Le piante del genere Sarracenia sono carnivore, appartenenti alla famiglia delle Sarraceniaceae. Le sarracenie sono originarie dell’America del Nord, dove crescono in zone umide e paludose, come le torbiere. Queste piante carnivore sono note per le loro foglie a forma di tubo, con una struttura a imbuto che funge da trappola per gli insetti. Le foglie sono modificate per attirare, catturare e digerire gli insetti, fornendo alle piante nutrienti essenziali come l’azoto, che sono carenti nel loro habitat naturale.
La sarracenia è stata descritta scientificamente per la prima volta nel 1737 dal naturalista John Bartram, e prende il nome dal medico e botanico Michel Sarrazin. Oggi questa pianta carnivora è ampiamente coltivata dagli appassionati, vista la sua ottima adattabilità e facilità di coltivazione.
Vediamo quindi tutto quello che c’è da sapere per prendersi cura di una sarracenia nel modo giusto.
Com’è fatta una pianta di sarracenia?
Una pianta di sarracenia è composta da diverse parti, ognuna delle quali svolge una funzione specifica.
Le foglie (ascidi) sono l’elemento più importante e saliente della pianta, sono tipicamente lunghe e a forma di tubo, con una struttura a imbuto che funge da trappola per gli insetti. La parte superiore dell’ascide è ampia e appiattita, formando una sorta di coperchio che protegge l’interno della foglia dalla pioggia eccessiva. Le foglie sono solitamente verdi, ma possono avere diverse sfumature di rosso o di giallo, a seconda della specie o della varietà.
Le radici sono relativamente sottili e poco sviluppate. Tuttavia, queste piante non hanno bisogno di radici robuste, poiché ottengono la maggior parte dei loro nutrienti dagli insetti che catturano con le loro foglie. Il fusto è relativamente breve e robusto, solitamente poco sopra il terreno.
I fiori della sarracenia sono piuttosto grandi e appariscenti, con petali di diverse tonalità di rosa, rosso o viola. I fiori sono portati su steli alti e sottili, sopra le foglie. La fioritura si verifica in primavera o in estate.
Infine i semi, piccoli e marroni, con una forma ovale o a goccia. I semi vengono prodotti dopo la fioritura e sono spesso trasportati dal vento per diffondere la pianta in nuovi territori.
Quali sono le specie e gli ibridi più coltivati della sarracenia?
Ovviamente non esiste una sola specie di sarracenia, anzi. Sono numerose le specie e gli ibridi coltivati dagli appassionati. Vediamo quindi quelle più famose:
- Sarracenia purpurea: questa specie ha ascidi corti e panciuti, di colore bordò intenso, con fiori rosso scuro o rosa che compaiono in primavera. È una specie molto rustica che può essere coltivata in giardino o in vaso;
- Sarracenia flava: questa pianta elegante ha lunghi ed esili ascidi giallo-verdi, con coperchi verticali e ondeggianti fiori gialli primaverili;
- Sarracenia psittacina: nota anche come sarracenia pappagallo questa pianta cattura gli insetti striscianti con la sua rosetta di trappole orizzontali venate di rosso, bianco o verde. Gli scuri fiori primaverili variano di colore;
- Sarracenia mitchelliana bella: uno degli ibridi più attraenti, “bella”, ha venature rosa, rosse e bianche sugli ascidi e vividi fiori rossi primaverili;
- Sarracenia Judith Hindle: la profusione di slanciati ascidi con coperchi ondulati ne fa un bell’ibrido a sé stante. Gli ascidi sono verdi, ma virano al rosso a maturità, con venature marmorizzate. Fiori primaverili rosso scuro.
Cosa mangia la pianta di sarracenia?
La sarracenia è una pianta carnivora e nutre la sua crescita catturando e digerendo gli insetti che attrae all’interno delle sue foglie modificate. Come detto gli ascidi della pianta sono tubulari e hanno una struttura a imbuto con la parte superiore aperta a forma di coperchio.
