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Nel mondo della coltivazione biologica, la scelta di un buon concime organico è cruciale per garantire la riuscita e le prosperità del nostro orto. Tra le varie opzioni disponibili, la pollina essiccata si distingue come un fertilizzante organico di grande valore, una scelta ecologica ed efficace per concimare l’orto, fornendo nutrienti essenziali alle piante e migliorando la fertilità del suolo in modo sostenibile.
In questo articolo, esploreremo cos’è la pollina essiccata, i suoi benefici, come utilizzarla nell’orto e cosa considerare quando si acquista questo prezioso concime bio.
Cos’è la pollina essiccata?
La pollina essiccata è un fertilizzante organico derivato dal letame avicolo, generalmente di polli e galline, perfetta per concimare un orto in modo sano. Si tratta di un prodotto consentito nell’agricoltura biologica, che rispecchia dunque i regolamenti CE 834/07 e CE 889/08, molto apprezzato per via della sua capacità di fornire nutrienti essenziali alle piante e migliorare la struttura del suolo senza l’uso di elementi chimici sintetici. Questo concime, infatti, si ottiene naturalmente, tramite un processo di essiccazione del letame, che viene decomposto in modo controllato per eliminare batteri patogeni e semi infestanti, garantendo un prodotto sicuro per le colture. Per un uso più semplice, la pollina viene poi pellettata e distribuita in sacchetti di diverso peso a seconda delle esigenze dell’utilizzatore finale.
Cosa contiene la pollina essiccata come elementi nutritivi per le piante?
La pollina essiccata è una ricca fonte di nutrienti essenziali per le piante, tra cui azoto, fosforo, potassio e una vasta gamma di microelementi come calcio, magnesio, zolfo e molti altri. Questi nutrienti sono fondamentali per sostenere la crescita vegetativa, favorire lo sviluppo radicale, aumentare la resistenza alle malattie e migliorare la qualità e la quantità del raccolto finale.
Come si usa la pollina essiccata nell’orto?
Per utilizzare la pollina essiccata nell’orto, è importante distribuirla uniformemente sulla superficie del terreno e successivamente incorporarla nel suolo tramite un’operazione di zappatura o vangatura.
I dosaggi possono variare in base alle esigenze specifiche delle piante, alle condizioni del terreno e alla composizione del prodotto. In generale si consiglia di applicare circa 2-4 kg di pollina essiccata per ogni 10 mq di terreno, una o due volte all’anno, a seconda del ciclo di coltivazione e delle necessità delle piante.
Come autoprodurre la pollina
Se nel vostro terreno avete un piccolo pollaio, potete autoprodurre la pollina. Per farlo servono alcune accortezze. Dopo aver raccolto le deiezioni in un cumulo e averle mescolate con la paglia, bisogna evitare di usarle immediatamente e lasciarle invece compostare. La pollina infatti è molto forte e usata fresca potrebbe addirittura bruciare le colture. Il periodo di compostaggio deve essere medio-lungo, anche 12 mesi. Una volta che è ben compostata e quindi essiccata, potrete usarla tranquillamente per fertilizzare il terreno.
Cosa valutare per acquistare dell’ottima pollina biologica
Quando si acquista pollina essiccata per l’orto domestico, è importante considerare diversi fattori per garantire la massima qualità del prodotto. Prima di tutto, assicurarsi di acquistare da fornitori affidabili e certificati, con marchi o etichette che ne confermano la conformità agli standard dell’agricoltura biologica.
Inoltre, valutare attentamente la composizione del prodotto, controllando i livelli di nutrienti ed evitando nel modo più assoluto fertilizzanti contenenti additivi sintetici o sostanze nocive. Il prezzo può variare in base alla qualità e alla provenienza della pollina, ma è importante cercare un equilibrio tra costo e benefici per ottenere il miglior valore per il proprio denaro.
Dove acquistare la pollina essiccata
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1 commento
ottima informazione.