Coltivazione Biologica
  • Orto
  • Frutteto
    • Alberi da frutto classici
    • Alberi da frutto esotici
    • Uliveto
    • Vigneto
  • Piante
    • Aromatiche
    • Ornamentali
    • Spontanee
  • Patologie e cure
    • Fitopatie
    • Malattie
    • Parassiti
    • Rimedi naturali
  • Lavorazioni
    • Attrezzi
    • Calendari
      • Calendari lunari
      • Calendari stagionali
    • Tecniche
    • Terreno
  • Fuori dall’orto
    • Fauna selvatica
    • Funghi
    • Selvicoltura
  • Ricette
    • Conserve
    • Liquori
    • Piatti
Home » Piante e fiori » Crithmum maritimum

Finocchietto di mare (Crithmum maritimum). Proprietà e usi

Di Coltivazione Biologica 23 Luglio 2022
220

Il finocchietto di mare (Crithmum maritimum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Apiaceae. È una stretta parente del più noto finocchietto selvatico (Foeniculum Vulgare) ed è a tutti gli effetti una pianta aromatica, la quale, tra le altre cose, custodisce importanti proprietà officinali. Il nome Crithmum deriva dal termine greco krithe=orzo, per via della somiglianza dei semi a un chicco di orzo. Il finocchietto marino è altresì conosciuto con i nomi volgari di bacicci, burcio e critamo.

In quest’articolo studiamo, dunque, le caratteristiche botaniche della pianta, che saranno utili al suo riconoscimento, le sue proprietà e, infine, gli usi più comuni.

Descrizione del finocchietto di mare

Finocchietto di mare
Il Crithmum maritimum è una pianta erbacea di tipo perenne, con la forma biologica di camefita suffruticosa. È lignificata alla base, di consistenza carnosa, con superficie glabra e di colore verde glauco. Il fusto, alto al massimo 40 cm, ha portamento flessuoso, è di norma semplice o talvolta appena ramificato alla base, con evidenti striature longitudinali. La pianta, nelle condizioni ideali, dà vita a intense formazioni tappezzanti, simili a dei cuscini che spuntano tra le rocce dei litorali.

Foglie

Le foglie del finocchietto di mare, carnose e glabre, hanno il contorno più o meno triangolare e sono 2-3 pennatosette con segmenti lanceolati. Il lungo picciolo si slarga in una guaina che avvolge la base del fusto. Le foglie poste lungo il fusto sono sempre più semplici, fino a giungere a quelle superiori che sono solo pennate e inserite direttamente sulla guaina amplessicaule.

Fiori

L’infiorescenza del critamo è una grossa ombrella formata a sua volta da numerose ombrellette, ciascuna circondata da un involu1cro composto di diverse brattee. I fiori hanno un piccolissimo calice con cinque petali di colore bianco verdastro, con l’apice prolungato in una punta ripiegata verso l’esterno.
La fioritura del finocchietto di mare avviene in genere in estate.

Semi

Il frutto è formato da due acheni (semi) addossati e piano-convessi. La superficie esterna, verde o, talvolta, porporina, è percorsa da numerose coste longitudinali.

Approfondimenti
  • Come coltivare il gelsomino (Jasminum)
  • Come coltivare la Ctenanthe Burle Marxii
  • L’agrifoglio, coltivazione e cura in vaso e in giardino
  • La coltivazione del rosmarino e la riproduzione per talea

Dove cresce il finocchietto di mare?

Il finocchietto di mare, come suggerisce il nome, cresce spontaneo su tutte le zone costiere italiane, sulle rupi, tra le rocce e nei luoghi ghiaiosi. Talvolta si spinge più all’interno, ma molto di rado.

Parti utili e raccolta del finocchio marino

Le parti utili del finocchietto di mare, utilizzate in cucina e in erboristeria, sono la parte aerea della pianta e i suoi semi.
La porzione aerea si raccoglie tra maggio e luglio, quando è più tenera, e, dopo aver eliminato eventuali parti ingiallite, si usa allo stato fresco. I frutti si raccolgono invece in agosto-settembre, recidendo le ombrelle che si riuniscono in mazzi e si fanno essiccare all’ombra. I semi si separano dalle ombrelle per battitura e successiva setacciatura. Si possono conservare in piccoli vasi di vetro.

