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L’erba Luigia (Aloysia citriodora) è una pianta appartenente alla famiglia delle Verbenaceae. L’etimologia del nome deriva dal termine Aloysia (in omaggio a Maria Luisa di Parma, moglie di Carlo IV di Spagna e da cui deriva anche il nome erba Luisa) e dall’epiteto specifico citriodora, che è invece di origine latina e si può tradurre come “profumo di limone”. Su molti testi è indicata anche con il nome di Lippia citriodora, in dedica all’esploratore Augusto Lippi. Inoltre, ha tanti nomi comuni che spesso generano confusione per l’esatta identificazione, in quanto riferiti anche ad altre piante. Viene infatti chiamata cedrina, limoncina e citronella in chiaro riferimento al suo caratteristico e piacevole aroma che ricorda gli agrumi e un po’ la melissa. Riguardo all’appartenenza botanica, è nota anche come verbena odorosa, da non confondere quindi con la verbena comune (Verbena officinalis).
Si tratta di una pianta coltivata nei giardini a scopo ornamentale o come aromatica, in quanto graziosa esteticamente e dall’inteso profumo. È altresì ricca di proprietà benefiche, e viene impiegata in erboristeria e in cucina per le note aromatiche. In quest’articolo scopriamo, quindi, tutto quella che c’è da sapere sulla Aloysia citriodora.
Descrizione dell’erba Luigia
Aloysia citriodora in realtà non è una pianta erbacea, ma un piccolo arbusto legnoso perenne e caducifoglia, il quale raggiunge un’altezza media di 2 m, raramente di più.
I fusti inizialmente sono erbacei e poi lignificano con il tempo. La crescita è lenta, i tronchi hanno una sezione stretta e sono leggermente contorti, con la corteccia di colore marrone chiaro. I rami sono eretti, poi, allungandosi, assumono portamento prostrato con una certa flessibilità.
Foglie
Le foglie sono il tratto caratteristico della verbena odorosa. Ruvide al tatto, lunghe dai 5 ai 7 cm, sono strette e allungate (lanceolate), di colore verde chiaro e con evidenti nervature mediane. Quando si passa a fianco all’erba Luigia non si può fare a meno di sfregarle e apprezzarne l’intenso aroma.
Fiori
I fiori di erba Luisa sono di piccole dimensioni e a forma di stella, riuniti in un’infiorescenza a forma di spiga all’apice dei rami. Il colore è bianco o violaceo pallido e la fioritura avviene a fine estate.
Come coltivare la cedrina
L’Aloysia citriodora è una specie originaria del Sud America, dove cresce spontanea in paesi come Perù, Cile, Argentina e Bolivia. Venne poi introdotta in Europa a partire dal XVII secolo. È dunque una pianta nativa del clima subtropicale, ma che ben si è adattata alle nostre latitudini. Il clima ideale per la coltivazione è quello mite delle regioni meridionali e delle isole, tuttavia, l’erba Luigia è in grado di tollerare il freddo invernale, essendo una specie caducifoglia. Dove fa molto freddo e le gelate sono frequenti, si consiglia comunque una protezione durante i mesi invernali, utilizzando i teli in tessuto non tessuto.
Esposizione
In giardino, l’esposizione migliore per è quella soleggiata, al limite in mezz’ombra. Sono da evitare le posizioni troppo esposte ai venti freddi, quindi, magari, si può collocare in un punto dove è protetta da un muro o da alberi più grandi.
Volendo, la si può coltivare in vaso, viste le sue dimensioni contenute anche da adulta.
Terreno e concimazione
Il terreno perfetto per coltivare l’erba Luigia dovrebbe essere di medio impasto, ben drenato e con una buona dotazione di sostanza organica. Prima del trapianto in piena terra, si consiglia di ammendare al suolo un concime organico, ad esempio del letame maturo, dell’humus di lombrico o del compost domestico.
Per la coltura della verbena odorosa in vaso va bene un mix di terriccio universale e perlite, sempre con l’aggiunta di un buon fertilizzante bio.
Annualmente, a fine inverno, è opportuno ammendare superficialmente al terreno un concime bio, in questo caso consigliamo i lupini macinati.
Riproduzione da seme
La Lippia citriodora si può riprodurre partendo dal seme (che trovate in vendita qui). La semina si esegue in primavera, tra aprile e maggio, quando il rischio delle gelate è ormai alle spalle. Si consiglia di utilizzare dei piccoli vasetti da 12 cm di diametro, in modo che le giovani piantine possano crescere in vaso per il primo anno di vita.
Moltiplicazione da talea
Molto semplice è anche la moltiplicazione di questo arbusto con la tecnica della talea. Si devono scegliere porzioni di rametti semilegnosi e non fioriti, di circa 10-15 cm di lunghezza. Il periodo ideale per fare la talea di Aloysia citriodora è l’estate, avendo cura, nel periodo estivo, di mantenere la pianta in una zona ombreggiata e con il terriccio sempre ben umido. Periodicamente nebulizzate le foglie con acqua.