Gli insetti attratti dalle colorazioni e dalla forma delle foglie, scivolano all’interno e rimangono intrappolati in una sorta di liquido digestivo presente nel fondo della foglia stessa. Questo liquido contiene enzimi digestivi e acido cloridrico, che decompongono gli insetti catturati in nutrienti essenziali come l’azoto, il fosforo e il potassio, necessari per la crescita della pianta. In tal senso la sarracenia è simile alla pianta cobra, un’altra pianta carnivora che abbiamo studiato, ma differente dalla dionea, probabilmente la pianta carnivora più diffusa in ambiente domestico.
Le sarracenie catturano vari tipi di insetti come mosche, zanzare, vespe, formiche e ragni, ma anche piccoli organismi acquatici come zooplancton e planarie. Tuttavia, non si nutrono esclusivamente di insetti, ma possono acquisire anche altri nutrienti da fonti non animali come i batteri e il fertilizzante organico presente nel terreno.
Dove tenere la sarracenia?
In natura la sarracenia è una pianta carnivora che cresce in zone umide e paludose, come le torbiere, dove il terreno è povero di nutrienti e acido. Quindi, se la si vuole coltivare in giardino o in vaso, è importante creare un ambiente simile al suo habitat naturale.
Per prima cosa la sarracenia ha bisogno di molta luce solare diretta per crescere, preferibilmente 6-8 ore al giorno. Se si vive in un’area molto calda, può essere utile posizionare la pianta in un luogo dove è esposta alla luce solare del mattino o del pomeriggio. La pianta cresce meglio in climi freschi e umidi, ma non sopporta le gelate. Si consiglia di posiziona in un luogo dove la temperatura rimane tra i 18 e i 25 gradi °C durante il giorno, e tra i 10 e i 18 gradi °C durante la notte.
Inoltre, ha bisogno di un ambiente umido per vegetare correttamente, quindi può essere utile posizionare il vaso su dei ciottoli bagnati o spruzzare acqua intorno alla pianta per aumentare l’umidità.
In generale, la sarracenia può essere coltivata all’interno o all’esterno, a seconda delle condizioni ambientali e delle temperature della propria zona.
Qual è il terreno ideale per coltivare questa pianta carnivora in giardino o in vaso?
La sarracenia cresce naturalmente in terreni acidi come quelli delle torbiere e quindi richiede un terreno specifico per la sua coltivazione. Il terreno ideale per la sarracenia deve essere poroso, drenante e acido, in modo da evitare che le radici marciscano e da favorire la corretta assunzione dei nutrienti. Il ph deve essere tra 4,5 e 5,5, ovvero acido. Dunque un mix di substrato ottimale è quello composto da torba e perlite. La torba acidifica il terreno, la perlite ne aumenta la porosità il drenaggio.
Questo mix è facile da utilizzare nella coltivazione in vaso, anche perché si trova in vendita già pronto.
Se invece volete coltivare la sarracenia in piena terra dovete ammendare a parte alla terra del giardino la torba e la sabbia, rendendo quindi il suolo più adatto a questa pianta carnivora.
Che tipo di vaso è ottimale per la sarracenia e dopo quanto tempo si rinvasa?
Per la sarracenia, in genere, si consiglia di utilizzare vasi poco profondi e piuttosto ampi, in modo da consentire lo sviluppo del sistema radicale superficiale della pianta. I vasi in terracotta sono una buona scelta, poiché permettono una buona circolazione dell’aria e favoriscono il drenaggio dell’acqua in eccesso.
La sarracenia ha bisogno di essere rinvasata ogni due o tre anni, a seconda della dimensione del vaso e della crescita della pianta. La migliore stagione per effettuare l’operazione è la primavera, quando la pianta è in piena crescita. Durante il rinvaso, è importante rimuovere con attenzione il substrato vecchio e morto dalle radici della pianta e trapiantare in un nuovo substrato fresco. Ovviamente, se la sarracenia viene coltivata in piena terra, non è necessario il rinvaso, ma può essere utile smuovere periodicamente il terreno intorno alla pianta e aggiungere un po’ di torba fresca per garantirle un ambiente di coltura migliore.
Come darle acqua?
La sarracenia richiede un’irrigazione regolare per prosperare. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla quantità e alla qualità dell’acqua che viene data alla pianta per evitare problemi di crescita e di salute.
