La betulla (Betula pendula o Betula alba) è una specie arborea appartenente alla famiglia Betulaceae. È presente in tutta Italia ed è conosciuta anche come betulla bianca. Ha, inoltre, numerosi nomi regionali, quali: betano in Calabria, alvaniello in Campania, bidello in Abruzzo, salicuni in Sicilia, beola in Liguria, biula in Piemonte, spazzadorar in Veneto, bdoll in Emilia, midolla in Lombardia, biollo in Toscana.
Si tratta di un albero dai molteplici usi, coltivato per il suo pregiato legno, ma anche a fini ornamentali, vista la sua straordinaria bellezza. Inoltre, non tutti sanno che le sue foglie, le gemme, la linfa e la corteccia dei giovani rami sono ricche di proprietà benefiche, sfruttate in erboristeria e cosmetica.
In quest’articolo scopriamo quindi le caratteristiche botaniche e gli usi della betulla.
Caratteristiche botaniche della betulla
L’albero di Betula pendula è un caducifoglia con portamento eretto, che può raggiungere l’altezza di 30 m, con un tronco di 60 cm di diametro.
La corteccia è per gran parte bianca e liscia. Alla base del tronco diviene di color grigio scuro, suberosa e profondamente incisa. I rami terminali, sottili e penduli, in inverno portano delle gemme ovoidali allungate che sono appuntite alla sommità.
Foglie
Le foglie di betulla hanno una certa variabilità, anche sulla stessa pianta. Assumono diverse forme, che vanno da quelle sub-triangolari a quelle simili ad una losanga.
Sono acuminate alla sommità, con il margine variamente dentato, e hanno un picciolo lungo 1-3 cm. La pagina superiore è di color verde intenso, quella inferiore è verde chiara.
Fiori
I fiori della betulla bianca sono disposti in infiorescenze dette amenti o gattini. Si tratta di spighe pendule molto dense. I fiori sono unisessuali, maschili e femminili sulla stessa pianta. Quelli maschili, riuniti in amenti giallastri e penduli, si formano già in autunno; quelli femminili sono sempre riuniti in amenti, più corti e cilindrici, compaiono in primavera insieme alle foglie e sono posti all’estremità di ramoscelli, sopra gli amenti maschili.
La fioritura, a seconda delle zone, si ha a partire dal mese di marzo e fino a maggio. La pianta produce una grandissima quantità di polline, ottima risorsa per le api, ma che provoca reazioni allergiche nei soggetti sensibili.
Frutti
Dagli amenti femminili si sviluppano le infruttescenze, anch’esse pendule e lunghe fino a 4 cm. All’interno contengono i semi (acheni), muniti di una larga ala dalla consistenza cartacea, che favorisce la disseminazione e quindi la crescita spontanea.
Dove cresce la betulla?
La Betula pendula cresce molto bene in svariate fasce termiche, dal piano fino ai 2.000 m di quota. La troviamo nelle zone sub-alpine, in particolare negli ontaneti, nei lariceti e nelle peccete. È diffusa sul piano montano, nelle pinete e nei boschi cedui di faggio. Nelle zone appenniniche è comune nei querceti e nei castagneti.
Il terreno ideale per la coltivazione della betulla
L’albero di betulla si caratterizza per la sua estrema rusticità e adattabilità. È una pianta pioniera, ossia è tra le prime a ricrescere su suoli colpiti da incedi o fortemente disturbati.
Non ha problemi per quanto riguarda il tipo di terreno, riuscendo a vegetare anche in suoli con pH acido, fino a 3,3. Non ha problemi, inoltre, nei suoli poveri di humus, né in quelli ricchi di sostanza organica.
Altresì vegeta bene in condizioni di elevata disponibilità idrica nel terreno, ma, grazie al profondo ed esteso apparato radicale, anche in zone aride e sassose.
