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La confettura di fichi d’India, erroneamente chiamata marmellata di fichi d’India, è una preparazione perfetta per conservare al meglio questo frutti, di solito molto abbondante sul finire dell’estate.
Vi abbiamo già parlato di come coltivazione i fichi d’India e di tutte le varietà di questo straordinario frutto. È quindi arrivato il momento di utilizzarlo per una ricetta semplice e gustosa. Il procedimento non è differente da molte confetture fatte in casa, quali: confettura di susine o la confettura di fichi.
Vediamo quindi, attraverso una dettagliata fotogallery, passo dopo passo, come procedere per realizzare questa gustosa confettura di fichidindia. Ma prima di tutto partiamo dalla raccolta del frutto.
La raccolta dei fichi d’India
La nostra ricetta della confettura dei fichi d’India inizia dalla raccolta dei frutti. Questi maturano sul finire dell’estate, di solito tra agosto e settembre. In molte zone, però, la raccolta è più tardiva e si protrae anche in ottobre. Per capire se un frutto è maturo, guardate il colore della buccia: più è scura, più lo è maturo.
I fichi indiani sono frutti che si trovano facilmente allo stato spontaneo, specie nelle regioni meridionali. In molti hanno la fortuna di poterli coltivare e quindi farli arrivare dove non crescono con facilità. Se li acquistate dal fruttivendolo, assicuratevi della loro provenienza. Acquistare prodotti italiani è una garanzia di qualità e un aiuto per i nostri agricoltori.
Cimentarsi nella raccolta dei questo frutto richiede alcune accortezze. È noto come questi frutti siano ricoperti di fastidiose spine, che possono spostarsi semplicemente con l’azione del vento.
Munitevi quindi di buoni guanti, con la parte inferiore rinforzata.
Esistono poi degli specifici attrezzi come questo, che ci consentono di limitare il contatto diretto con le spine e raccogliere anche i frutti posti nelle parti più alte della pianta.
Noi, visto che abbiamo raccolto i fichi d’India in una posizione agevole, abbiamo “rischiato”, munendoci solo di pinza e forbici.
Come pulire i fichi d’India dalle spine
Dal momento che nella buccia è contenuto almeno il 30% della polpa, ed è quindi una parte che non si può assolutamente sprecare, per la ricetta della confettura di fichi indiani consigliamo di usare il frutto intero.
Alla luce di questo, si pone il problema di come pulire i fichi d’India dalle spine. Queste, infatti, possono risultare fastidiose nella lavorazione e comunque non devono finire nella confettura. Ecco come procedere:
- Il primo passo, dunque, è pulire la buccia lavandola sotto l’acqua corrente, ovviamente aiutandosi con delle pinze.
- Dopo questo primo lavaggio, vanno messi a bagno in acqua tiepida, per circa un’ora. Il contatto prolungato con l’acqua fa cadere la maggior parte delle spine.
- Ogni 20 minuti conviene cambiare l’acqua, in modo da eliminare le spine che cadono dai frutti.
- Ultimo passaggio, quello più laborioso, consiste nel pulire la superficie del frutto con una spazzola o una spugnetta da cucina (parte abrasiva).
Così facendo i fichi d’India risultano perfettamente puliti e privati delle spine, possiamo quindi usarli con tutta la buccia.
Nell’ultima foto potete osservare il risultato finale di questo lavoro laborioso.
- Lavare i fichi d’India
- Fichi d’India a mollo in acqua
- Eliminare le spine dai fichi d’India
- Fichi d’India puliti dalle spine
Come fare la confettura di fichi d’India
Come per ogni conserva fatta in casa, anche la confettura di fichi d’India segue le linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico.
In questo modo si evitano completamente i rischi legati ad agenti patogeni come il botulino.
Detto questo, vediamo quali sono gli ingredienti per la nostra confettura di fichi d’India.
Gli ingredienti
Vediamo ora i semplici ingredienti della confettura di fichi d’India fatta in casa:
- 1 kg di fichi d’India con la buccia ripulita dalle spine;
- 200 g di zucchero di canna;
- il succo di 1/2 limone coltivato con metodi biologici;
Come per ogni marmellata fatta in casa zucchero e limone sono gli ingredienti base per una buona conservazione.
