La Senna identifica un genere di piante appartenente alla famiglia delle Leguminosae, sottofamiglia Caesalpiniaceae. Di questo genere fanno parte oltre 250 specie di piante, la più famosa è la Cassia angustifolia, nota anche con i sinonimi di Cassia acutifolia, Cassia senna e Senna alexandrina. Si tratta di una pianta esotica, originaria dell’Africa orientale, dal Sudan fino al Mozambico. Da molto tempo è coltivata però anche in Asia, soprattutto nell’India meridionale, dove si produce la famosa senna indiana o Tinnevelly. Si tratta di una delle piante lassative il cui uso è più diffuso al mondo.
In quest’articolo conosciamo quindi le caratteristiche botaniche della pianta di senna, le sue proprietà, gli usi comuni e le controindicazioni.
Descrizione della Senna
La Cassia angustifolia è un arbusto con fusto eretto, dapprima semplice e poi ramificato, che di solito non supera i 2 m di altezza. I rametti giovani hanno una densa pubescenza formata da peli appressati, cioè aderenti alla superficie.
Foglie
Le foglie della senna, inserite alterne sui rami, sono di tipo paripennato. Il picciolo ha alla sua base due stipole lineari o triangolari. Le foglioline, da 4 a 9 paia, sono ellittiche o lanceolate. L’apice è acuto e termina molto spesso in un mucrone, cioè una punta sottile. la base è arrotondata e asimmetrica. Il colore è verde-giallastro, più chiaro nella pagina inferiore, dove sono presenti pochi peli sdraiati sulla superficie. La nervatura mediana si presenta infossata nella pagina superiore e sporgente in quella inferiore.
Fiori
I fiori della pianta di senna sono riuniti in lunghi racemi posti al termine dei rami. Il calice è diviso alla sommità in 5 lobi. La corolla è composta da 5 petali gialli e ovali, con quello superiore più piccolo degli altri. Gli stami sono 10: i 3 superiori sono molto corti, i 4 centrali sono medi e i 3 inferiori sono molto lunghi.
Frutti
Il frutto della Cassia angustifolia è un legume di colore verde scuro o bruno, forma appiattita e molto sottile. Si ingrossa solo in corrispondenza dei semi, che sono anch’essi appiattiti e rugosi.
Parti utili e raccolta
In erboristeria, come lassativo naturale, vengono utilizzare le foglioline della pianta, anche se l’industria farmaceutica, che ne utilizza grandi quantità, usa anche i baccelli. le foglie vengono raccolte quando sono ancora abbastanza tenere, in quanto di per sé sono piuttosto coriacee. Dopo la raccolta vengono fatte essiccare all’ombra e poi confezionate.
Se volete provare le foglie di senna essiccate o ridotte in polvere le trovate qui.
Principi attivi della Senna
I principali costituenti della senna sono: composti antrachinonici e antranilici liberi e combinati come eterosidi, aloemodina, reina, catartina, mucillagini, olio essenziale.
Da questi principi attivi derivano proprietà: regolatrici intestinali, lassative, purgative.
Proprietà della Senna
Come detto, la senna, è una pianta con proprietà lassative molto usata in giro per il mondo, anche se si coltiva a livello intensivo solo in pochi paesi.
Le sostanze attive sono costituite prevalentemente da particolari glucosidi antracenici che esercitano la loro azione a livello del colon. Diminuiscono il riassorbimento dell’acqua contenuta nelle feci stimolando contemporaneamente le contrazioni intestinali e favorendo quindi la loro espulsione. Le preparazioni a base di foglie di senna, tal quali o ridotte in polvere, a giuste dosi agiscono dolcemente sull’apparato intestinale, con i primi effetti che si vedono dopo mezza giornata dall’assunzione (circa 8-12 ore).
Come usare la Senna
L’impiego prolungato o l’abuso di lassativi a base di senna può dar luogo a fenomeni di assuefazione che riconducono alla stitichezza. In generale, è sempre buona regola impiegare i lassativi vegetali per brevi periodi di tempo e ricorrere subito al medico nel caso la stitichezza riappaia dopo il trattamento.
Controindicazioni dell’utilizzo della Senna
Come tutti i lassativi che contengono derivati antracenici, la senna non va mai utilizzata in caso di infiammazioni intestinali, emorroidali e renali.
Se ne sconsiglia altresì l’uso nelle donne in stato di gravidanza e allattamento, nei bambini e nelle persone che soffrono di dolori addominali di origine sconosciuta. Alcuni studi hanno parlato, in rarissimi casi, di una riscontrata epatotossicità. Ma studi più recenti, nel caso dei quantitativi consigliati per l’uso umano, ne sembrano smentire la tesi.
Preparazioni ad uso domestico
La senna come lassativo e purgativo si può usare in diversi modi.
In polvere, al dosaggio di 0,5-1 g in un’ostia da prendere alla sera prima di dormire.
In infuso, usando 2 g di foglie secche in 100 ml d’acqua, da bere per intero prima di coricarsi.
Infine sotto forma di tintura vinosa, la quale si prepara con 20 g di foglie in 100 ml di vino bianco da tenere al macero per 5 giorni e che si assume in 2-3 cucchiaini al giorno.