Come riprodurre la betulla
Per coltivare la betulla si può scegliere di partire dal seme, il quale conserva per lungo tempo ottime percentuali germinative. La specie ha altresì un’ottima attitudine ad emettere polloni, che si possono prelevare nei mesi autunnali e mettere a dimora con una porzione di radice. Così facendo la pianta in primavera riprenderà a vegetare.
Finalità della coltivazione della betulla
La betulla può essere coltivata in ambito domestico per finalità ornamentali, per la creazione di frangivento o per il consolidamento di terreni franosi in forte pendenza.
In ambito professionale, viene invece coltivata per la produzione di legname nell’industria del mobile. In quest’ultimo caso, l’albero viene coltivato a fustaia, con turnazione di 40-50 anni. Raramente il bosco viene coltivato a ceduo.
Nei paesi del nord Europa e in Russia il legno di betulla è tra quelli più usati nella trasformazione industriale, ad esempio per la produzione di carta e compensato.
Altro uso molto particolare è quello per affumicare il pesce.
Anticamente la corteccia veniva usata per la realizzazione di piccoli oggetti, come cestini, calzature o i cerchi delle botti.
Oggi è molto interessante l’utilizzo della betulla per sfruttare le sue proprietà benefiche.
Raccolta e conservazione
Della betulla si possono utilizzare le gemme, la corteccia e le foglie.
Le gemme si raccolgono in febbraio, quando sono ancora ben chiuse.
La corteccia si ottiene recidendo i rami con diametro di 1 cm in marzo o aprile, quando la pianta entra in vegetazione.
Le foglie si raccolgono da aprile a giugno, recidendole senza il picciolo.
La corteccia si essicca al sole, in pezzettini di 5-10 cm di lunghezza.
Gemme e foglie vanno invece essiccate all’ombra.
La linfa di betulla
Molto interessante è l’estrazione della linfa di betulla, da cui si ottiene una bevanda rigenerante in grado di sfruttare tutte le proprietà della pianta.
L’estrazione della linfa dall’albero si fa a inizio primavera, prima che la pianta fiorisca.
Sul tronco vanno eseguite delle incisioni in cui s’inseriscono dei tubicini per far defluire il fluido linfatico. Questo, colerà in dei contenitori di raccolta sistemati ai piedi dell’albero.
Questa pratica deve essere fatta con maestria e con piccoli interventi, in modo da non arrecare danno all’albero. Il liquido ottenuto, dopo essere stato purificato in laboratorio, viene venduto tal quale o diluito con l’alcol (lo trovate qui).
Proprietà e utilizzi
La betulla è ricca di tannini, resine, olio essenziale, betulina e glucosidi vari.
Le sue proprietà sono molte e tra queste abbiamo quelle diuretiche, coleretiche, ipocolesterolemizzanti, antisettiche, astringenti, lenitive. La proprietà fondamentale delle betulla per uso interno è quella di stimolare la diuresi, senza indurre effetti collaterali sgraditi. In tal senso è usata per ridurre gli edemi (stasi d’acqua nei tessuti) sia di origine renale che cardiaca, per diminuire il tasso di albumina nelle urine e favorire l’eliminazione di acido urico (tutti i prodotti li trovate qui).
Infusi e decotti
Gli infusi di foglie di betulla hanno anche la proprietà di aumentare la fluidità della bile e diminuire il tasso di colesterolo nel sangue.
Per uso esterno si sfruttano le proprietà antisettiche e astringenti della betulla, utili per combattere l’acne e i foruncoli.
I decotti, le tinture e altri derivati della betulla vengono utilizzati in cosmetica, sia come astringenti del cuoio capelluto che come disinfettanti e deodoranti, nel caso di forfora grassa.
Bagni e impacchi
I bagni e gli impacchi di decotto di betulla sono utili anche nel trattamento esterno coadiuvante della cellulite.
2 commenti
Molto esauriente e interessante. Ho sempre amato la betulla, adesso ne sono rapita. È un albero magnifico e utilissimo. Grazie.
Grazie a te, Mara 🙂