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Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è una delle specie di ragno più velenose presenti in Italia. Il pericolo non è dovuto alla sua indole aggressiva, anzi questa specie è piuttosto timida nel comportamento, ma è legato al fatto che alle nostre latitudini questo aracnide vive nelle case, per cui non è troppo difficile entrarvi in contatto. E quando si sente minacciato, anche inconsapevolmente, può difendersi con un morso. Quest’ultimo non è particolarmente doloroso, per cui capita che lì per lì nemmeno lo si senta. Le sostanze che rilascia nel nostro corpo sono però molto tossiche e causano gravi problemi.
In quest’articolo vediamo come riconoscere il ragno violino, studiamo il suo comportamento e capiamo quali sono le conseguenze per l’uomo e cosa fare in caso di morso.
Tassonomia del ragno violino
Il ragno violino, nome scientifico Loxosceles rufescens, è un piccolo animale della classe degli Aracnidi, famiglia dei Sicaridi. Insieme alla vedova nera è il ragno più velenoso presente in Italia. Il nome della famiglia deriva dal termine latino sicarium = sicario, in riferimento alle sue abilità predatorie. Tuttavia il ragno violino non è la specie più pericolosa della stessa famiglia.
Ad esempio, il morso del ragno eremita marrone, Loxosceles reclusa, può avere conseguenze istantanee letali, ma per fortuna quest’ultima specie non vive in Italia.
Descrizione del ragno violino
Ad un’attenta osservazione il ragno violino è abbastanza facile da riconoscere. Come la maggior parte delle specie di ragno, vi è una differenza tra gli esemplari maschili e quelli femminili. Questa differenza è detta dimorfismo sessuale.
Nel ragno violino tale differenza non è troppo marcata ed è legata più che altro alle dimensioni.
- La femmina ha un corpo lungo circa 7-8 mm, che, contando le lunghe e sottili zampe, arriva a 4-5 cm.
- Il maschio ha invece il corpo più piccolo, circa 5 mm.
- In generale non è un animale con particolari striature.
- Le zampe e l’addome sono ricoperte di una sottile e corta peluria.
- Il numero di occhi è una delle caratteristiche distintive. Ne ha sei, a differenza degli otto della maggior parte dei ragni. Questi sono separati in tre gruppi da due;
- Altro tratto distintivo è il colore marrone chiaro, simile al terriccio, con un disegno più scuro a forma di violino sul dorso. A questa macchia particolare si deve il nome volgare della specie.
Habitat
Il ragno violino è l’unico rappresentante della specie di diretta origine mediterranea. È presente in tutto il Paese già da qualche anno, anche se è più diffuso nelle regioni settentrionali. Ha abitudini notturne, per cui è difficile osservarlo di giorno. In natura vive in piccoli anfratti all’interno delle cortecce degli alberi o sotto le pietre. Ama le temperature miti, per cui spesso entra nelle abitazioni, causando problemi.
Il ragno violino nelle case
Le vie d’ingresso per la casa sono le fessure delle porte, le intercapedini degli infissi, a volte i condotti d’aerazione. Può essere introdotto accidentalmente, ad esempio con il trasporto della legna da ardere. In casa il ragno violino tesse la sua fitta ragnatela nei luoghi più asciutti, negli angoli difficilmente raggiungibili o poco frequentati. Ad esempio si può trovare in vecchie scatole di cartone, negli sgabuzzini, dietro vecchi quadri impolverati, negli oggetti accumulati in scantinati e soffitte. Il problema principale è che, quando entra nelle abitazioni, a volte può rifugiarsi all’interno delle calzature, tra i vestiti dell’appendiabito, sotto le lenzuola, sotto i mobili, dietro il divano. In questi casi, può sentirsi involontariamente minacciato, e dunque può pungere.
Cosa fare se in casa abbiamo il ragno violino
L’eventualità più semplice è che ci si accorga della presenza del ragno violino in casa, senza subire morsi e quindi patire spiacevoli incidenti. Ad ogni modo, un ragno del genere in casa è un pericolo reale. Il consiglio che diamo, doveste trovarlo nel vostro appartamento, è quello di non fare gli eroi per cercare di catturarlo, ma di rivolgervi a ditte di disinfestazione specializzate.
Ciclo biologico del ragno violino
Il ragno violino è molto longevo, nelle giuste condizioni riesce a vivere fino a 4 anni. È inoltre molto resistente, giacché può sopravvivere per mesi privo di acqua e cibo. Gli accoppiamenti avvengono per lo più nel periodo estivo, anche se vi possono essere degli sfasamenti temporali in primavera e autunno. Le femmine depongono le loro uova in piccoli bozzi di seta di colore biancastro, grandi pochi millimetri e che possono ospitare dalle 20 alle 50 uova. La schiusa delle uova avviene dopo circa una settimana dalla deposizione. Il ragno muta circa 6 o 7 volte prima di divenire adulto, cosa che avviene in circa 7 o 8 mesi.
