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L’osmanto odoroso (Osmanthus fragrans) è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Su molti testi è indicato con la nomenclatura binomiale di Olea fragrans e da ciò si evince chiaramente la stretta parentela con l’albero di olivo. Il genere Osmanthus è originario dell’Asia, in particolare di Cina e Giappone. Con il tempo ha trovato larga diffusione come pianta ornamentale in tutte le zone con clima mite o temperato del mondo, anche in Italia, come pianta singola o per la creazione di siepi. Si tratta di un arbusto piuttosto rustico e adattabile, dalla fioritura copiosa e profumata, che con i giusti accorgimenti colturali può regalare grandi soddisfazioni in giardino.
Ecco tutto quello che c’è da sapere per impiantarlo e curarlo al meglio.
Descrizione botanica dell’osmanto
L’osmanto ha una grande attitudine pollonifera, per cui viene coltivato di solito in forma arbustiva. È un sempreverde dalla crescita lenta e, in genere, non supera i 2-3 m di altezza, anche se può arrivare a 4 m. Con periodici interventi di spollonatura, può essere allevato come piccolo alberello. La pianta è densamente ramificata, con chioma dal portamento ascendente e globosa, la quale raggiunge i 2 m di diametro.
La corteccia è grigia e liscia da giovane, poi si ricopre di lenticelle assumendo un aspetto ruvido.
Foglie
Le foglie di Osmanthus fragrans sono di pregio ornamentale, in quanto lucide e di colore verde scuro, lungamente persistenti sulla chioma, coriacee e con venature ben in evidenza.
Sono dotate di un breve picciolo, forma ellittica, lunghe 7-14 cm e larghe 3-5 cm. La base è cuneata, mentre l’apice è acuto.
Fiori
I fiori sono il tratto caratteristico dell’osmanto odoroso. Come suggerisce il nome volgare sono molti profumati e inebriano l’aria con una delicata fragranza. Nelle zone di origine, Cina e Giappone, i fiori vengono essiccati e usati come aroma naturale per piatti tipici e per il tè, ma anche in erboristeria per profumi e prodotti di bellezza.
I fiori si trovano riuniti in mazzetti posti all’ascella delle foglie, sono di piccole dimensioni e colore bianco crema nella specie tipica.
La fioritura avviene in estate, ma, se le condizioni ambientali lo permettono, si possono avere emissioni di fiori anche ad inizio autunno.
Frutti
Il frutto dell’osmanto odoroso è una piccola drupa di forma ellissoidale, simile ad un’oliva, che a piena maturità diventa di colore nero-violaceo.
La maturazione, proprio come per le olive, avviene ad inizio autunno.
All’interno della drupa è contenuto un unico seme.
La varietà Osmanthus fragrans aurantiacus
Particolarmente apprezzata dai giardinieri è la varietà Osmanthus fragrans aurantiacus, la quale si differenzia per la ricca e gradevole fioritura color arancio.
Come piantare l’osmanto in giardino
Per iniziare a coltivare l’osmanto in giardino si può optare anche per l’acquisto di piante già formate in vivaio, che trovate in vendita anche nei negozi online di agricoltura. La cosa importante è rispettare le giuste distanze di trapianto, che variano a seconda della finalità della coltivazione.
Se il nuovo arbusto è destinato a essere impiantato come esemplare unico in giardino, infatti, bisognerà tener conto dell’ampiezza della sua chioma e, quindi, mantenere almeno 3-4 m di spazio libero tutto intorno. Se l’obiettivo è, invece, creare una siepe odorosa, le distanze dovranno essere più brevi, ovvero 50/80 cm tra una pianta e l’altra.
La messa a dimora si fa scavando una buca larga e profonda il doppio della dimensione del vaso. Nella buca si consiglia di aggiungere del concime organico, tipo letame maturo o humus di lombrico, in modo da garantire la concimazione di fondo.
Come coltivare l’osmanto
L’Osmanthus fragrans è una specie piuttosto rustica, basti pensare che fu introdotta nel nostro paese come pianta ornamentale nelle ville storiche dei laghi lombardi. Resiste al freddo, anche se predilige un clima temperato-mite e non tollera le gelate prolungate. Per questo, nelle zone molto fredde, si può optare per la coltivazione dell’osmanto odoroso in vaso, in modo da poter proteggere meglio la pianta dal freddo in inverno. Per favorire una fioritura abbondante è richiesta un’esposizione soleggiata, al limite in mezz’ombra, riparata dalle correnti fredde.
Terreno
L’osmanto cresce bene in diversi tipi di terreno, l’importante è che siano sciolti, profondi e ben drenati.
La condizione di crescita ideale l’abbiamo su un substrato di tipo sabbioso, con un pH leggermente acido.
Dunque nella preparazione del terreno, per migliorarne la struttura e la reazione al pH, è opportuno ammendare un po’ di sabbia fine e della torba acida.
Riproduzione
Le piante di osmanto si possono moltiplicare in diversi modi: per talea, propaggine o da seme.
In luglio e agosto viene fatta la talea, prelevando porzioni di rami legnosi o semi-legnosi, lunghe circa 10-15 cm. Queste dovranno essere piantate in un miscuglio costituito da torba e sabbia in parti uguali, mantenute a temperatura mite, con il substrato sempre ben umido. Una volta avvenuta la radicazione, prima dell’inverno, le talee devono essere trasferite in piccoli vasi di 10 cm di diametro, riempiti sempre con torba e sabbia, per farle svernare in serra fredda o protette in casa. In primavera si trasferiscono in vasi più grandi e si allevano in vaso almeno per un altro anno.
La propaggine dell’osmanto odoroso si effettua invece in settembre-ottobre sfruttando un pollone che poi si separa dalla pianta madre circa un anno dopo.
La semina infine si effettua in primavera in piccoli vasetti, da tenere in posizione ombreggiata e con irrigazione regolare una volta spuntati i germogli.
Irrigazione
L’irrigazione dell’osmanto deve essere equilibrata e mai eccessiva, per evitare di formare dannosi ristagni idrici al livello del colletto che potrebbero causare marciumi radicali.
Le bagnature del substrato si limitano al periodo primaverile-estivo e in assenza di precipitazioni, in autunno-inverno non sono necessarie. Particolare attenzione va posta alle piante giovani, piantate da meno di un anno. Fin quando non saranno affrancate e con l’apparato radicale sviluppato l’irrigazione nei periodi caldi dovrà essere più frequente e regolare.
La potatura dell’osmanto odoroso
L’albero di Olea fragrans non richiede particolari interventi di potatura. Se è coltivato come esemplare isolato (sia in forma arbustiva che ad alberello), la potatura si dovrà limitare al contenimento dei polloni, lasciando crescere la chioma liberamente.
Le potature, in caso venga coltivato a siepe, invece, saranno finalizzate a mantenere ordinata e compatta la chioma, andando a tagliare quei rami che fuoriescono troppo dalla proiezione ordinata.
Il periodo migliore effettuare i tagli è all’inizio della primavera, quando il rischio gelate è alle spalle.
Parassiti dell’osmanto
L’unico parassita segnalato è la psilla Euphyllura phillyreae, detta anche psilla della fillirea e dell’osmanto, molto simile al cotonello dell’olivo (Euphyllura olivina).
Questa specie di psilla infesta l’arbusto formando fioccose masse cerose di colore bianco candido. Se l’infestazione è eccessiva, si consiglia di ricorrere al lavaggio della vegetazione con sapone potassico molle.