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La cetoniella (Oxythyrea funesta), è un insetto molto comune da osservare sui fiori di alberi e piante. Fa parte della famiglia degli Scarabaeidae ed è nota anche il nome volgare di cetonia funesta. Si tratta di un insetto molto comune in Italia, lo ritroviamo in tutte le regioni fino a quote di collina.
In quest’articolo scopriamo le caratteristiche fisiche delle cetoniella funesta, che ci aiuteranno a riconoscerla. Vediamo inoltre quali sono i danni che provoca e come possiamo eliminarla in maniera naturale.
Descrizione della cetoniella
La cetoniella adulta è molto facile da riconoscere.
Vediamo le sue caratteristiche:
- dimensioni medie per il genere, che vanno da 6 a 12 mm;
- colore marrone scuro, tendente al nero;
- abbondante e visibile peluria nella parte superiore, di solito assente negli esemplari anziani;
- corpo punteggiato di bianco;
- pronoto con 6 macchie bianche simmetriche;
- margini laterali decorati di bianco;
- scutello triangolare e a punta, privo di peli e puntini;
- elitre (ali) di lunghezza variabile, anch’esse con macchie bianche;
- zampe lunghe e robuste, di colore nero, con margine esterno delle tibie bidentato;
- scarsa mobilità una volta posata, ma con ottima capacità di volare;
- con le forti zampe rimane ben ancorata ai fiori.
Le larve
Le larve di cetoniella hanno la forma tipica del genere, ovvero a “C”. Sono bianche e “cicciottelle”, con in testa poderose mandibole e numerose zampe sclerificate, che le consentono di muoversi molto bene nel terreno.
La dimensione è minore, rispetto, ad esempio, alle larve di cetonia aurata, la specie di riferimento di questi coleotteri.
Il ciclo biologico della cetoniella
La cetoniella fa la sua comparsa come coleottero adulto all’inizio della primavera, quindi sul finire del mese di marzo. Possiamo osservarla sui fiori, dove si nutre e si accoppia.
L’accoppiamento dura diversi minuti, tempo in cui gli insetti sono immobili sui fiori.
Fino al mese di settembre sono presenti gli insetti adulti.
Lo svernamento avviene allo stadio di larva.
Per completare interamente il suo ciclo biologico impiega due anni.
I danni dell’Oxythyrea funesta sui fiori
La cetonia funesta è un insetto che si nutre principalmente del polline e del nettare dei fiori. Dunque, può anche svolgere l’importante funzione d’impollinatore.
Le sue robuste zampe, infatti, s’impregnano facilmente di polline, che così viene trasportato in maniera efficiente da un fiore all’altro.
Il problema per le fioriture è dovuto alla sua grande voracità.
È infatti un insetto fitofago, che non si limita solo a prelevare polline e nettare, ma può anche mangiare i petali ed i boccioli, che vengono “erosi”.
In questo caso si danneggiano irrimediabilmente i fiori, che non potranno più trasformarsi in frutti.
Predilige le fioriture appariscenti, come quelle tipiche di alberi quali pesco, ciliegio o susino.
I fiori che tende a rovinare sono quelli di colore bianco.
I rimedi per eliminare la cetoniella
Se notate che i fiori dei vostri alberi sono rovinati dagli adulti di cetoniella, potete intervenire con la rimozione manuale. Questo è il metodo migliore per evitare i danni di questo coleottero.
Gli insetti, una volta sul fiore, sono praticamente immobili, basta quindi scuotere il ramo e farli cadere in un secchio.
A questo punto potrete allontanare la cetonia funesta dal vostro campo.
Se la presenza dell’insetto è elevata e avete molte piante da controllare, si possono preparare delle trappole. Questo coleottero è infatti molto attratto da colori come il bianco, quindi in prossimità degli alberi si possono lasciare dei fogli plastificati bianchi ricoperti di colla. L’insetto andrà a posarvisi rimanendo bloccato.
Questa è una soluzione più drastica, che va attentamente valutata, in quanto, come detto, ha anche funzioni d’impollinatore e dunque può essere un insetto utile per orto e frutteto.
3 commenti
Ho trovato questo articolo molto interessante.
Grazie a voi ho scoperto il nome dell’insetto che si annida sulle corolle delle rose e altri fiori facendoli morire: la cetoniella. Seguirò i vostri consigli.
Felici di averti dato una mano 🙂