pollone infatti toglie energia alla pianta, ombreggia i frutti, diminuisce la produzione.
I dardi, più che potati, vanno diradati, lasciandone pochi e favorendo la produzione sui brindilli.
I brindilli devono essere lasciati in numero sufficiente per la produzione, quindi si eliminano solo quelli mal disposti, che puntano al centro del cespuglio. Sui brindilli si eseguono altresì dei tagli di ritorno, che inducono il rinnovo per la stagione a venire.
Nella potatura del ribes il lavoro più incisivo è quello sulle branche, che vanno rinnovate ogni 3 o 4 anni. Le prima ad essere tolte sono quelle secche e/o danneggiate, poi si passa a quelle disposte male.
Seguendo lo schema sopra indicato, si ha sempre una pianta di ribes con branche giovani e in salute.
Conclusioni
Ci auguriamo di aver fornito tutte le indicazioni necessarie per la corretta potatura del ribes. Vi ricordiamo che anche per questa pianta valgono le regole generali delle potatura, soprattutto riguardo alle tecniche di taglio e alla sterilizzazione degli attrezzi necessari quando si passa da una pianta all’altra.