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La pianta di iperico, conosciuta anche come erba di san Giovanni o erba delle streghe, è una spontanea che cresce dappertutto nelle nostre campagne. Il grande interesse attuale verso questa pianta si rifà agli antichi utilizzi della medicina popolare. E’ infatti da sempre considerata un valido aiuto per curare gli stati che oggi definiamo ansioso-depressivi, ma che un tempo erano assimilati alla pazzia o peggio alle possessioni diaboliche. Molti studi moderni confermano questa straordinaria capacità di lenire i disturbi nervosi, ovviamente con le dovute precauzioni d’utilizzo. L’iperico, però, ha tante altre proprietà, una su tutte quella del suo olio, che viene utilizzato per curare tutte le lesioni della pelle. Si tratta di un estratto facile da preparare anche in casa, dopo un semplice procedimento di macerazione.
Ma prima di continuare, cerchiamo di conoscere al meglio la struttura di questa pianta e le sue eccezionali proprietà.
La pianta di iperico
Descrizione botanica

Pianta di iperico o Erba di san Giovanni
La pianta di iperico, nome scientifico Hypericum perforatum, è una pianta officinale perenne e sempreverde appartenente alla famiglia botanica delle Clusiacee (o Guttiferae).
Il nome della specie in questione, ossia perforatum, deriva dal latino perforo=perforare, e sta ad indicare le numerose ghiandole translucide presenti sulla lamina fogliare, che la fanno apparire bucherellata. Per questa particolare caratteristica è ben riconoscibile anche quando non è in fioritura.
L’iperico è una pianta glabra, il suo fusto è eretto e lignificato, segnato da due marcate strisce longitudinali. Può raggiungere altezze variabili dai 20 cm fino ai 90 cm.
Le foglie sono opposte sul fusto, di forma ovato-lanceolata e colore verde brillante. Come detto, sono cosparse di vescichette oleose. Nei margini sono presenti dei piccoli punti neri, consistenti in strutture ghiandolari contenenti l’ipericina, il principio attivo dell’iperico. Si tratta di un pigmento rosso contenuto in maggiore quantità nei fiori.
I fiori sono la parte più interessante della pianta d’iperico. Sono di colore giallo-oro, formati da 5 petali molto delicati, lunghi fino al doppio dei sepali. Si trovano riuniti in corimbi multiflori. Strappandoli dai loro peduncoli, o sfregandone i petali, inizia a sgorgare una linfa rosso sangue contenente i principi attivi. Da qui un altro dei tanti nomi popolari dell’iperico, ossia l’erba dell’olio rosso.
La fioritura della pianta di iperico avviene da giugno ad agosto, anche se il periodo migliore, secondo la tradizione popolare, è proprio nella settimana del 24 giugno, la ricorrenza cristiana di San Giovanni.
Habitat preferito
L’iperico è una pianta perenne, presente tutto l’anno in quanto non teme il freddo. E’ una pianta originaria delle isole britanniche, attualmente diffusa in tutto il mondo. In Italia è presente in tutte le regioni. Preferisce crescere in posizioni luminose e soleggiate, al limite semi-ombreggiate, con un ambiente poco umido e asciutto, come quello dei campi abbandonati o delle bordure.
Raccolta
Dell’iperico si raccolgono le infiorescenze nel periodo di fioritura. Queste vengono riunite in mazzetti e poste a essiccare in un luogo ombreggiato e ventilato. Tuttavia è meglio utilizzare i fiori freschi, appena raccolti, se ne abbiamo la possibilità.
Cosa contiene la pianta di iperico?
I fiori e le foglie della pianta di iperico contengono una serie di elementi chimici (ovviamente naturali) molto caratteristici. Tra questi elementi abbiamo: i naftodiantroni (l’ipericina e la pseudoipericina), i floroglucinoli (l’iperforina e l’adiperforina), i flavonoidi (l’iperoside, la quercitrina e l’isoquercitrina). Inoltre sono presenti i tannini catechinici, l’acido caffeico e clorogenico, le pectine, un elevato contenuto di mucillagini, sostanze tanniche e molti altri elementi secondari.
Tutti questi elementi combinati conferiscono alla pianta d’iperico eccezionali proprietà terapeutiche, sia ad uso interno che esterno.
Vediamo quali sono.
Proprietà antidepressive dell’iperico
L’iperico è considerato il rimedio naturale per eccellenza di alcuni stati di depressione psicogena e in generale dei disturbi nervosi causati da disfunzioni endocrine (ovviamente, prima di iniziare una cura bisogna sempre prima rivolgersi a un medico). Questa pianta svolge attività antidepressiva e riequilibra il tono dell’umore. Inoltre ha effetti ansiolitici.
Per questo motivo la pianta di iperico è fortemente ricercata dalle industrie erboristiche per la preparazione di pastiglie naturali che si trovano facilmente in commercio (ad esempio potete trovarle qui).
L’iperico può essere considerato un farmaco naturale, dunque è l’ideale per chi intende, su consulto medico, curare la depressione con le erbe. Tuttavia, c’è da sottolineare che la sua assunzione ha interazioni note con altri farmaci. Questo perché le sostanze naturali presenti provocano l’induzione di diversi enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci. Ciò riduce i livelli plasmatici e provoca una minore efficacia di alcuni medicinali, se assunti contemporaneamente.
In particolare viene sconsigliato l’uso dell’iperico se si stanno assumendo farmaci a base di indinavir e altri farmaci antiretrovirali per la terapia dell’infezione da HIV-1, warfarin, ciclosporina, teofillina, digossina, contraccettivi orali. Viene ulteriormente sconsigliato l’uso dell’iperico se si seguono altre terapie farmacologiche antidepressive.
Altra precauzione d’utilizzo è quella nelle donne in gravidanza ed allattamento.
Insomma la potenza dei principi attivi dell’iperico non va assolutamente d’accordo con la farmacologia tradizionale. Per questo, se volete fare uso d’iperico consultatevi attentamente con il vostro medico, soprattutto in relazione all’assunzione di farmaci convenzionali.
Altri usi interni dell’iperico
Oltre alla proprietà antidepressive, la pianta d’iperico si presta ad altri utilizzi ad uso interno. Ha, infatti, proprietà antisettiche e disinfettanti, senza dimenticare l’azione decongestionante e balsamica. Viene pertanto utilizzato, sotto forma di tisana, per lenire gli stati infiammatori dei bronchi e delle vie urinarie. Inoltre lo si utilizza nelle insufficienze epatiche, nell’enuresi e nelle digestioni difficili. Per finire, ha comprovati effetti vaso protettori del circolo capillare e ha un’attività ipotensiva, cioè in grado di ridurre la pressione arteriosa. Se avete voglia di provarlo, sotto forma di tisana è facilmente reperibile qui
Olio di iperico

