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Il lichene islandico (Cetraria islandica) è una specie di lichene appartenente al regno Fungi, divisione Ascomycota, famiglia Parmeliaceae. È probabilmente il lichene più conosciuto (è noto anche come lichene artico) e prende il suo nome volgare dalla grande diffusione che ha nelle distese laviche dell’Islanda. Si tratta comunque di un lichene presente anche nel nostro Paese, infatti lo troviamo facilmente dalla zona montana a quella subalpina, in particolare nei boschi di conifere, ma anche su rocce e prati aperti.
Non tutti, però, sanno che questo organismo è ricco di principi attivi e proprietà benefiche, le quali possono essere sfruttate in preparazioni domestiche con la raccolta del tallo. Vediamo quindi le caratteristiche fisiche per riconoscerlo, le proprietà e gli usi della Cetraria islandica.
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Descrizione del lichene islandico
La Cetraria islandica è un lichene di tipo terricolo fruticoso, che vive sul terreno, sulle rocce o sulla corteccia degli alberi. Ha l’aspetto di un piccolo cespuglio, alto al massimo 10 cm. I licheni non hanno foglie, bensì un corpo vegetativo, detto tallo.
Tallo
Nel lichene islandico il tallo è variamente ramificato, più spesso diviso dicotomicamente. Ogni lobo, quindi, si divide in due nuovi lobi, questi a loro volta si dividono ciascuno in altri due lobi e così via. I lobi sono coriacei, ripiegati a “u” e spesso sfrangiati al margine, quelli basali sono cilindrici. Il colore è oliva o olivastro nei licheni più giovani. Spesso, la superficie superiore è lucida o biancastra, mentre quella inferiore è verde-grigiastra. Le frange marginali tendono al color bruno.
Apoteci
All’estremità dei lobi superiori si notano delle formazioni circolari singole, o unite a due a due, di colore castano. Si tratta degli organi di riproduzione del lichene islandico, chiamati apoteci. Sono delle zone tondeggianti con i margini rialzati e ondulati, nel cui interno vengono riprodotte le spore che garantiscono la riproduzione del lichene, il quale, ricordiamolo, appartiene al regno dei funghi.
Raccolta e conservazione del lichene islandico
Del lichene islandico ovviamente si usa il tallo. Questo può essere raccolto in primavera, tra marzo e aprile, oppure in autunno, tra ottobre e novembre. Si dovrebbero cercare di raccogliere le piante più chiare, che sono quelle più giovani, evitando quelle troppo scure. Per farlo, si usa un coltello e si taglia a raso. Ovviamente, non bisogna esagerare nella raccolta, è bene prendere solo pochi pezzettini, utili al limitato bisogno personale. Ulteriore consiglio, è quello di raccogliere il lichene in ambienti incontaminati, lontano da fonti di inquinamento, vista la grande capacità che ha di assorbire le sostanze presenti nell’atmosfera.
Il tallo appena raccolto deve essere pulito dalla terra, eliminando eventualmente altre piante mescolate. Si essicca poi al sole e si conserva in sacchetti di carta o in vasi di vetro.
Proprietà del lichene islandico
Il lichene islandico è ricco di principi attivi, quali: acidi lichenici, il polisaccaride lichenica, acido usnico, acido fumarico, acido cetrarico, amidi, mucillagini.
Ha diverse proprietà, tra cui quelle tossifughe, antidiarroiche, antinfiammatorie, antimicrobiche. Soprattutto quest’ultime sono spiccate, grazie alla presenza di acido usnico. Tuttavia, in ambito domestico, è difficile sfruttare al massimo queste virtù, cosa che si può fare in modo più semplice acquistando sciroppi, tinture madri e integratori in erboristeria e nei negozi specializzati.
Per uso cosmetico il lichene islandico è molto utilizzato nella produzione di alcuni dentifrici.
Uso domestico
Il lichene islandico trova ampio uso domestico soprattutto come emolliente sulle mucose irritate e come espettorante nelle tossi. Essendo ricco di mucillagini, ha un buon effetto lenitivo sulle pareti intestinali irritate e può fungere da antiemetico e antidiarroico.
Per uso esterno può essere utilizzato su foruncoli, pustole, acne e come detergente. È, infine, anche un blando disinfettante di emergenza su piaghe e ferite.
Preparazione
Per uso interno, contro le infiammazioni intestinali e bronchiali, si questo licheno può essere usato preparando un decotto. Per farlo, si usano 2 g di tallo secco in 100 ml di acqua. Se vogliamo mitigare lo spiccato sapore amaro del lichene islandico si può fare una prima breve ebollizione, filtrare l’acqua e aggiungerne altra per ottenere il decotto definitivo, da assumere in 2-3 tazzine al giorno.
Per uso esterno si può usare lo stesso decotto per fare lavaggi, tamponando sulle parti interessate con del cotone.
Ad uso cosmetico, una manciata nell’acqua rende l’acqua del bagno emolliente e purificante della pelle.