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Home » Frutteto » Vigneto » Cordone speronato

Il cordone speronato della vite

Di Coltivazione Biologica 9 Febbraio 2020
37k

Il cordone speronato è una forma di allevamento della vite molto diffusa. È adatto alle zone di collina con terreni mediamente siccitosi ed è indicato per quei vitigni che hanno una fertilità delle gemme basali medio-alta.
Rispetto ad forme, richiede più tempo per essere impostato con la potatura di allevamento, in quanto è necessario che si formi una robusta e lunga struttura permanente.
Nella potatura di produzione è abbastanza semplice da gestire, mantenendo i dovuti accorgimenti.
In quest’articolo spieghiamo come allevare la vite a codone speronato e la relativa tecnica di potatura.

Scopri di più sulla potatura della vite ►

Cos’è il cordone speronato

Cordone speronato bilaterale

Cordone speronato bilaterale

Il cordone speronato è un sistema di allevamento della pianta della vite che utilizza lo potatura corta. In sostanza si assegna sia la funzione vegetativa che quella produttiva, a dei tralci che vengono raccorciati a sperone, con al massimo 3 gemme.
In pratica il cordone è il prolungamento del ceppo della vite, che viene posto sul filo portante in linea orizzontale e sul cui dorso si inseriscono gli speroni. La sua altezza dal terreno è di solito di 90-100 cm.
La vite così allevata può essere semplice (con un solo cordone) o bilaterale, con due cordoni opposti ai lati.

Sesto d’impianto del cordone speronato

Per ottenere un vigneto impostato a cordone speronato molto importanti sono le distanze d’impianto. Con la giusta densità si può massimizzare la produzione d’uva, sia in termini quantitativi, che qualitativi.
Rispetto al sistema di allevamento a Guyot il sesto d’impianto del cordone speronato è più fitto.
Tra una pianta e l’altra sulla fila la distanza è di 70-100 cm, si consiglia di non superare il metro. Non va oltre i 2 m, invece, la distanza tra le file.
L’orientamento dei filari deve far sì che venga intercettata più luce possibile, solitamente la disposizione è est-ovest.
Ovviamente, per allevare la vite a cordone speronato è necessario predisporre una struttura di sostegno con pali e fili di ferro. Il filo più basso è quello portante e deve essere tirato all’altezza a cui intendiamo legare il cordone. Al di sopra del filo portante, di solito, si fanno correre altri 2-3 fili, ad una distanza di 40 cm.

Vantaggi del cordone speronato

Potatura a cordone speronato
I vantaggi agronomici dell’allevamento della vite a cordone speronato sono i seguenti:

  • vigneto fitto e regolare
  • ottimo equilibrio vegeto-produttivo
  • buona esposizione della vegetazione e delle uve
  • possibilità di meccanizzazione delle operazioni di potatura e vendemmia

Potatura a cordone speronato

Schema del cordone speronato
Per la formazione del cordone speronato c’è bisogno di più tempo rispetto ad altri sistemi. La fase di potatura di divide nella potatura di allevamento e in quella di produzione. La prima dura ben quattro anni, la seconda si effettua invece da quarto anno in poi.

Approfondimenti
  • La botrite o muffa grigia della vite. Danni, prevenzione e cura
  • Tignoletta della vite (Lobesia botrana). Danni e difesa biologica
  • Il sistema di allevamento a Guyot della vite
  • L’uso della bentonite in enologia e agricoltura

Potatura di allevamento

La fase di allevamento e la relativa potatura durano circa 4 anni.

Primo anno

Nella prima stagione vegetativa, dopo la messa a dimora della barbatella s’interviene con la potatura verde. Nel farlo, si lasciano sviluppare i due germogli meglio inseriti e si eliminano gli altri.
Alla prima potatura secca avremo due tralci, il migliore viene utilizzato per iniziare ad ottenere il ceppo (con 1 o 2 gemme), l’altro viene eliminato.

