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Il calamo aromatico (Acorus calamus) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia botanica delle Araceae. È un’erbacea essenzialmente acquatica. In Italia la si trova un po’ dappertutto, al bordo dei ruscelli e dei laghi, negli stagni e nelle zone paludose.
Il calamo è conosciuto anche come canna odorosa e con altri nomi regionali, ad esempio: erba canella in Piemonte, palmazzon in Lombardia, carezzoni in Veneto, melin in Emilia-Romagna, erba venera in Toscana, spatulidda odorata in Sicilia.
La pianta ha un rizoma molto pregiato, da sempre utilizzato per le sue proprietà aromatiche.
Vediamo quindi le caratteristiche botaniche di questa erba spontanea e i suoi diversi impieghi.
Caratteristiche botaniche del calamo aromatico
L’Acorus calamus è una pianta erbacea perenne, idrofita radicante, dotata di un rizoma strisciante orizzontalmente, lungo anche oltre un metro. Il rizoma è verdastro nella parte superiore, più scuro in quella inferiore da cui partono numerose radici carnose. Presenta, inoltre, nella porzione più vecchia, delle cicatrici semicircolari (nei punti in cui erano inserite le foglie degli anni precedenti). Il fusto, alto fino a un metro, ha sezione triangolare.
Foglie
Le foglie, nascenti tutte dal rizoma, sono strette fino all’apice che è acuto. Il margine è intero, la nervatura centrale è molto prominente tanto che la foglia, in sezione, è triangolare. Il colore è verde scuro.
Fiori
L’infiorescenza del calamo aromatico è detta spadice ed è formata da tanti fiori riuniti l’uno contro l’altro su una spiga carnosa che presenta perciò un aspetto compatto. L’infiorescenza è racchiusa, prima della fioritura, in una particolare foglia chiamata spata. I singoli fiori sono molto piccoli e di colore giallo-verdastro.
Da ciascun fiore si sviluppa il frutto, che è una bacca rossastra che contiene alcuni semi fusiformi.
Quando si raccoglie il rizoma del calamo
Del calamo aromatico si utilizza il rizoma, il quale deve essere raccolto quando la pianta è in riposo vegetativo, cioè alla fine dell’estate (settembre-ottobre) o in primavera (aprile-maggio). Per prelevarlo, lo si scava con una zappetta, lo si lava e con un coltello si tolgono, recidendole dalla superficie inferiore, le radici. In seguito, lo si taglia in pezzi di 5-10 cm e lo si spacca in due, per lungo, così da favorirne l’essiccamento.
Il rizoma pulito e spaccato viene fatto essiccare al sole e, in seguito, conservato in vasi di vetro. Una volta secco, è di aspetto simile alle carrube, ovvero tenace e contorto.
Consigli per la raccolta del calamo aromatico
Il calamo è una pianta che affonda il suo apparato radicale nell’acqua, dove vive in maniera perenne. Il consiglio che diamo è quello di desistere dal raccoglierlo se non si è assolutamente certi della qualità delle acque. È bene raccoglierlo solo in zone totalmente salubri e senza residui inquinanti.
Proprietà del calamo aromatico
I principi attivi principali del calamo aromatico sono: olio essenziale, acorina, sostanze amare, vitamina C.
In India, luogo di origine della pianta, il rizoma viene impiegato diffusamente come diuretico, lassativo e febbrifugo.
In Europa il calamo è noto ed è usato soprattutto per le sue pregiate caratteristiche aromatizzanti e amaro-toniche, che ne hanno stimolato l’impiego nell’industria liquoristica e delle bevande. Viene usato, inoltre, anche per semplici tisane (che trovate qui).
L’olio essenziale è molto usato in erboristica e profumeria.
Precauzioni e contrindicazioni
L’olio essenziale contiene, tra gli altri elementi, anche l’asarone. In alte dosi, il principio attivo di questa sostanza può dare dei disturbi. Per via di questa contrindicazione, se ne sconsiglia quindi un uso smodato.
Vino di Calamo
Un’antica preparazione ad uso interno del calamo aromatico è quella del vino di Calamo. Questo si prepara contundendo il rizoma essiccato e mettendone 50 g in un litro di vino rosso. La mistura viene fatta macerare per 10 giorni e viene poi filtrata. Si assume a bicchierini, prima o dopo i pasti, come ottimo digestivo.
1 commento
Buongiorno a tutti grazie dell’articolo interessantissimo. In Sicilia possiedo un ettaro circa di terreno pieno di Calamo quindi mi potrebbe interessare un eventuale sbocco di mercato. Esistono potenziali acquirenti nel mercato italiano?