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La Pachyphytum oviferum è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae. È originaria del Messico e per la particolare forma delle sue foglie è stata ribattezzata con il nome di pianta dei confetti. Il nome botanico Pachyphytum deriva dalle parole greche pachys che significa grosso e phytòs che significa pianta, quindi proprio pianta grassa, riferendosi alla consistenza carnosa delle foglie. Oviferum significa portatrice di uova, sempre in riferimento alla forma delle sue foglie che ricordano le uova.
La Pachyphytum oviferum si fa apprezzare per la morbidezza delle sue forme, inoltre è facile da coltivare, soprattutto in vaso come pianta ornamentale. Vediamo quindi tutti i segreti per crescere una pianta dei confetti sana e rigogliosa.
Caratteristiche botaniche Pachyphytum oviferum
La Pachyphytum oviferum è una pianta succulenta a crescita lenta che forma cuscinetti di foglie carnose e tondeggianti, solitamente di colore verde-argenteo, con una patina pruinosa grigiastra che protegge le foglie dai raggi del sole. D’estate, con il sole diretto, possono apparire sfumature rosa o violacee.
Le piante giovani hanno portamento eretto, mentre con l’età formano dei cespugli arbustivi con rami allungati e carnosi. Le dimensioni sono contenute, al massimo 25-30 cm di altezza e altrettanti di diametro.
Le foglie, che sembrano proprio dei confetti, hanno una lieve punta all’estremità e sono disposte in rosette compatte. La pianta produce fiori piccoli e delicati, di forma campanulata, solitamente di colore arancio o rosso scuro, che spuntano su lunghe infiorescenze in primavera o in estate.
Come coltivare Pachyphytum oviferum
Le piante di Pachyphytum oviferum si possono coltivare all’aperto, solitamente in vaso. Resistono al freddo, ma non al gelo intenso, per cui d’inverno è necessario spostarle in una posizione riparata o dentro casa. È una pianta che resiste bene al sole e alla siccità, per questo gradisce esposizioni soleggiate. D’estate però, è meglio evitare il sole diretto nelle ore centrali della giornata e quindi optare per una posizione più ombreggiata.
Qual è il terreno ideale per coltivare una pianta di Pachyphytum oviferum?
Il terreno ideale per la coltivazione di Pachyphytum oviferum è un mix di terriccio per piante grasse, sabbia e perlite, in modo da creare un substrato ben drenante che mantiene umidità sufficiente per la pianta, ma evita il ristagno d’acqua. Questa pianta preferisce un terreno che si asciuga velocemente tra un’annaffiatura e l’altra, in modo da prevenire marciumi radicali.
Per il contenitore si possono usare i classici vasi tondeggianti e non troppo profondi, in modo da assecondare la pianta nel suo allargamento naturale che alla fine la farà sembrare un cuscino di confetti.
Come si moltiplica una pianta dei confetti?
La pianta di Pachyphytum oviferum si può moltiplicare con diverse tecniche, ovvero: per seme, per divisione dei cespi, talea di foglia e di fusto. Vediamole singolarmente.
Semina della pianta dei confetti
La pianta di Pachyphytum oviferum può essere facilmente coltivata a partire da semi. I semi possono essere acquistati presso un negozio di giardinaggio o online. La semina può essere effettuata in primavera in un substrato umido e ben drenato, come il mix visto in precedenza. I semi dovrebbero essere interrati appena sotto la superficie del terreno e mantenuti umidi fino a quando non germoglieranno.
Divisione dei cespi della pianta dei confetti
La pianta di Pachyphytum oviferum può essere divisa ogni 2-3 anni per fare nuove piantine e per mantenerla in salute. La divisione dovrebbe essere effettuata in primavera o in estate, quando la pianta è in crescita attiva. Per operare la divisione è necessario rimuovere delicatamente la zolla dal vaso e separare le diverse sezioni della pianta districando le radici. Ogni sezione deve avere una buona quantità di radici sane e può essere trapiantata in un nuovo vaso con un substrato umido e ben drenato.
Talea di foglia della pianta dei confetti
La talea è un metodo semplice e veloce per moltiplicare la pianta di Pachyphytum oviferum utilizzando semplicemente le foglie. Per prima cosa scegliere una foglia sana e robusta dalla parte inferiore della pianta. Assicurati che la foglia sia lunga e ben sviluppata, con una bella forma e un bel colore. Utilizzare un coltello affilato per tagliare la foglia dalla pianta madre. Assicurarsi di tagliare la foglia esattamente vicino al fusto. Lasciare la foglia tagliata a secco per 1 giorno in un luogo asciutto e ben ventilato. Questo permetterà alla ferita di guarire e alla foglia di formare un tessuto cicatriziale, che aiuterà a prevenire la contaminazione batterica. A questo punto preparare un vaso con un substrato umido e inserire la foglia nella terra, con il tessuto cicatriziale rivolto verso il basso. Mantenere il substrato umido ma non inzuppato, annaffiando regolarmente ma evitando il ristagno d’acqua.
La talea di Pachyphytum oviferum dovrebbe radicare in circa un mese, a seconda delle condizioni ambientali. Una volta che le radici sono ben sviluppate, la talea può essere trapiantata in un vaso più grande con un substrato fresco.
Talea di fusto della pianta dei confetti
Ancora più semplice è la moltiplicazione con talea di fusto, tagliando una porzione di un ramo allungato. Il rametto si potrà mettere direttamente a dimora nel terreno e avrà grosse probabilità di radicazione.
Quanta acqua dare a una pianta di Pachyphytum oviferum?
La pianta di Pachyphytum oviferum è piuttosto resistenze alla siccità, ha bisogno di un’irrigazione regolare soltanto nel periodo estivo. Le esigenze di irrigazione possono variare a seconda delle condizioni ambientali, come la luminosità, la temperatura e l’umidità, quindi in estate regolarsi toccando il terriccio e dare acqua solo quando è ben asciutto nei primi centimetri. Evitate di bagnare le foglie della pianta, poiché questo può causare la comparsa di macchie marroni.
Quali sono i parassiti che possono attaccare la pianta dei confetti e come rimediare alle infestazioni?
Anche la pianta dei confetti, come molte altre piante da appartamento, può essere soggetta a una serie di parassiti.
Nel caso di Pachyphytum oviferum attenzione alla presenza di afidi, che succhiano la linfa dalla pianta, causando una deformazione delle foglie e una produzione insufficiente di clorofilla. Per eliminare gli afidi, puoi pulire la pianta con un getto d’acqua o utilizzare un del sapone molle potassico.
Altro potenziale parassita è il ragnetto rosso, soprattutto nei caldi mesi estivi e che provoca l’ingiallimento e il deperimento delle foglie. Per eliminarlo bagnate le foglie della pianta con acqua fresca, l’umidità non è infatti tollerata dal ragnetto.
Infine attenzione alla cocciniglia, che imbratta la vegetazione e fa deperire la pianta. In questo caso pulire le foglie con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e sapone alle prime avvisaglie d’infestazione.