Secondo anno

Durante la stagione vegetativa del secondo anno si lascia sviluppare il ceppo. S’interviene con la potatura verde, diradando i germogli in sovrannumero. È il momento in cui si stende il filo portante della struttura, come detto, a 70-100 cm da terra.
Nell’intervento di potatura secca si lascia il germoglio meglio sviluppato che raggiunge il filo portante e lo si taglia appena sotto il filo stesso.

Terzo anno

Nel terzo anno si forma il cordone speronato. Al germogliamento si mantengono circa 4 germogli posti sulla linea orizzontale e si eliminano gli altri presenti sul fusto.
Con la potatura invernale si sceglie il tralcio meglio posizionato, che diventerà capo a frutto e poi cordone permanente. Il tralcio prescelto deve avere una lunghezza sufficiente a coprire la distanza tra una pianta e la successiva. Va steso orizzontalmente e legato in 3-4 punti sul filo, in modo da renderlo solidale col filo stesso. Di solito per la legatura si impiega del materiale plastico, così da assecondare l’ingrossamento diametrale del futuro cordone permanente.
Nel caso di cordone speronato bilaterale saranno due i tralci da lasciare.
Nell’operazione di piegatura del tralcio si deve cercare di posizionare la gemma all’inizio del cordone, in modo da non far partire il primo punto vegetativo troppo distante dal ceppo.

Quarto anno

Al quarto anno abbiamo il cordone speronato legato al filo. Con la potatura verde si selezionano i germogli che hanno portamento assurgente, ossia puntano verso l’alto. Questi diventeranno i punti vegetativi del cordone.
Di solito se ne lascia uno ogni 15-20 cm (6-8 per metro di cordone). Arriviamo in questo modo alla forma definitiva.
Eventualmente, sul fusto si può mantenere un tralcio “di riserva”, qualora dovesse essere necessario ricostituire il cordone speronato piegando un nuovo capo a frutto.
Con le operazioni di potatura invernale si speronano (tagliano) i tralci selezionati, lasciando da 1 a 3 gemme. La scelta di potare a 1 o 3 gemme dipende dalla fertilità delle gemme del vitigno. Speroni più lunghi per vitigni poco fertili, corti per varietà con fertilità medio-alta.

Potatura di produzione

Negli anni seguenti alla formazione del cordone speronato s’interviene con la potatura invernale. Per farlo si mantengono sulla pianta lo stesso numero di speroni dell’anno precedente. In pratica, si sperona il tralcio meglio posizionato di ogni punto vegetativo (quello più in basso) e si eliminano gli altri.
È in questa fase che si possono, in parte, meccanizzare le operazioni di potatura, utilizzando una pre-potatrice. Questa riduce di molto il tempo per il successivo passaggio manuale, che riguarda la scelta dello sperone e delle gemme da lasciare sul cordone.

Accorgimenti e correzioni

Un inconveniente del cordone speronato è che le branchette su cui s’inseriscono di anno in anno gli speroni, con il tempo tendono ad allungarsi, allontanandosi dal cordone. Per ovviare a questo difetto, si possono utilizzare per la speronatura alcuni succhioni che prendono origine dal cordone stesso, eliminando i vecchi speroni divenuti improduttivi.
Altro problema è che lungo il cordone si possono perdere delle posizioni, vale a dire possono crearsi spazi vuoti. Se questi sono troppi, occorre rinnovare ex-novo il cordone stesso, utilizzando un pollone che normalmente il fusto emette, dando origine ad una nuova struttura permanente.

Approfondimenti
  • La pianta di vite
  • Fasi fenologiche della vite
  • La peronospora della vite. Ecco i rimedi
  • La potatura della vite. Come e quando farla


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3 commenti

Silvio 9 Febbraio 2020 - 14:50

Ottimo articolo

Replica
Coltivazione Biologica 9 Febbraio 2020 - 16:18

Grazie, Silvio. 🙂

Replica
Vincenzo Pala 29 Gennaio 2021 - 9:11

Salve,qualche foto riguardo la potatura del secondo e terzo anno aiuterebbe a capire meglio , tutto l’altro è molto chiaro, grazie.

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