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La Chamaedorea elegans è una pianta ornamentale appartenente alla famiglia delle Arecaceae, comunemente nota come palma della fortuna o palma da salotto. È originaria del Messico e dell’America centrale, ma è stata introdotta in molte altre parti del mondo come pianta ornamentale. Questa pianta è resistente e facile da coltivare in ambienti interni, il che la rende una scelta popolare per la decorazione di case e uffici. Inoltre, è nota per la sua capacità di purificare l’aria, essendo in grado di assorbire diverse sostanze chimiche nocive. Essendo, poi, una pianta molto elegante e graziosa, è dunque perfetta per dare un tocco di verde e di natura all’interno delle nostre abitazioni.
Ecco, quindi, tutto quello che c’è da sapere per curare una palma della fortuna in casa.
Caratteristiche botaniche della Chamaedorea elegans
La pianta di Chamaedorea elegans è una piccola palma che cresce sviluppando lunghi fusti alti fino a circa 1,5-2 metri di altezza. I fusti sottili e diritti, terminato con foglie pinnate e arcuate di colore verde scuro lucido. Le foglie più grandi sono lunghe fino a circa 60 cm e sono costituite da foglioline strette e allungate disposte a ventaglio.
La palma della fortuna forma nel complesso un elegante chioma ricadente, molto ornamentale. In condizioni ideali, la palma da salotto produce anche piccoli fiori gialli o arancioni e piccoli frutti neri o rossi, anche se questi non sono molto comuni nella coltivazione in casa.
Dove posizionare la Chamaedorea elegans?
La Chamaedorea elegans è una pianta che in natura predilige le temperature miti e gli ambienti umidi, tipici delle regioni tropicali. Nella coltivazione in appartamento, la pianta tollera temperature tra i 15 e i 25 °C, con un’umidità relativa dell’aria compresa tra il 50% e il 60%. Tuttavia, può resistere anche a temperature più basse, purché non scendano al di sotto dei 10°C per periodi prolungati. Per quanto riguarda l’esposizione, preferisce ambienti luminosi, ma non direttamente esposti ai raggi solari, che possono causare scottature alle foglie. Inoltre, la pianta può adattarsi anche a posizioni meno luminose, ma in questo caso il suo sviluppo potrebbe essere più lento e le foglie potrebbero essere più piccole.
In termini di umidità ha bisogno di ambienti abbastanza umidi per prosperare, quindi, specie in estate, è consigliabile nebulizzare regolarmente le foglie con acqua tiepida per mantenere un buon livello di umidità nell’ambiente circostante. Inoltre, è importante evitare di posizionare la pianta in ambienti troppo secchi o vicino a fonti di calore, come termosifoni o caminetti, che possono ridurre ulteriormente l’umidità dell’aria.
Terreno ideale alla coltivazione della palma della fortuna
Il terreno ideale per coltivare la Chamaedorea elegans in vaso deve essere ben drenante e ricco di sostanza organica.
Un buon mix di substrato per questa pianta può essere costituito da terra per piante da interno di buona qualità, torba, concime organico (compost o humus di lombrico), perlite o sabbia in parti uguali. Questo tipo di terreno consente un’ottima aerazione delle radici, prevenendo il rischio di marciume radicale, e al contempo fornisce alla pianta i nutrienti di cui ha bisogno per crescere e prosperare.
In generale, è importante evitare di utilizzare terreni pesanti e argillosi, che possono trattenere troppa acqua e causare problemi di ristagno idrico alle radici della pianta.
È altresì opportuno evitare di utilizzare terreni troppo leggeri e sabbiosi, che possono essere difficili da irrigare e non fornire abbastanza sostanza organica alla pianta.
Rinvaso
Per una buona riuscita della coltivazione della Chamaedorea elegans è importante assicurarsi che il vaso sia abbastanza grande, almeno 40 cm di diametro per una pianta adulta, mentre le piante appena acquistate (una selezione la trovate qui) si possono travasare in un vaso da 18-20 cm di diametro. Il rinvaso dovrebbe avvenire ogni 2-3 anni, solo quando l’apparato radicale ha occupato tutto lo spazio a disposizione.
Come si moltiplica una pianta di Chamaedorea elegans?
La Chamaedorea elegans può essere moltiplicata tramite la propagazione per seme o per divisione dei polloni. La propagazione per seme (i semi li potete trovare qui) è un processo abbastanza lungo e laborioso, che richiede l’utilizzo di un substrato adatto alla semina (come questo). I semi di chamaedorea devono essere seminati in primavera o in autunno, coperti da uno strato sottile di terriccio e mantenuti costantemente umidi fino alla germinazione, che può richiedere alcune settimane o mesi.
La propagazione per divisione dei polloni è invece un processo più semplice e rapido. Consiste nell’asportare con attenzione i polloni che si sviluppano alla base della pianta madre e trapiantarli in vasi separati con un terreno adatto.