Proprietà del finocchio marino

I principali costituenti del finocchietto di mare sono: olio essenziale, vitamine, sali minerali, iodina. Da questi principi attivi derivano proprietà aromatiche, aperitive, carminative, digestive, diuretiche. Inoltre, alcuni studi ne confermano le attività antiossidanti, inibitorie della colinesterasi e vasodilatatrici.

Usi in cucina del finocchio di mare

Come accennato il finocchio marino ha proprietà e applicazioni molto simili al comune finocchietto selvatico. Le foglie infatti trovano impiego alimentare per aromatizzare liquori, salse, torte rustiche, minestre, insalate, come condimento per i piatti a base di carne e pesce. Nella tradizione delle regioni costiere italiane, il finocchietto di mare viene conservato sott’aceto o sott’olio per poterlo gustare durante l’anno. Prima della conservazione il materiale vegetativo viene tenuto a bagno in acqua per qualche ora, per attenuare la nota amara. Poi si fa asciugare al sole per un giorno, in modo da eliminare l’acqua, dopodiché si dispone ben pressato nei vasetti e si copre di aceto bianco od olio extravergine di oliva.

Usi officinali del finocchietto di mare

Per quanto riguarda gli impieghi officinali la pianta fresca del finocchietto di mare viene utilizzata come diuretico e depurativo, assai utile in caso di edemi, ritenzione di liquidi, diminuzione della diuresi e disturbi renali in generale. Il succo che si ottiene è ricco di sali minerali, olio essenziale e vitamine.
I semi, invece, hanno la proprietà di stimolare l’appetito e i processi digestivi, grazie all’attivazione della secrezione gastrica e biliare. Sono in grado inoltre di attenuare le fermentazioni e gli spasmi intestinali.

Usi in erboristeria domestica

Per l’utilizzo del finocchietto di mare nell’erboristeria domestica distinguiamo la pianta fresca e i semi. Il succo si prepara con la parte aerea e usando la centrifuga. Si consiglia di non prepararne quantità eccessive. Ne bastano infatti 2-3 cucchiai al giorno se utilizzato puro, 1 bicchiere se diluito con acqua, ottimo come diuretico e depurativo.
Con la pianta fresca si può preparare altresì una tintura vinosa, con 5 g in 100 ml di vino da tenere a macerare per una settimana. Dopo filtrato se ne assume 1 cucchiaio al giorno prima del pasto principale.
Con i semi invece, ideali come aperitivo e digestivo, si può preparare un infuso con 1 g in 100 ml d’acqua, da assumere in piccole dosi prima dei pasti.
Anche con i semi si può fare la tintura vinosa, in questo caso si utilizzano 3 g in 100 ml di vino a macero per 10 giorni.

Approfondimenti
  • Asperula (Galium odoratum). Botanica, coltivazione, proprietà e usi
  • Le proprietà dell’origano e come riconoscere la pianta
  • La nepitella o mentuccia (Calamintha nepeta)
  • Menta piperita: coltivazione in vaso e orto


Lascia un commento Cancella risposta

* Utilizzando questo modulo, accetti l'archiviazione e la gestione dei dati da parte di questo sito Web.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla newsletter

Ricevi i nuovi articoli nella tua email.

Loading

Cerca nel blog

  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Chi siamo
  • Collaboratori
  • Contatti
  • Navigazione
  • Privacy policy

© Tutti i diritti di questo sito sono riservati - Coltivazione Biologica. Partita iva: 03615600784. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei suoi contenuti senza autorizzazione esplicita. Le informazioni pubblicate non sostituiscono la consulenza di un tecnico specializzato.

  • Orto
  • Frutteto
    • Alberi da frutto classici
    • Alberi da frutto esotici
    • Uliveto
    • Vigneto
  • Piante
    • Aromatiche
    • Ornamentali
    • Spontanee
  • Patologie e cure
    • Fitopatie
    • Malattie
    • Parassiti
    • Rimedi naturali
  • Lavorazioni
    • Attrezzi
    • Calendari
      • Calendari lunari
      • Calendari stagionali
    • Tecniche
    • Terreno
  • Fuori dall’orto
    • Fauna selvatica
    • Funghi
    • Selvicoltura
  • Ricette
    • Conserve
    • Liquori
    • Piatti