Sterilizzazione dei vasetti
Fase preliminare alla preparazione della confettura di fichi d’India, è quella della sterilizzazione dei vasetti.
Questa può avvenire in due modi:
- tramite bollitura in acqua per 20 minuti;
- in forno a 150 °C per 15 minuti.
Qui trovate una serie di vasetti per le vostre conserve fatte in casa.
Il procedimento della ricetta della confettura di fichidindia
Vediamo passo dopo passo come fare la confettura di fichi d’India.
- Dopo aver ripulito la buccia dei fichi dalle spine, ne tagliamo l’estremità piatta usando con un coltello;
- Tolta questa parte, tagliamo il frutto a pezzettini e lo mettiamo in una pentola antiaderente;
- Aggiungiamo lo zucchero di canna;
- Mettiamo il composto sul fuoco. La fiamma dovrà essere bassa;
- Mescoliamo di frequente con un mestolo di legno e facciamo raggiungere il primo bollore. Occorrono circa 25 minuti;
- Taglio delle estremità del ficoindiano
- Frutto tagliato a pezzetti
- Aggiunta zucchero di canna
- Prima cottura della confettura
Fatto questo bisognerà procedere ai passaggi finali, che vedremo più in dettaglio. Questi passaggi sono:
- Togliere i semi;
- Fare una seconda cottura per addensare la marmellata;
- Inserire la confettura nei vasetti sterilizzati;
- Creare il sottovuoto.
Togliere i semi con il passaverdure
Raggiunto il bollore avremo di fronte una marmellata di fichi d’India abbastanza omogenea.
Questo è il momento di eliminare i semini che sono presenti nella polpa del frutto. Si tratta di semi duri e fastidiosi, per lo più senza sapore, quindi è bene eliminarli.
Questa operazione può essere fatta in modo agevole usando un semplice passaverdura in acciaio, come questo.
In questo passaggio, oltre ai semi rimane esclusa anche la parte più esterna della buccia, quella senza polpa.
Dalle foto in basso potete osservare che dal passaverdure esce fuori un liquido denso, ma ripulito dalle impurità.
- Passata di fichi indiani
- Polpa di fichi indiani senza semi
Seconda cottura
Superata la fase del passaverdure, bisogna riprendere la cottura della confettura di fichi d’India, così da addensarla.
Il passaggio richiede circa 30 minuti. La cottura deve essere a fuoco lento, mescolando ogni tanto.
Trascorsi circa 20 minuti aggiungiamo il succo di mezzo limone e proseguiamo con gli ultimi minuti di cottura. Il fuoco andrà spento quando il composto risulterà denso. Per capire il giusto grado di cottura eseguiamo la prova del piattino, che vi già abbiamo illustrato nella ricetta della gelatina di melograno.
Se la goccia di confettura versata sul piattino aderisce e non scivola via velocemente, la cottura può essere interrotta.
- Aggiunta del limone nella confettura
- Fine cottura
- Seconda cottura della confettura
- Confettura fichi d’India travasata
- Confettura di fichi indiani in vaso
- Sottovuoto
Inserire la confettura di fichi d’India nei vasetti
Ora è il momento di versare la nostra confettura di fichi d’India ancora calda nei vasetti sterilizzati.
In questa operazione ci possiamo aiutare con un piccolo mestolo da cucina.
Chiudiamo energicamente i vasetti e mettiamo a testa in giù per una notte, così da formare il sottovuoto.
Come conservare la confettura di fichi d’India
Da 1 kg di fichi d’India con la buccia (peso netto) abbiamo ottenuto circa 600 g di confettura. La resa non è altissima, ma il gusto è eccezionale.
Il profumo e il sapore che sprigiona è fantastico.
Questa confettura può essere usata in mille modi. Può accompagnare i formaggi in un delizioso aperitivo. Può essere l’ingrediente principale di una crostata. O, semplicemente, può essere gustata tal quale, in momenti di puro piacere.
La marmellata, se tenuta in una dispensa asciutta e lontana da fonti di calore, si conserva per 6 mesi.
Una volta aperto il vasetto conservare in frigo e consumare entro una settimana.
1 commento
Lo zucchero non sarebbe meglio metterlo direttamente nel succo di fico D’INDIA