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L’albero del miele (Evodia Tetradium daniellii) è una specie di albero appartenente alla famiglia delle Rutaceae. È originario dell’Asia orientale, in particolare della Penisola koreana, e si diffuso dapprima in Nord America e poi all’inizio del secolo scorso anche in Europa. Nei paesi anglofoni è conosciuto come bee bee tre, che noi abbiamo tradotto come albero del miele, anche se sarebbe più corretto parlare di albero delle api. Questo perché l’evodia ha uno dei potenziali nettariferi più alti in natura, una vera manna per le api, anche in relazione al particolare periodo di fioritura. Pur essendo di origine esotica, è una specie molto rustica, dalla crescita veloce e dalla buona longevità. Per chi pratica apicoltura diventa quindi interessante la coltivazione di quest’albero, per integrare la flora apistica e dare un grosso aiuto agli alveari.
In questo articolo vediamo, quindi, come si coltiva l’Evodia Tetradium e quali caratteristiche ha questa pianta.
Caratteristiche botaniche dell’albero del miele
Evodia Tetradium daniellii cresce formando inizialmente un tronco dritto che poi si dirama in una chioma ampia e tondeggiante. L’albero del miele arriva al massimo a 10-12 m di altezza e ha una crescita rapida, in buone condizioni colturali anche 2 m l’anno. Da adulto è un albero pollonifero. Le foglie, di colore verde chiaro, sono composte, molto simili a quelle del nostro frassino. Sono formate da 9 foglioline opposte, con forma ellittica, di lunghezza fino a 9 cm, con il margine finemente seghettato. Le foglie presentano dei peli lunghi e crespi nella pagina inferiore, hanno inoltre la base arrotondata e un corto picciolo.
Fiori e frutti di evodia
L’evodia è una specie monoica, con fiori unisessuali portati in grosse infiorescenze ad ombrella di colore rossastro, lunghe fino a 25 cm. I singoli fiorellini sono bianchi, con screziature da giallo-verde a bianco-opaco. Sono molto profumati e diffondono il loro aroma nell’ambiente. Il polline è di colore giallo-chiaro. L’aspetto dell’infiorescenza è simile a quella del sambuco. I frutti sono delle bacche rotonde che contengono 4-5 piccoli semini con tegumento duro e di colore scuro.
Quando fiorisce l’albero del miele?
L’albero del miele fiorisce una volta all’anno, in tarda estate, da luglio a settembre, a seconda della zona climatica. Ha una fioritura prolungata, che produce un enorme quantità di nettare che si rende disponibile per le api.
L’albero del miele e l’apicoltura
Nel periodo di fioritura dell’albero del miele i fiori disponibili per le api sono pochi, ma allo stesso tempo ci troviamo in un momento decisivo della stagione apistica, in quanto le api vanno incontro all’invernamento e hanno bisogno di costituire le scorte nell’alveare. Le piante di evodia vanno incontro alle esigenze delle api e degli apicoltori, in quanto consentono ai laboriosi insetti di accumulare miele nel nido per superare senza problemi l’inverno. Il miele di evodia ha un sapore particolare, non molto gradevole, per cui gli apicoltori non lo raccolgono e lo lasciano del tutto alle api per le scorte invernali. In quest’ottica l’albero del miele può essere una risorsa strategica per l’apicoltura.
In che zone d’Italia è possibile coltivare l’albero del miele?
L’albero del miele si può coltivare praticamente in tutta Italia. Una pianta adulta resiste bene al freddo, anche a temperature di molto sotto lo zero termico. Un po’ più delicati sono gli alberi di evodia giovani, che andrebbero protetti dal gelo i primissimi anni dopo l’impianto. Non predilige le esposizioni troppo soleggiate, cresce bene all’ombra di alberi ad alto fusto o con esposizioni a nord ben luminose e arieggiate. Sempre da giovane non tollera molto la siccità e ciò ne rallenta la crescita, per cui è meglio evitare esposizioni a sud troppo soleggiate, specie nelle regioni meridionali.
Terreno ideale
Rispetto al terreno ideale, l’evodia predilige suoli mediamente fertili, ben aerati, ricchi di elementi nutritivi, di medio impasto, con una buona capacità di drenaggio. Prima del trapianto è consigliata una buona concimazione di fondo, con letame maturo o compost.
Come seminare l’albero del miele?
Per seminare l’albero del miele evodia bisogna seguire una tecnica particolare. I semi sono infatti molto duri e hanno bisogno di un periodo di freddo per poter germinare. La semina si effettua in primavera, ma prima è necessario vernalizzare i semi stratificandoli nella sabbia durante i mesi invernali, in un luogo freddo ovviamente. Si consiglia di seminare in piccoli vasetti o in semenzaio. La piantina nata dal seme dopo qualche mese può essere trasferita in un vaso più grande, 16-18 cm di diametro, e crescere in vaso nel primo inverno. Nella primavera successiva si può mettere a dimora.
In che altri modi si riproduce l’Evodia Tetradium daniellii?
Come accennato le piante di Evodia Tetradium daniellii hanno una certa attitudine ad emettere polloni basali. Per fare una piantina basta prendere un pollone appena spuntato e metterlo a dimora in un vasetto con terriccio ben umido. Il piccolo pollone attecchisce facilmente e inizia subito ad allungarsi. L’operazione va sempre fatta in primavera.
Come e quando piantare l’albero del miele?
Per ottenere i risultati ottimali, è consigliabile piantare l’albero del miele in primavera, quando il clima diventa più caldo e le temperature più miti. Prepara il terreno per la piantagione scavando un buco profondo abbastanza grande da ospitare l’apparato radicale formato in vaso della piantina. Posiziona l’evodia nel buco e riempilo con terreno e concime organico, pressandolo leggermente intorno alla base della pianta. Innaffia l’albero dopo l’impianto in modo che le radici possano assorbire facilmente l’acqua. Da giovane la pianta di evodia cresce velocemente e sviluppa un fusto sottile, avrà quindi bisogno di un palo di supporto per evitare piegature o rotture. Per le distanze d’impianto tenete conto dello sviluppo futuro, occorre lasciare almeno 5-7 m di spazio tra una pianta e l’altra. Le piante di evodia si trovano solo nei vivai specializzati o in vendita on-line.
Quanta acqua dare all’albero del miele?
I giovani alberi di evodia temono la siccità estiva, per cui, per vederli rigogliosi, bisogna irrigarli regolarmente. Attenzione a non eccedere con la quantità d’acqua, creando ristagno idrico a livello del colletto. In situazioni molto siccitose l’albero cresce più lentamente. Una volta cresciuto e ben affrancato con il suo apparato radicale, non ci sarà bisogno d’irrigare con regolarità, basterà farlo saltuariamente in estate.
Come potare l’albero del miele?
L’albero del miele non ha bisogno di particolari interventi di potatura, anzi di solito viene lasciato crescere libero di sviluppare un’ampia chioma che darà molti fiori. In fase di formazione l’unico intervento che si fa è tagliare i primi rami laterali in basso sul tronco, in modo da stimolare la pianta a slanciarsi e formare un tronco robusto. Sugli alberi adulti i tagli si limiteranno a tagliare i rami secchi o danneggiati, operazione da eseguirsi a fine inverno.
Parassiti dell’Evodia Tetradium daniellii
Essendo una specie non ancora molto diffusa sul nostro territorio, e comunque di per sé rustica, non si conoscono parassiti che attaccano in maniera specifica gli alberi di Evodia Tetradium daniellii.
1 commento
ho notato che le api hanno letteralmente divorato tutto il fiore. E’ normale?