Stile di vita
Come accennato, il ragno violino ha abitudini notturne. È un abile cacciatore, riesce a catturare le prede facendole cadere nella sua sottile ragnatela. In seguito le paralizza iniettando una minima dose di veleno. Si nutre più che altro di piccoli insetti, quali formiche, altri ragnetti, scarafaggi, farfalline, ecc. La sua caratteristica è di non essere stanziale. Si sposta infatti per cercare nuove prede. Questa è un’altra delle regioni per cui a volte ci si trova il ragno violino in casa.
Il morso del ragno violino
Il ragno violino di solito si allontana quando percepisce la presenza dell’uomo. Tuttavia, sentendosi inavvertitamente minacciato, può rispondere con un morso. Il morso del ragno violino non è particolarmente doloroso, per cui spesso non ci si accorge nell’immediato di essere stati punti. Dopo alcune ore però, l’area colpita diviene pruriginosa e si iniziano ad avvertire dolori localizzati. La reazione dell’organismo al morso è soggettiva e dipende da diversi fattori, ossia: punto del corpo colpito; stato di salute della persona; quantità di veleno iniettata.
Caratteristiche del veleno
Il veleno del ragno violino è molto pericoloso per l’uomo. Contiene sostanze tossiche con azione citolitica e necrotizzante dei tessuti. In particolare, la sfingomielinasi è l’enzima responsabile della necrosi tissutale e del reclutamento di leucociti nel sito del morso, a loro volta responsabili di una grave reazione infiammatoria.
Conseguenze cliniche della puntura
Il quadro sintomatologico in seguito alla puntura del ragno violino è detto loxoscelismo. Ha 4 differenti stadi di gravità:
- Lieve, con sintomi leggeri, localizzati solo nel punto del morso, autolimitante;
- Moderata, da cui derivano: eritema, prurito e una piccola lesione nel punto del morso che esita in una escara, autolimitante;
- Escarotica (o cutaneo-necrotica), con formazione di lesioni necrotiche che evolvono in ulcere crateriformi. Compare in seguito una lesione eritemato-flittenulare a contenuto siero-ematico, che esita in escara. Tali ulcerazioni possono raggiungere anche le dimensione di diversi centimetri e avere difficoltà a rimarginarsi. A volte le lesioni necrotiche possono essere piuttosto estese e richiedere la rimozione del tessuto morto o, addirittura, l’amputazione dell’arto colpito;
- Sistemica (o viscero-cutane). È una forma molto rara che si sviluppa insieme alla forma escarotica nelle prime 24-48 ore dal morso. È caratterizzata da malessere generale, brividi, febbre, dolori muscolari, nausea, vomito, ecchimosi, ematuria, trombocitopenia e anemia emolitica. In persone particolarmente sensibili (ad esempio bambini o immunodepressi) tale forma grave può evolvere in uno stato comatoso e anche nella morte del paziente.
Cosa fare in caso di morso del ragno violino
Ad oggi non esiste un antidoto per il veleno del ragno violino. Tuttavia, nei presidi sanitari s’interviene con forti terapie antibiotiche, che nella maggior parte dei casi evitano gli eventi più nefasti descritti in precedenza. Quando si viene morsi dal ragno violino bisogna dunque andare immediatamente in pronto soccorso. L’ideale sarebbe portare con sé il ragno, così da consentire ai sanitari di identificarlo e attivare i protocolli sanitari necessari. Tuttavia, questo non sempre è possibile.
Nell’immediatezza del morso, prima di recarsi di tutta fretta in pronto soccorso, si deve lavare la parte interessata con del sapone neutro e applicarvi del ghiaccio.
6 commenti
Posso piantare i pomodori dove prima c’erano i cavoli?
A coltivazioni che sono forti consumatrici di sostanze organiche del terreno, è bene far seguire coltivazioni che hanno un consumo minore. Ti consigliamo di dare un’occhiata all’articolo dedicato alle rotazioni colturali.
Buongiorno.
Vi seguo da un paio di anni circa e vi considero un punto di riferimento per tutti gli argomenti che trattate e pubblicate; siete assolutamente tecnici, approfondite le tematiche, mai banali, facendo cultura a disposizione di tutti costantemente.
Quindi vi ringrazio e vi sono grato.
Grazie mille, Maurizio 🙂
forse se usaste termini più semplici sarebbe meglio , non si è tutti medici e non credo ci si faccia brutta figura a parlare in modo comprensibile alle persone normali.
grazie
Nel caso uno viene morso dal ragno violino e supera la necrosi localizzata dopo comunque alcune settimane, in un successivo incidentale incontro con relativo ulteriore morso, si è comunque ormai immuni da latte infezioni o si può ripetere la necrosi od altro?