Richiede molta acqua durante la stagione di crescita, ma è importante evitare di lasciare l’acqua stagnante direttamente nel sottovaso o nel piatto di raccolta, poiché questo può causare il marciume delle radici. Sul sottovaso si possono sistemare dei ciottoli, in modo da lasciare umido, ma non inzuppato. Si consiglia di bagnare il terreno almeno una volta alla settimana durante la stagione di crescita, ma la frequenza dipende dalle condizioni ambientali, come la temperatura e l’umidità.
È fondamentale utilizzare acqua distillata, acqua piovana o acqua deionizzata, poiché queste hanno un basso contenuto di minerali. Evitare di utilizzare acqua del rubinetto, poiché spesso contiene sali minerali e cloro, che possono danneggiare la pianta. L’acqua somministrata dovrebbe avere una temperatura simile a quella ambiente, quindi evitare di utilizzare acqua fredda o ghiacciata. Anche l’acqua troppo calda può danneggiare le radici della pianta. Infine evitate di somministrare l’acqua direttamente sulle foglie, in quanto questo potrebbe causare il deterioramento del tessuto fogliare.
Come prendersi cura di una sarracenia in inverno?
Durante l’inverno, le piante di sarracenia entrano in uno stato di riposo vegetativo. In questo periodo la pianta rallenta la crescita e richiede una cura speciale per garantire che sia in grado di sopravvivere e prosperare quando riprende la crescita durante la primavera. Occorre quindi ridurre drasticamente la somministrazione di acqua, si consiglia di bagnare il terreno solo quando si asciuga completamente.
Mantenere la pianta in un luogo fresco, con una temperatura più bassa, compresa tra i 5 °C e i 10 °C. È importante posizionare la pianta in un luogo fresco e ben ventilato, ma evitare di esporla a temperature estremamente basse o a sbalzi di temperatura. Durante l’inverno quindi, la sarracenia richiede meno luce solare rispetto alla stagione di crescita. Si consiglia di tenere la pianta in un luogo parzialmente o completamente ombreggiato durante i mesi invernali.
Infine, durante l’inverno, alcune foglie possono ingiallirsi e morire. Si consiglia di rimuovere queste foglie morte per evitare che marciscano e danneggino la pianta.
Come si moltiplica una pianta di sarracenia?
Esistono diverse modalità per moltiplicare la sarracenia. Un primo metodo è quello della divisione dei rizomi , questa tecnica consiste nel separare delicatamente i rizomi dalla pianta madre e piantarli in vasi o in piena terra. Si consiglia di effettuare questa operazione durante la primavera o l’estate, quando la pianta è in piena crescita.
Altra tecnica è quella della talea, che può essere effettuata durante la stagione di crescita, tagliando un ascide sano e intero dalla pianta madre e posizionandolo in un nuovo vaso con substrato appropriato. È importante mantenere la talea costantemente umida e posizionarla in un luogo parzialmente o completamente ombreggiato fino a quando non produce nuovi germogli.
Alcune specie producono gemme laterali, anche chiamate figli, che possono essere staccate dalla pianta madre e piantate in vasi o in piena terra. Questo metodo è particolarmente utile per le piante che producono molte gemme laterali.
In generale, la moltiplicazione della sarracenia richiede attenzione e cura, ma può essere una sfida gratificante per i giardinieri appassionati.
Quanto vive questa pianta carnivora?
La durata di vita di una pianta di sarracenia può variare a seconda delle condizioni ambientali, della cura e della specie specifica. In genere, un esemplare può vivere dai 3 ai 5 anni, ma alcune specie possono vivere fino a 20 anni o più se curate correttamente. È importante notare che si tratta di una pianta perenne che cresce durante la stagione calda e entra in una fase di dormienza durante l’inverno, in cui riduce la sua attività metabolica e rimane in uno stato di riposo fino alla primavera successiva.
Per prolungare la vita della pianta, è importante fornirle le giuste condizioni di crescita, come una corretta esposizione alla luce solare, l’irrigazione regolare con acqua priva di sali minerali e la giusta miscela di terreno acido.