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L’eufrasia (Euphrasia officinalis) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae, secondo la classica classificazione Cronquist; famiglia delle Orobanchaceae stando invece alla classificazione moderna APG IV. Sui testi, la specie è indicata anche come Euphrasia rostkoviana, in onore del medico e naturalista prussiano Fr. W. G. Rostkov. Il nome generico Euphrasia deriva invece dal termine greco εuφροσύνη= gioia, allegria.
L’eufrasia officinale è nota per le sue proprietà oftalmiche, è quindi da sempre usata in erboristeria. L’impiego dei suoi principi attivi, però, è comune anche nella fitoterapia moderna, specie nella preparazione di colliri per gli occhi.
In quest’articolo conosciamo le caratteristiche botaniche dell’eufrasia, le sue proprietà e gli usi comuni.
Descrizione dell’eufrasia
L’ Euphrasia officinalis è una pianta erbacea con ciclo annuale. È dotata di un fusto semplice, o ramificato fin dal basso negli esemplari più grandi, alto fino a 40 cm. La pianta è normalmente pelosa, ma in alcuni ecotipi locali si presenta completamente glabra. Peculiarità botanica dell’eufrasia è quella di essere una pianta emiparassita, ovvero che vive sulle radici di altre piante per prelevare acqua e sali minerali, ma è comunque capace di svolgere la funzione clorofilliana, a differenza di altre piante “parassite assolute”.
Foglie
Le foglie dell’eufrasia variano da semplici e lineari a ovali con base cuneata e margine diviso in denti più o meno acuti. Sono sessili o con un cortissimo picciolo, inoltre sono alterne nella porzione inferiore della pianta, mentre diventano opposte nella parte alta.
Fiori, frutti e semi
I fiori dell’eufrasia sono riuniti in racemi terminali, inseriti all’ascella di brattee della stessa forma delle foglie, ma di dimensioni inferiori e con denti più lunghi. Il calice è tubolare e diviso in quattro denti acuminati. La corolla, anch’essa a tubo, si apre alla fauce in due labbra, di cui la parte superiore è spesso divisa in due lobi, quella inferiore in tre. Il colore è bianco o violetto chiaro, con la fauce soffusa di rosa e macchiata di giallo.
Il frutto è una piccola capsula oblunga racchiusa nel calice e contenente numerosi semi striati longitudinalmente.
Habitat
L’eufrasia cresce spontanea dalla zona mediterranea a quella alpina, in tutte le regioni italiane, ma con maggiore presenza in quelle centro-settentrionali. Si rinviene facilmente nei prati e nei pascoli.
Raccolta e conservazione
La pianta di eufrasia si raccoglie per intero, nel periodo che va da luglio a settembre. Viene estirpata con tutta la radice e poi si monda dalla terra e dalle foglie secche. Per la corretta conservazione, deve essere essiccata all’ombra, disposta in strati sottili o in mazzi appesi a testa in giù. La conservazione della sostanza secca si fa in vasi di vetro o in contenitori di porcellana.
Proprietà dell’eufrasia
I principi attivi dell’Euphrasia officinalis sono: tannini, olio essenziale, rinantina, aucuboside. Le proprietà principali di questa pianta sono quelle astringenti, antiinfiammatorie oculari e nasali, aperitive e digestive.
Anticamente l’eufrasia veniva usata per i problemi agli occhi, in quanto si riteneva che potesse rafforzare l’acutezza della vista, correggere le miopie e facilitare l’adattamento dell’occhio alla luce troppo intensa.
Nella fitoterapia moderna viene usata come antiinfiammatorio della zona oculare, utile per decongestionare le palpebre, alleviare i sintomi delle congiuntiviti infettive, attenuare le irritazioni dovute a troppa esposizione al sole o lampade artificiali.
Se volete provarla per tali scopi, nei negozi specializzati trovate diversi colliri naturali. Oltre alle proprietà oftalmiche l’eufrasia è utile anche per attenuare infiammazioni e congestioni della pelle e delle mucose. È inoltre un ottimo decongestionante delle vie aeree e viene usata negli aerosol.
Uso interno
Per stimolare l’appetito e favorire la digestione, si può preparare un infuso di eufrasia, usando 2 g di sostanza secca in 100 ml d’acqua, da assumere con una tazzina dopo i pasti principali.
Uso esterno
L’uso esterno è utile per decongestionare le palpebre e la zona attorno agli occhi. Si prepara in tal senso un decotto con 1 g di sostanza secca in 100 ml d’acqua. Con il decotto si fanno lavaggi sulla zona esterna dell’occhio e si applicano delle compresse imbevute sulle palpebre per 15 minuti.
Per le infiammazioni dell’epidermide, della bocca e della gola, il decotto si fa usando 6 g in 100 ml d’acqua. Con questo decotto si fanno sciacqui e gargarismi per la bocca o si applicano compresse imbevute sulle parti della pelle irritata.
Uso cosmetico
L’eufrasia, infusa nell’acqua del bagno, è utile per le pelli sensibili agli agenti atmosferici o facilmente arrossabili.
1 commento
Buon pomeriggio, sono un’appassionata delle cure naturali e poichè leggo molto, ho visto la pubblicità del collirio a base di eufrasia una pianta naturale, che aiuta la cura degli occhi.
È possibile ricevere aggiornamenti di altri colliri per la cura degli occhi?
Grazie attendo
Maria Mungo