Per dividere i polloni, è necessario estrarli delicatamente dalla pianta madre, evitando di danneggiare le radici. I polloni possono quindi essere trapiantati in vasi separati, mantenendo un’umidità costante e una temperatura adeguata fino a quando non avranno sviluppato un sistema radicale ben definito.
In entrambi i casi, è importante assicurarsi che le piante giovani siano mantenute in un ambiente umido e luminoso, senza esposizione diretta ai raggi solari, fino a quando non avranno raggiunto una certa dimensione e non saranno abbastanza forti da affrontare le condizioni ambientali normali.
Come innaffiare la Chamaedorea elegans?
La quantità di acqua necessaria per una pianta di Chamaedorea elegans coltivata in appartamento dipende da diversi fattori. Tra questi abbiamo: la temperatura, l’umidità ambientale, la dimensione del vaso, il tipo di terreno e la stagione dell’anno.
In generale, è una pianta che richiede una buona irrigazione; l’importante è evitare di sommergerla e di lasciare il terreno umido per troppo tempo, poiché questo può causare il marciume radicale e comprometterne la salute.
Un buon metodo per determinare quando annaffiare la pianta è quello di controllare il terreno: se la superficie del terreno risulta asciutta al tatto, è probabile che la pianta abbia bisogno di acqua. In linea generale, si consiglia di innaffiare la palma da appartamento circa una volta alla settimana, aumentando la frequenza durante le stagioni più calde o secche e riducendola durante le stagioni più fredde o umide. Inoltre, è importante utilizzare acqua a temperatura ambiente, evitando di esporre la pianta a sbalzi di temperatura eccessivi.
Come concimare la pianta della fortuna
È importante concimare regolarmente le piante di Chamaedorea elegans per mantenerle in salute e favorirne la crescita. Un concime adeguato può fornire alla pianta i nutrienti necessari per una crescita forte e sana. Durante la stagione vegetativa, quindi in primavera-estate, si consiglia di somministrare una volta ogni 15 giorni un concime liquido bio per piante da interno (come questo), seguendo i dosaggi indicati sulla confezione.
Come potare la Chamaedorea elegans
Le piante di Chamaedorea elegans non vanno sottoposte ad una vera e propria potatura. Periodicamente basta rimuovere le foglie che ogni tanto seccano, anche per rinnovarsi. I residui colturali possono essere la via d’ingresso di parassiti e malattie, per cui è meglio rimuoverli con un taglio alla base. Per mantenere le foglie lucide e pulite dalla polvere basta passare delicatamente sulla superficie con un panno umido di cotone. Si consiglia di evitare l’uso di prodotti chimici o detergenti, in quanto potrebbero causare danni alle foglie. In primavera-estate si fanno periodiche nebulizzazioni d’acqua per mantenere più alta l’umidità.
I parassiti della pianta da salotto
Il parassita più temibile per la palma Chamaedorea elegans è sicuramente la cocciniglia. Questi insetti parassiti si attaccano alle foglie e ai rami della pianta, formando una sorta di scudo protettivo ceroso. Si nutrono della linfa della pianta e possono causare una riduzione della crescita e della vitalità. Ai primi segni d’attacco della cocciniglia pulite le foglie con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e sapone di Marsiglia. Se l’infestazione è già in stato avanzato, occorre intervenire con prodotti specifici consentiti in bio, come l’olio bianco minerale.
Malattie che colpiscono la pianta da salotto
Il problema più frequente per le piante di Chamaedorea elegans è il marciume radicale, malattia causata da funghi del genere Pythium che attaccano le radici. Si manifesta con un ingiallimento e un appassimento delle foglie, seguiti dalla morte della pianta. Può essere prevenuto assicurando un buon drenaggio del terreno e utilizzando terriccio nuovo e di buona qualità. Un’altra malattia fungina che può colpire la pianta, è stata di recente riscontrata in Cina ed causata dal patogeno Fusarium oxysporum. I sintomi della malattia sono piccole macchie marroni sulle foglie, che gradualmente si allargano e diventano scure e irregolari, formando poi un tessuto necrotico al centro delle lesioni. Sono attualmente al vaglio le soluzioni al problema.
Chamaedorea elegans è dannosa per il gatto?
Una domanda che molti si pongono è se Chamaedorea elegans sia pericolosa per i gatti e in generale per gli animali domestici. La pianta non è considerata tossica per gli animali, tuttavia, come con tutte le piante, è importante prestare attenzione alla posizione della pianta in casa. I nostri amici a 4 zampe, infatti, possono essere curiosi e masticare le foglie o le radici, causando irritazione o problemi gastrointestinali. In caso di ingestione accidentale della pianta, è sempre meglio contattare un veterinario per un consiglio professionale.