Durante l’inverno, la giovane piantina nata da talea va tenuta riparata dal freddo, in casa o in una serra da balcone.
Trapianto
Che siate partiti dal seme o facendo una talea di erba Luigia, il trapianto nella sua sede definitiva (piena terra o vaso) va fatto in primavera, nel momento della ripresa vegetativa. Ovviamente, è molto facile acquistare piante già cresciute in vaso presso un negozio specializzato. Se volete mettere a dimora più di un esemplare, tenete conto della distanza di trapianto, che dovrà essere di almeno 1 m tra una pianta e l’altra.
Irrigazione
L’irrigazione della verbena odorosa è necessaria solo in primavera ed estate, specie dopo lunghi periodi di assenza di piogge. Attenzione a non esagerare con l’acqua, creando pericolosi marciumi radicali e ingiallimenti fogliari. Date l’acqua alla sera o al mattino presto, poco e spesso. In inverno le bagnature vanno sospese.
Potatura
Inizialmente, con la potatura viene impostata la forma della pianta, optando per un tronco unico ad alberello o allevando un cespuglio arbustivo. A voi la scelta se mantenere uno o più fusti in partenza dal terreno.
La potatura annuale serve invece per mantenere l’erba Luigia in ordine e con una forma armoniosa. I tagli si eseguono a fine inverno, prima della ripresa vegetativa. Iniziate eliminando i rami secchi o danneggiati, poi effettuate tagli di ritorno sui rami più lunghi. Diradate, eliminando qualche ramificazione sovrapposta.
Come difendere l’erba Luigia dai parassiti in modo biologico
L’erba Luigia non è una pianta particolarmente attraente per i parassiti, probabilmente ciò è dovuto al forte odore che emanano le foglie e ai principi attivi (che vedremo a breve) contenuti nell’olio essenziale.
Attenzione alla presenza di afidi in primavera, i quali imbrattano la vegetazione con melata e, in seguito, fumaggine.
Il modo migliore per eliminare gli afidi è utilizzando il sapone molle potassico o il classico sapone di Marsiglia.
Raccolta e conservazione dell’erba Luigia
Come accennato la verbena odorosa è una pianta ricca di proprietà benefiche e impiegata in erboristeria e in cucina. Le proprietà ovviamente sono custodite nelle foglie, che vanno raccolte in piena estate, quando è più alto il contenuto di principi attivi. Queste si possono usare fresche o essiccate. L’essiccazione va fatta all’ombra e in un luogo areato. Si conservano al buio in vasetti di vetro.
Principi attivi e proprietà dell’erba Luigia
I principali costituenti delle foglie dell’Aloysia citriodora sono: olio essenziale (contenente a sua volta citrale e limonene), alcoli terpenici (linalolo, terpineolo), sesquiterpeni (cariofillene) e flavonoidi (salvigenina, eupafolina, ispidulina).
Da questi principi attivi derivano proprietà: aromatiche, eupeptiche, antispasmodiche, digestive, carminative, stimolanti, antinevralgiche.
Utilizzi erboristici
La verbena odorosa è famosa per le sue proprietà curative. È molto diffusa in quanto le foglie hanno sapore gradevole e, in generale, sono ben tollerate dall’organismo. Inoltre, sono utilizzate per la preparazione di tisane, infusi e decotti, soprattutto per sfruttare le proprietà digestive, stomachiche e antispasmodiche. I preparati a base di Aloysia citriodora sono indicati per dare sollievo nei casi di ipotonia digestiva, meteorismo, gastriti spasmodiche, disturbi del sono, stati d’ansia.
Attenzione all’uso prolungato, che può dare a sua volta problemi gastrici.
L’era Luigia è inoltre ottima anche per uso esterno e sono usate nella preparazione di unguenti per massaggi rilassanti.
Gli impacchi di cedrina sugli occhi hanno un effetto rilassante e lenitivo.
Altro uso da segnalare è nella realizzazione di candele profumate: immergendo le foglie fresche e tagliate in modo sottile nella cera sciolta a 80 °C.
La pianta si trova in vendita in erboristeria, in diversi formulati e anche come olio essenziale puro.
L’erba Luigia in cucina
L’erba cedrina si fa ulteriormente apprezzare in cucina per le spiccate proprietà aromatiche. Le foglie fresche o essiccate sono usate per la preparazioni di liquori e bevande rinfrescanti, o più semplicemente per insaporire i piatti, ad esempio: pesce, carni bianche, salse, macedonie, gelatine, confetture, gelati, torte e biscotti. Alcuni la apprezzano così tanto che la utilizzano al posto del tè o del caffè.