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La peronospora è una delle patologie fungine più temibili e diffuse nei nostri orti domestici in situazioni meteo instabili. In questo articolo vogliamo affrontare questa malattia in maniera esaustiva, con particolare riguardo alla peronospora del pomodoro. La lotta a questa malattia non è semplice, e il fungo può arrecare molti danni alla nostra coltivazione biologica. Il metodo più efficace per contrastarla è il rame, che ha però diverse controindicazioni in agricoltura biologica.
Illustreremo quindi i diversi aspetti che riguardano questo tipo di attacco di peronospora, cercando di capire quali rimedi si possono usare in regime biologico.
Ma prima di tutto cerchiamo di capire cos’è la peronospora e come si comporta sui pomodori.
Cos’è la peronospora del pomodoro?
Il pomodoro è il re dei nostri ortaggi estivi ed è la pianta orticola più coltivata negli orti domestici. Quando parliamo di peronospora del pomodoro, quindi, lo facciamo perché è una delle situazioni più diffuse da fronteggiare. La peronospora però non colpisce solo il pomodoro, ma anche le altre solanacee, come la vite, le Cucurbitacee e altre colture orticole.
La peronospora del pomodoro è una malattia fungina o crittogamica. È generata da un fungo polifago il cui agente patogeno è la Phytophthora infestans, della famiglia delle Peronosporaceae.
Quali sono le condizioni climatiche favorevoli
La patologia fungina è favorita da particolari situazioni climatiche e micro-ambientali: l’umidità stagnante nel terreno, la rugiada intensa sulle parti aeree della pianta, le piogge frequenti e ravvicinate, le temperature non molto elevate che lasciano però spazio a improvvise irruzioni di caldo, sbalzi termici.
Se si verificano determinate condizioni la peronospora del pomodoro attacca tutte le piante, sia se coltivate in colture protette (cioè in serra), sia nelle coltivazioni in campo aperto.
Come riconoscere la peronospora sulla pianta di pomodori?
I segni dell’infezione fungina sono riconoscibili in tutte le parti aeree della pianta: foglie, fusto e frutti. La malattia può portare alla perdita totale della coltivazione, sia per avvizzimento della pianta che per marciume dei frutti.
I primi sintomi della peronospora si hanno sulla pagina superiore delle foglie, dove appaiono della macchie irregolari decolorate e traslucide.
Come evolve la malattia sulla pianta?
In seguito, l’alterazione di questa malattia fungina progredisce e nelle foglie decolorate si forma una muffa bianco grigiastra che porta al disseccamento della foglia. Sul fusto e sui piccioli, l’attacco del patogeno si presenta sotto forma di macchie longitudinali scure, di diversa dimensione e più o meno estese.
La peronospora sui frutti del pomodoro
Di solito l’attacco sui frutti colpisce i pomodori ancora verdi e si manifesta prima con la presenza di aree edematose e irregolari. Queste si disidratano e divengono represse. Il frutto, una volta colpito, interrompe la maturazione, si distacca dalla pianta e poi marcisce. Tuttavia visto che la peronospora del pomodoro può attaccare la pianta in qualsiasi stadio dello sviluppo, non è raro vedere frutti già maturi attaccati e, dunque, marci all’interno.
Come si può vedere dalle foto, un attacco di peronospora è un vero flagello per i nostri pomodori. Di rado le piante riescono a sopravvivere, o comunque a portare a maturazione frutti commestibili.
Come sverna il Phytophthora infestans?
Per quanto riguarda il periodo invernale, tenete presente che l’agente patogeno sverna sui residui vegetali sotto forma di micelio. Terminata la stagione, la sua attività infettiva ricomincia. Per questo motivo, in caso di attacco, è molto importante un’accurata eliminazione delle piante infette. In questo modo, l’anno successivo, il ripetersi della malattia non sarà favorito. Vediamo ora com’è possibile arginare questa pericolosa patologia, usando rimedi biologici con preparati naturali e prodotti fungicidi a base di rame, nei limiti concessi dall’agricoltura biologica.
Quali sono i rimedi naturali per prevenire la peronospora del pomodoro?
La peronospora del pomodoro può essere prevenuta utilizzando rimedi del tutto naturali. Come fungicida naturale, il più efficace in assoluto è il macerato di equiseto, il quale si prepara utilizzando 1 kg di piante verde (150 g di sostanza secca) in macerazione in 10 litri d’acqua per 7-10 giorni. Una volta filtrato viene diluito in ulteriori 5 parti d’acqua e utilizzato direttamente sulle foglie del pomodoro per prevenire la peronospora. Ovviamente deve essere fatto prima che insorga la malattia, nei periodi primaverili a rischio si consiglia una somministrazione una volta a settimana.
Altro prodotto totalmente naturale utilizzato dai contadini biologici per prevenire la peronospora del pomodoro è la zeolite micronizzata. La zeolite è una polvere di roccia che si scioglie in acqua e che va irrorata sulle piante per prevenire l’insorgenza della malattia. Crea una patina protettiva che non permette al patogeno Phytophthora infestans di aggredire le piante. Il trattamento per essere efficace va ripetuto dono forti precipitazioni che dilavano il prodotto, rendendo la pianta più suscettibile all’attacco di peronospora. Se volete acquistare la zeolite per la difesa biologica delle vostre piante di pomodoro una selezione la trovate qui. I prodotti evidenziati vi consentono di prevenire la peronospora senza far ricorso ai prodotti a base di rame. L’uso del rame per difendere le piante dalle malattie fungine, come la peronospora del pomodori, è sicuramente il metodo più diffuso, anche se in regime biologico si presta a diverse polemiche. Qui potete approfondire, invece, il funzionamento dei prodotti a base di rame, per prevenire la peronospora e le altre malattie fungine
12 commenti
Ottimo, grazie!
Grazie a te, Luca 🙂
alcuni consigliano di aggiungere al preparato col bicarbonato del sapone liquido per piatti. E’ possibile?. Ho letto che il bicarbonato puo’ essere usato anche per combattere le malattie fungine delle piante da frutto ( bolla, corineo, monilia,ticchiolatura) E’ vero?
No, evita di aggiungere prodotti del genere.
ho visto in giro un filmato dove dicevano di avvolgere un piccolo filo di rame alla pianta di pomodoro è dannoso? grazie!
Ciao Enrico, se non stringi il fusto della pianta danni non ne fai. Quella del filo di rame è una tecnica discussa, attualmente non ci sono sufficienti prove per dire che sia realmente efficace.
VORREI SAPERE SE PER LA PERONOSPERA DEI POMODORI VA BENE USARE IL RAME E BORO COPPER
Salve, se dopo il primo palco non si può più dare rame, cosa si può fare per continuare a proteggere le nostre piante? Se invece si volesse eliminare il rame, quali alternative ci sono?
Abbiamo bisogno di gente come voi; c’è troppa ignoranza in materia di utilizzo di prodotti fitosanitari che porta inevitabilmente ad un inquinamento ed avvelenamento del genere umano e dell’ambiente che ci circonda. Quanta gente vuole fare l’orto di casa senza conoscere le basi, comprano le piantine, poi non hanno risultati e ne consegue solo uno spreco di plastica e terra buttati nell’immondizia. Che orrore! Grazie e buon lavoro.
Grazie mille, Mary 🙂
Grazie per le informazioni esaustive e complete
Chiaro ed esauriente. Bravi