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La borlanda fluida, o semplicemente borlanda, si presenta come un prezioso alleato per gli agricoltori biologici, offrendo una soluzione naturale ed efficace per la nutrizione delle piante. Questo concime organico, derivato esclusivamente dalla lavorazione di sostanze vegetali, rappresenta una fonte ricca di nutrienti essenziali per favorire la crescita sana e vigorosa delle colture.
Nel presente articolo, esploreremo i benefici della borlanda fluida come concime organico liquido nel contesto dell’orto e del frutteto biologico, analizzando le sue proprietà, il suo metodo di utilizzo e le ragioni per cui sempre più agricoltori scelgono di adottarla come parte integrante delle loro pratiche agricole sostenibili.
Cos’è la borlanda fluida e da dove si ottiene?
La borlanda fluida, volgarmente conosciuta anche come burlanda, è un concime organico liquido che è ottenuto come residuo dalla fermentazione e distillazione della melassa di barbabietola. Durante il processo di lavorazione, la melassa di barbabietola subisce una fermentazione naturale, che produce alcol e successivamente è distillata per estrarre i componenti desiderati. Uno di questi componenti è la potassa, un composto ricco di potassio.
Quali sono i suoi elementi nutritivi?
La borlanda fluida è utilizzata principalmente come fertilizzante azotato per le colture agricole. La presenza di azoto, anche in forma di carbonio organico, è fondamentale per promuovere la crescita delle piante e lo sviluppo dei tessuti vegetativi, come foglie e steli. L’azoto è un nutriente essenziale per la sintesi proteica e il metabolismo delle piante. Nella borlanda fluida, la concentrazione di questo elemento può variare mediamente tra il 2% e il 6% o più, a seconda della formulazione.
Oltre all’azoto, questo concime apporta anche una quantità significativa di potassio, grazie alla sua derivazione dalla lavorazione della barbabietola potassofila. Il potassio è un macroelemento importante per le piante, in quanto favorisce la fioritura, la formazione dei frutti e la resistenza alle malattie. La presenza di potassio contribuisce a fornire alle piante una fonte di questo nutriente cruciale per una crescita sana. La borlanda fluida può contenere una concentrazione di potassio che varia tra il 6% e l’8%, offrendo alle piante una riserva decisiva di questo importante elemento.
È importante notare che, sebbene questo concime contenga azoto e potassio, il suo contenuto di fosforo è pressoché privo o molto basso. Di conseguenza, è necessario considerare l’integrazione con altre fonti di fosforo, come concimi organici tipo letame maturo, compost domestico o humus di lombrico.
Inoltre, contiene anche tracce di preziosi microelementi, che sono importanti per le funzioni metaboliche delle piante. Tra questi i più importanti sono rame, ferro e zinco.
La borlanda fluida è disponibile in diverse formulazioni liquide specifiche per l’agricoltura biologica, qui ne trovate una selezione.
Per quali coltivazioni si può usare la borlanda fluida?
La borlanda fluida, come concime organico liquido, può essere utilizzata per una vasta gamma di coltivazioni in ambito ortofrutticolo. È particolarmente consigliata per le coltivazioni biologiche, dove si cerca di adottare pratiche agricole sostenibili ed ecocompatibili.
La soluzione è adatta per ortaggi come: pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, cetrioli, lattuga, cavoli, carote, ravanelli, spinaci, cipolle, melone, patata e ortive in generale. Queste colture traggono vantaggio dalla presenza di nutrienti come azoto e potassio per la crescita delle radici, la formazione dei frutti e la qualità delle foglie.
In frutticoltura biologica la borlanda è ampiamente usata su colture come: melo, pero, pesco, albicocco, ciliegio, susino, nocciolo, kiwi, melograno e agrumi. Tutte queste colture arboree possono beneficiare del suo utilizzo per la fioritura, la fruttificazione e lo sviluppo generale delle piante. Questa fornitura di nutrienti essenziali aiuta a garantire una produzione frutticola sana e abbondante.
Questo concime organico è altresì utilizzato in viticoltura e olivicoltura biologica, quindi per la concimazione organica della vite e dell’olivo. Per queste colture, molto importanti a livello economico, può essere un aiuto decisivo per il viticoltore e l’olivicoltore bio, in quanti i concimi ammessi dai disciplinari europei sono davvero pochi.
Come viene somministrata la borlanda alle coltivazioni?
La borlanda fluida può essere somministrata alle coltivazioni attraverso diversi metodi, tra cui la fertirrigazione, che è una pratica comune in agricoltura. La fertirrigazione combina l’irrigazione con l’applicazione di concime, consentendo una distribuzione uniforme dei nutrienti nel terreno. La concima in fertirrigazione, rispetto alla fertilizzazione con concimi organici solidi, ha l’enorme vantaggio di poter essere fatta facilmente in qualsiasi momento del ciclo colturale.
La borlanda fluida è diluita in acqua per ottenere una soluzione concentrata, ma adatta per l’applicazione. La quantità da diluire dipenderà dalla specifica coltura e dallo stato vegetativo. Per il dosaggio e la frequenza esatti, occorre necessariamente far riferimento alle indicazioni riportate nell’etichetta del prodotto acquistato.
La fertirrigazione può essere effettuata attraverso diversi sistemi di irrigazione, come l’irrigazione a goccia (metodo consigliato), l’irrigazione per microaspersione o l’irrigazione per spruzzo. La soluzione di borlanda fluida diluita viene somministrata insieme all’acqua di irrigazione. Durante l’irrigazione, la soluzione è distribuita in modo uniforme attraverso il sistema di irrigazione, raggiungendo le radici delle piante.
La fertirrigazione con questo concime organico consente una fornitura costante di nutrienti alle piante, migliorando l’assorbimento delle radici e ottimizzando l’utilizzo dei nutrienti.
Borlanda fluida per la concimazione dell’orto, l’esempio dei pomodori
La frequenza di somministrazione della borlanda fluida durante il ciclo colturale dei pomodori può variare a seconda delle esigenze specifiche della coltivazione, delle condizioni ambientali e del metodo di fertirrigazione utilizzato. Tuttavia, in generale, si possono seguire alcune linee guida comuni, con un dosaggio medio di 400-600 g per 100 litri d’acqua.
Durante le prime fasi di crescita dei pomodori, quando le piante sono giovani e stanno sviluppando le radici, si consiglia di iniziare con applicazioni settimanali di borlanda fluida diluita in fertirrigazione. Questo aiuta a fornire alle piante un apporto iniziale di nutrienti essenziali per stimolare la crescita sana.
A mano a mano che le piante di pomodoro crescono e si sviluppano, la frequenza delle applicazioni può essere aumentata. Durante la fase di fioritura e formazione dei frutti, quando le esigenze nutritive sono più elevate, si può passare a una somministrazione di borlanda fluida diluita ogni 4-5 giorni.
Durante la maturazione dei frutti, la frequenza può essere ridotta leggermente, mantenendo un’adeguata fornitura di nutrienti per sostenere il completamento del ciclo produttivo dei pomodori.
1 commento
Si potrebbe fare macerato con le foglie, poi distribuirlo per via fogliate?
Grazie della vostra risposta