Olio di iperico
Uno degli utilizzi maggiormente diffusi dell’iperico è quello esterno, attraverso il suo famoso olio rosso, detto, appunto, olio d’iperico (oleolito).
L’iperico, infatti, viene considerato il rimedio naturale per eccellenza di tutte le possibili lesioni della cute, in primis delle ustioni, ma anche di piaghe e ferite di diverso tipo.
Per scottature e ustioni lievi, l’olio può essere applicato direttamente sulla pelle. Già in pochi minuti è in grado di eliminare efficacemente il dolore. In questi casi è anche un eccellente antidolorifico, in quanto, finché l’ustione o la piaga è coperta con olio d’iperico, il dolore non ricompare.
L’olio d’iperico è utile anche per accelerare il processo di cicatrizzazione delle lesioni, anche gravi, senza provocare raggrinzamenti della pelle. Viene inoltre consigliato come rimedio naturale per tutte le lesioni della cute, le escoriazioni, le abrasioni, gli eritemi.
Quest’olio dalle proprietà eccezionali è utilizzato anche per effettuare massaggi e frizioni. Lenisce i dolori provocati dalle contusioni e ne velocizza la guarigione, facilitando il riassorbimento dell’ematoma e riducendo il gonfiore.
Dunque stiamo parlando di un vero toccasana per la pelle, che si può preparare in casa, con un po’ di organizzazione.
La ricetta la vedremo in dettaglio nel paragrafo che segue, ma ovviamente, se avete poco tempo o poca voglia di prepararlo, un buon olio di iperico già pronto all’uso potete facilmente acquistarlo qui.
Come preparare l’olio d’iperico
Ingredienti
Vediamo ora come preparare in casa l’oleolito, ossia l’olio d’iperico.
Gli ingredienti necessari per un buon quantitativo sono:
- 500 ml di olio extravergine, possibilmente da coltivazione di olive biologiche
- 150 gr di fiori di iperico, raccolti prima che sfioriscano, tra giugno e agosto.
Preparazione

Fiori di iperico in macerazione
Mettete le infiorescenze della pianta di iperico in un vaso di vetro trasparente e poi riempite con l’olio. I fiori devono essere completamente ricoperti e l’olio deve superare il loro livello di circa 2 cm.
A questo punto il vaso viene chiuso ermeticamente e lasciato in posizione soleggiata a macerare. Il periodo di macerazione al sole è di circa un mese, e durante questo tempo l’olio assumerà la tipica colorazione rosso sangue, assorbendo i principi attivi contenuti nei fiori. Per facilitare questo processo, ogni due giorni bisogna scuotere il vaso, dando così una mescolata.
Passato questo periodo di esposizione al sole, bisogna filtrare l’olio con un colino a maglie strette. Quindi, bisogna conservarlo, sempre in un contenitore di vetro, possibilmente scuro, lontano da luce e fonti di calore.
Se conservato correttamente, l’olio d’iperico riesce a preservare le sue proprietà balsamiche per un periodo di circa due anni.
2 commenti
Grazie per le informazioni sempre precise e dettagliate sull’iperico pianta da giardino.
Grazie per i complimenti 🙂