L’agrimonia (A. eupatoria) è una pianta appartenente alla famiglia botanica delle Rosaceae, genere Agrimonia. Volgarmente è conosciuta con i nomi di erba di San Guglielmo, eupatoria ed erba vettonica. È presente in tutte le regioni italiane, dove cresce spontanea sui prati incolti, specie nelle zone secche e soleggiate, ai margini dei boschi e dei pascoli. Si tratta di una pianta utilizzata fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche e le applicazioni fitoterapiche.
In quest’articolo conosciamo le sue caratteristiche botaniche, capiamo qual è il periodo giusto per la raccolta e ne osserviamo le proprietà medicinali e gli utilizzi erboristici.
Caratteristiche dell’Agrimonia Eupatoria
L’agrimonia è una pianta erbacea di tipo perenne, la quale prende vita da un piccolo rizoma sotterraneo. Ha un fusto eretto, privo di ramificazioni, che può arrivare a 70-80 cm di altezza. Ha una rosetta basale di foglie, verdi nella pagina superiore, biancastre e tomentose in quella inferiore. Le foglie sono altresì pennatosette, con altre foglioline a contorno ovale e margine grossolanamente dentellato. Alla base, hanno due foglioline, dette stipole, che abbracciano il fusto.
Sul fusto le foglie sono presenti solo nella parte inferiore, molto ravvicinate e disposte in modo alterno.
Fiori e frutti
L’infiorescenza è data da un racemo terminale composto di molti piccoli fiori. Questi hanno un calice di 5 pezzi saldati in tubo provvisto all’apice di setole uncinate ed una corolla con cinque petali di color giallo vivo.
Il frutto dell’agrimonia è formato da due acheni che restano racchiusi nel tubo del calice. Quando questo si apre la presenza degli uncini favorisce la disseminazione della pianta da parte di piccoli insetti.
Quando e come raccogliere l’agrimonia
Dell’Agrimonia eupatoria vengono utilizzate le sommità fiorite, le quali si raccolgono preferibilmente all’inizio della fioritura, in maggio e giugno. Per la raccolta, viene reciso il fusto con delle forbici, a qualche centimetro dal colletto della pianta. I fiori si legano in mazzetti e si essiccano lentamente all’ombra a testa in giù, evitando con cura i raggi diretti del sole e le temperature superiori ai 30-35 °C. Per la conservazione, i contenitori ideali sono i vasi in vetro, da riporre in un luogo buio e asciutto.
Proprietà dell’agrimonia
La pianta di agrimonia contiene i seguenti principi attivi: olio essenziale, tannini, fitosterine, sostanze amare. Questo mix di componenti conferisce all’eupatoria diverse proprietà. Tra queste abbiamo ci sono quelle: coleretiche, colagoghe, anticatarrali, antireumatiche, antiinfiammatorie, antipruriginose.
Utilizzi in medicina tradizionale
L’agrimonia è una pianta molto usata nella tradizione popolare per via delle sue proprietà benefiche e per il gusto gradevole.
Uso interno
La sua azione per uso interno si esplica prevalentemente nell’insufficienza epatica, come stimolante del flusso biliare e nelle enteriti catarrali. Ne viene suggerito l’uso per alleviare i problemi di uricemia e nel reumatismo articolare e muscolare. In generale, è un’ottima pianta depurativa.
Uso esterno
Molto interessante è l’uso esterno delle sommità fiorite di agrimonia. Le si può infatti impiegare come decongestionante ed antipruriginoso, soprattutto per affezioni della bocca, della gola e nelle congiuntiviti. Sono utili nelle dermatiti, nelle foruncolosi e nelle orticarie, soprattutto di origine allergica. Queste ultime proprietà vengono correlate alla presenza di acido ursolico, avente attività analoga al cortisone. Se non riuscite a trovare l’Agrimonia eupatoria per la raccolta spontanea, la trovate comunque nei negozi specializzati (ad esempio qui), come essenza secca o in altri tipi di preparazioni.
Come preparazioni casalinghe, si consiglia un infuso o una tisana per uso interno, mentre il decotto per risciacqui o compresse imbevute per uso esterno.
1 commento
Buongiorno, Grazie per tutte queste belle informazioni che io sto scoprendo nella,coltivazione biologica. Distinti saluti
Salvatore Elia ’